Capitolo 36

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La serata danzante era terminata, tutti gli studenti e i professori stavano rientrando nelle loro camere, il personale dell'albergo aveva iniziato a ripulire la sala da ballo.
«ragazzi, scusate, stiamo chiudendo la sala»
I due rientarono dalla veranda e si incamminarono per il corridoio mano nella mano.
Marinette prese dalla borsetta le chiavi della stanza.
«aspetta» gli disse fermandosi un attimo prima di aprire la porta «se io ho le chiavi, dove sarà Lila? Non può entrare in camera..»
Adrien sorrise convinto di quel che stava per dire
«sono certo che sarà con Nathaniel a fare-»
«ok ho capito» lo interruppe lei alzando una mano e abbassando la testa. Adrien ridacchiò.
«sarà meglio andare a dormire. Grazie per la bellissima serata» disse Marinette cercando di non arrossire.
Adrien poggiò una mano sul muro, costringendo la ragazza a trovarsi a pochi centimetri dal suo viso e la schiena contro la porta.
Un istante dopo le loro labbra erano coinvolte da un bacio intenso e desiderato da troppo tempo.
«grazie a te, principessa. Dormi bene»
le accarezzò il viso e si avviò per raggiungere la sua camera, mentre Marinette stava ancora lì, con le labbra ancora schiuse, a guardarlo andarsene.

Non fece in tempo a bussare alla porta della sua stanza, che guardò in direzione della ragazza, ancora fuori dalla propria camera e ora lo guardava con espressione interrogativa.
Tornò indietro, raggiungendola, portandosi poi una mano dietro la nuca e distogliendo lo sguardo da lei.
«ehm.. Credo che anche Nino mi abbia chiuso fuori e... Non penso proprio voglia essere disturbato..»
Marinette rimase spiazzata per un momento e un po' imbarazzata disse
«ah... E.. Allora.. Vuoi entrare? Almeno avrai un posto dove dormire»

«scusa il disordine, Lila si è impadronita di tutta la camera con le sue cose» si scusò la ragazza spostando alcune borse e vestiti dell'amica con i quali aveva invaso letti, sedie e scrivania.
Plagg uscì dalla camicia del suo portatore andando incontro a Tikki che si stava accomodando sul cuscino del letto di Marinette.
«finalmente un po' di pace! Tutta quella musica mi rimbomba ancora nella testa! E voi due...»
rivolgendosi con sguardo assottigliato
«che pensate di fare adesso? Non avrete intenzione di..»
«Plagg! Lasciali stare!» lo rimproverò la kwami rossa.
Marinette era seduta sul bordo del suo letto con le mani tra le ginocchia e lo sguardo basso.
«invidioso perché noi potremmo e voi no?» lo istigò Adrien avvicinandosi alla ragazza, poi continuò
«comunque stai tranquillo, non faremo niente di ciò che pensi. Almeno non stasera»
Si accovacciò davanti a lei, cercando di incontrare il suo sguardo
«ehi..» le accarezzò dolcemente la testa, senza immaginare la sua reazione.
Marinette si tuffò tra le braccia del modello dando inizio ad un pianto improvviso: sfogo di tutte quelle emozioni che la bloccavano da quando aveva iniziato a capire ciò che provava per lui.
«s-scusa.. Io.. Io credevo.. Di non meritare tutto questo.. Tu.. Tu sei.. Sei troppo.. Per me..» riuscì a dire tra un singhiozzo e l'altro.
Adrien la strinse forte a sé, baciandole la testa e calmandola un po'.
«amore mio.. Quello che provo non sarà mai abbastanza»
Le prese il viso tra le mani e la baciò con dolcezza.
A quel bacio ne seguirono altri, sempre più desiderati, sempre più passionali, dapprima con il tenero sentimento che li univa, poi tramutandosi in qualcosa di più intenso, che li portò a necessitare di un contatto un po' più intimo.
«perfetto, io vado a farmi un giro»
«Plagg» lo richiamò Tikki
«che c'è? Non ho intenzione di assistere questi due mentre fanno le loro... Cose..»

Fu il più bel risveglio della sua vita.
Almeno fino a quel momento.
Lo osservò fare una smorfia nel sonno, probabilmente sognava.
È semplicemente stupendo. Pensò.
Si alzò per andarsi a cambiare, stampandogli un delicato bacio sulla fronte cercando di non svegliarlo, senza successo.
«buongiorno gattino»
«buongiorno principessa. Dormito bene?»
«mai dormito meglio» sorrise lei
«allora dovremmo passare la notte insieme più spesso»
ghignò lui stiracchiandosi
«prevedo lunghe e frequenti passeggiate notturne, zuccherino»
Commentò il kwami della distruzione alla piccola coccinella
«Plagg..»

Toc toc
«Marinette apri! Sono Lila!»
La corvina entrò in panico. Doveva per forza far entrare la sua amica, dovevano prendere le valigie per lasciare l'albergo e lei aveva tutta la stanza da rimettere a posto..
Ma Adrien era sotto la doccia...
«Marinette!» chiamò ancora la mora.
«ehm... Sì sì, arrivo!»
Non poteva nascondere niente di ciò che era successo, anche se non era successo niente di quel che sicuramente la sua amica avrebbe pensato, non fino a quel punto, ma comunque si sarebbe vergognata parecchio.
Non avendo altra via di uscita, si rassegnò dunque ad aprire la porta.
«era ora! Ma che facevi?»
Chiese Lila entrando di corsa nella stanza e affrettandosi a sistemare la sua roba.
Marinette la osservava stando in piedi davanti al suo letto, cercando perlomeno di non farsi notare mentre raccoglieva i vestiti di Adrien per portarglieli.
«ma che hai?» le chiese ad un certo punto vedendola andare verso il bagno con fare sospetto.
«ehm..»
«principessa mi porteresti i miei vestiti per favore?»
La corvina sprofondò nell'imbarazzo più totale, sembrava volesse nascondere la testa come fanno le tartarughe..
Lila invece.. Aveva un'espressione compiaciuta e realizzata, un sorriso gigantesco che le deformava il volto e gli occhi brillavano.
Era quasi inquietante.
«e così hai perso la tua innocenza, mia cara?» chiese traendo le proprie conclusioni.
La loro conversazione si interruppe quando la porta del bagno si aprì, rivelando il modello in accappatoio con i capelli ancora bagnati.
«wow» esclamò Lila squadrandolo
«ciao Lila» rispose disinvolto, mentre la povera Marinette era ancora più rossa di prima.

Le valigie erano nella hall, mentre tutti gli studenti facevano colazione.
«allora piccioncini» iniziò Alya rivolgendosi ad Adrien e Marinette, immaginando già le risposte
«avete dormito, stanotte?»
Il ragazzo, vedendo il disagio della corvina, rispose per entrambi
«certo, Alya. Voi, belle coppiette, invece?»
«mai svegliati così riposati. E.. Sicuro di aver solo dormito?»
«non abbiamo fatto niente di ciò a cui alludi, se è questo che vuoi sapere. Al contrario di voi che invece vi siete divertiti, a quel che ho sentito, mentre cercavo di entrare in camera mia» rispose il biondo sorridendo e volendo chiudere il discorso.
Alya arrossì, di solito non le dava fastidio parlarne, ma in questo caso era diverso: Adrien li aveva sentiti.
«dai Alya! Scherzavo!» disse poi ridendo, togliendola dall'imbarazzo e ricevendo una pacca sul braccio.
«quindi ora cosa siete?»
Intervenne Chloé rivolta ai due in questione
«stiamo insieme» risposero all'unisono, guardandosi e sorridendo.

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