Era passata una settimana dalla gita scolastica.
I professori avevano chiesto ai loro studenti una recensione turistica su albergo e località visitate.
Quella settimana avrebbero iniziato con le prove generali per la festa di primavera, per la quale mancavano meno di due settimane.«buongiorno Milady»
salutò la sua bella prendendo un croissant offerto da Sabine, che lo guardava sorridente
«buongiorno» rispose Marinette, baciando Sabine sulla guancia e poi avvicinandosi a lui, togliendogli la goccia di marmellata a lato della bocca con l'indice e portandosela alle labbra.
«ho terminato i nostri abiti per il festival, dovresti provare il tuo»
«quando vuoi, principessa»Sabine li osservava dolcemente mentre andavano a scuola.
Era felice di sapere che la sua bambina avesse trovato la persona giusta, anche se ancora Marinette non le aveva detto niente della loro relazione, e, in cuor suo, la donna sapeva che Adrien si sarebbe sempre preso cura di lei, perché l'amava davvero.Le tre amiche avevano insistito parecchio per vedere il risultato del lavoro della corvina ed ora erano tutte in camera sua, puntando lo sguardo sul modello che era appena uscito da dietro al paravento e osservando con occhio critico l'abito che indossava per il festival, mentre Marinette gli sistemava il gilet a doppiopetto sulle spalle e il colletto della camicia.
«direi che è perfetto! Sei stata bravissima, Marinette!»
Esclamò Chloé battendo le mani e saltellando appena.
«ottimo lavoro! Brava!» commentò Lila, che poi aggiunse «Devo ammettere, Adrien, che, quanto è vero che amo Nath, questo completo ti fa ancora più irresistibile!
Ora però, signorina, vorremmo vedere anche il tuo!»
Marinette non poté rifiutarsi. Sapeva benissimo che le sue amiche non sarebbero andate a casa finché non l'avessero vista con quel vestito.
Ma non voleva farlo vedere ad Adrien, voleva fosse una sorpresa...
Le tre ragazze però dissero che un suo parere sarebbe valso più del loro e, anche se lui era disposto a farsi un giro pur di non vederlo e riservandosi l'esclusiva poi, lo obbligarono a rimanere.
Marinette uscì da dietro al paravento con passo leggero sui tacchi che avrebbe indossato per l'occasione.
«ragazze, abbiamo perso Adrien»
informò Alya che era seduta accanto a lui e lo guardava ridacchiando, mentre il biondo era in fissa sullo spacco vertiginoso a destra della gonna della sua ragazza con un'espressione che non aveva niente a che fare con l'innocenza.
La corvina era rossa come il suo abito
«forse questo è un po' troppo» disse indicandosi la gamba destra, mentre Lila andava verso di lei e la fece girare su se stessa per vedere meglio il capolavoro.
«no no no! È un perfetto abito da ballo! Anzi, potresti evitare di ballare, perché l'abito parla da sé, come vedi» rispose la castana accanto a lei indicando il ragazzo.
«tu cosa dici, Adrien?» lo spronò Alya.
Il biondo ritornò sulla terra, si alzò e andò verso Marinette che avvampò ancora di più.
«proviamo» le disse prendendole le mani e mettendosi in posizione per iniziare a ballare.
La fece volteggiare riprendendo un frammento della sequenza che avrebbero presentato al festival, facendo notare come il vestito fosse perfetto per l'occasione.
«ottimo!» esclamò Chloé «ora non ci resta che sperare che durante l'esibizione questo bel ragazzo si concentri sui passi e non perda la testa pensando ad altro mentre ballerete»Era arrivato il giorno tanto atteso.
La scuola gremiva di studenti che andavano avanti e indietro frenetici per le aule, il grande atrio all'ingresso dove sarebbero stati esposti i lavori dei ragazzi, e la palestra, adibita ad anfiteatro per l'occasione, per terminare i preparativi per il festival di primavera.
Ci volle una settimana per allestire il tutto, tra addobbi, luci, disposizione di banchetti per la mostra e il mercatino, tavoli per le degustazioni, palcoscenico con tanto di sipario e impalcature per i posti a sedere, allestimento di camerini, sale prova, passerelle, installazione di impianto per la diffusione audio e video. Tutto rigorosamente dopo le lezioni che si tenevano regolarmente.
Il risultato dei preparativi fu spettacolare e i professori, orgogliosi, si complimentarono con i ragazzi del lavoro svolto fino a quel momento.Dopo l'ultima prova generale svolta quella mattina per tutti i generi di esibizione, in scala come da programma, i ragazzi erano pronti a prepararsi ufficialmente allo spettacolo.
La tensione e l'agitazione erano alle stelle, ma anche l'eccitazione di presentare il risultato di tanto impegno, che per alcuni era diventata la scoperta di una vera e propria passione.Dopo il solito orario che indicava il termine delle lezioni, rimasero nell'istituto soltanto gli studenti di quarta e quinta per potersi preparare, cambiare, truccare, pettinare, dare un'ultima sistemata alle cose lasciate ancora fuori posto e allestire il mercatino e la degustazione, lasciati per ultimi per ovvie ragioni.
Poco prima di riaprire le porte ai visitatori, il preside chiamò tutti nella palestra, ora anfiteatro, per incoraggiare e complimentarsi del lavoro che tutti i ragazzi avevano svolto fino a quel momento e che sicuramente, secondo lui, il festival sarebbe stato un vero successo.Tutti ai posti pronti per entrare in scena, chi più e chi meno, ma l'adrenalina che saliva non escluse nessuno dei presenti.
Le porte della scuola si aprirono e il festival ebbe inizio.Nino era alla postazione da dj, dietro le quinte del palcoscenico, aveva già ordinato tutte le musiche con tanto di jingle tra un'esibizione e l'altra, mentre Alya faceva da regista ed ora si trovava con lui dietro le quinte ad incoraggiare tutti i partecipanti allo spettacolo.
Lila era la truccatrice ufficiale di tutti gli artisti insieme ad altre due ragazze e non si erano ancora fermate un attimo; mentre Nathaniel aveva creato con lei alcune scenografie e ora si occupava di ritrarre i momenti salienti rappresentati, riprodotti in tempo reale su alcuni schermi disposti nel grande atrio.
Chloé stringeva il suo abito, mentre ripassava per l'ennesima volta le ultime battute del suo personaggio per la rappresentazione con Luka.
La scena del bacio la agitava.
Insomma, stavano insieme da diverso tempo ormai, ma su di un palcoscenico con tutti che sono lì a guardare solo te... Si sentì tremare le gambe e dovette sedersi, quando Luka le si avvicinò e, con il suo fare gentile le sorrise tenendole la mano per poi sussurrarle «andrà tutto bene, immagina di essere soli noi due e sarà tutto perfetto, baby» posando poi le sue labbra su quelle della ragazza in un delicato bacio.Adrien osservava la platea che si riempiva dall'aula camerino, spostando un po' la tenda, quando notò i suoi genitori sedersi tra i posti in seconda fila, affiancati dai signori Dupain.
«eccoli» disse indicandoli a Marinette, che spuntò accanto a lui, per poi tornare dentro la stanza e riprendere a ripassare la sequenza, che ormai sapeva fare anche ad occhi chiusi, tenendo il viso rivolto al pavimento per concentrarsi meglio.
Adrien la guardò ancora una volta, pensando a quanto fosse bella e che quell'abito era veramente una meraviglia addosso a lei.
Al di là di tutto quel che avevano passato, si sentiva fortunato ad averla accanto. Stava bene. Lei stava bene, era felice. Lei era la sua Lady, la sua principessa. Non poteva chiedere di meglio.
Le si avvicinò e assecondò i suoi movimenti aiutandola a proseguire con la figura che stava per iniziare e terminare la sequenza.
«direi che siamo pronti» disse lei finalmente.
Un ragazzo dai capelli biondi e le punte nere si affacciò alla porta
«ragazzi, tra poco tocca a voi»
«è ora, principessa» le disse Adrien spostandosi appena.
Marinette lo fermò prendendolo per il polso «aspetta»
si sfilò la collanina con la chiave che teneva al collo e gliela mise
«questo è il momento e il luogo per dirti che ti amo, Adrien, e che il mio cuore sarà sempre tuo»
Adrien strinse appena la chiave che ora era al suo collo e sorrise
«non potevi scegliere momento migliore. Ti amo Marinette, mia Lady, mia principessa»Raggiunsero il palco sotto gli occhi meravigliati di tutti, tra la bellezza degli abiti e la sinuosità dei movimenti, ma soprattutto la perfetta sincronia dei due che rendeva quella danza così perfetta e sensuale, ma particolarmente piacevole da vedere.
Mentre loro due ballavano il mondo esterno non esisteva. Occhi negli occhi come le prime volte che si incontrarono, ma con la consapevolezza che i loro sguardi complici erano davvero complementari, come loro, come i loro cuori.

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Complementari
FanfictionNon c'è il Papillon della serie e alcuni personaggi sono un po' modificati. Tratto dai capitoli «ricordati che esiste un'eccezione per i poteri complementari» «lo so... E sinceramente la cosa mi preoccupa un po'.. Non credevo sarebbe mai successo...