Capitolo 26

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Le ragazze avevano deciso di vedersi un po' prima quel pomeriggio. Avevano tanto da raccontarsi e non vedevano l'ora di trascorrere del tempo insieme.
Il cielo era di quel grigio che fa prevedere neve e l'aria era pungente.
Una scusa in più per una bella tazza di cioccolata calda.
«buongiorno ragazze» le salutò Sabine, con il suo dolce sorriso.
«se volete potete raggiungere Marinette in camera sua»
Le tre amiche ringraziarono e raggiunsero la ragazza al piano di sopra. Era già vestita, ma non riusciva a trovare gli stivali.
Dopo averli finalmente scovati in una scatola sopra l'armadio, dove solitamente non metteva mai niente, fu pronta e poterono uscire.
Salutò come d'abitudine i suoi tutori e si diresse con le altre in centro città.
Il pomeriggio trascorse in un lampo. Si divertirono un sacco: avevano fatto shopping approfittando dei saldi, si erano raccontate altri dettagli delle vacanze natalizie ed erano andate al cinema a vedere Avengers: Endgame,  perché era l'unico genere che metteva d'accordo tutte e quattro.
Davanti alle proprie tazze di cioccolata calda, sedute al tavolo di un bar non troppo affollato, nonostante fosse domenica, le ragazze si confidarono alcuni particolari delle loro relazioni.
«non credevo che Nathaniel fosse così intraprendente, Lila!» commentò Chloé dopo la rivelazione dell'amica
«beh, ho sempre pensato che dietro a quel visino da santarellino si nascondesse un ragazzo estremamente sexy e...»
«ok ok abbiamo afferrato il concetto» la bloccò Marinette, già rossa in volto.
«tesoro, io proprio non capisco. Ti imbarazzi per così poco e frequenti Adrien che è la sensualità fatta persona! Quel ragazzo ha un'aureola sulla testa e se andiamo avanti così gli spunteranno anche le ali... Deve essere proprio innamorato perso!»
Marinette non rispose, si limitò ad abbassare lo sguardo con il viso ancora in fiamme.
«dai Lila, Marinette è ancora una piccola ingenua. È già tanto che si siano baciati» disse Alya ridendo. A lei, quel genere di argomento non l'aveva mai imbarazzata, nonostante ancora Nino volesse aspettare quel momento speciale per cui lei non aveva per nulla pazienza.
«la smettete di prendermi in giro?» intervenne finalmente facendo una linguaccia per gioco
«io.. Io.. È vero. Io non ho ancora esperienza di tutte queste cose e mi imbarazzo. Ma arriverà il momento in cui sarò pronta anche io, con la persona giusta»
«con Adrien» concluse Alya
«come fai a dirlo?»
«ragazza, certe cose sono così e basta. Si accorgerebbe anche un cieco che starete insieme per sempre.. Una volta che ammetterai di esserne innamorata, ovvio.. Perché lo sei, cara mia!»
«ha ragione Alya! Quando vi vedo insieme ho come la sensazione che siete... Come dire.. Fatti proprio l'uno per l'altra, così compatibili.. Sì, insomma, siete due unità che si incastrano alla perfezione» aggiunse Chloé
«eccome se si incastreranno!» esclamò Lila maliziosa mentre rideva: si divertiva ad imbarazzare la povera Marinette.
La corvina le ascoltò ancora: davvero anche agli occhi degli altri erano già un tutt'uno? Quindi la storia dei complementari era reale.. Per davvero! Ma forse lei si faceva condizionare troppo da quella leggenda.

Mancava davvero poco all'ora in cui Chris sarebbe passato a prenderla. Era tornata a casa verso le 18.15, si era divertita un mondo con le sue amiche.
Marinette si preparò con cura. Voleva farla sembrare una normale uscita, non doveva far vedere a nessuno che la cosa fosse forzata. Anche se l'agitazione cominciava a crescere in lei.
«Marinette stai tranquilla, andrà tutto bene, ci siamo io e Chat Noir con te e poi hai pianificato una strategia che non potrà fallire!»
«lo spero proprio, Tikki!»
Prese la borsetta per la sua kwami quando sentì bussare al vetro del lucernario sul suo letto.
Chat Noir era lì, prima di quello che doveva essere lo scontro finale con Chris, per sostenerla e difenderla.
La guardava con quegli occhi verdi che la incantavano sempre.
Aprì la botola e lo fece entrare.
«bonsoir Milady» la squadrò da capo a piedi
«che c'è?»
«non credo di approvare la tua mise di stasera...» disse con un tono di gelosia
«co-cosa?! Ma è per..»
«sì sì, lo so, ma so anche quanto Chris voglia metterti le mani addosso, quindi se non ti dispiace potresti almeno coprire parti di cui dovrei avere l'esclusiva?»
Puntualizzò indicando la scollatura dell'abito.
«prego?! Esclusiva? Scusa, Chat, mi sono persa qualcosa?»
Le si avvicinò prendendola per il fianco con la mano sinistra, mentre la destra le metteva una ciocca di capelli dietro l'orecchio
«Milady, sai bene anche tu di essere mia, quindi non nascondere l'evidenza. Ho tutto il diritto di essere geloso della MIA donna»
Le sussurrò e subito dopo le baciò il collo, come aveva fatto la volta precedente, ma stavolta lasciando un chiaro segno sulla pelle.
Marinette in quel momento si sciolse, abbandonandosi a quella piacevole sensazione che le percorreva il corpo, ma non poteva perdere la concentrazione dello scontro imminente.
«C-Chat... Ti prego..»
Lui smise ciò che stava facendo e le rispose borioso
«principessa, devo pur marcare il mio territorio»
Marinette scosse la testa con un sorriso appena accennato, ancora imbarazzata da ciò che era appena accaduto, quando Sabine la chiamò che Chris era arrivato.
«è il momento. Vedrai che andrà tutto bene»
Ricontrollò al volo la borsa, di aver preso tutto, recuperò un foulard dal cassetto per nascondere il segno sul collo e, dopo aver dato un bacio sulla guancia a Chat Noir, uscì dalla stanza, salutandolo
«ci vediamo tra poco, micetto».
Chat uscì dalla finestra e la seguì di nascosto, come da piano.

Sabine era preoccupata. La sua Marinette era uscita con quel ragazzo che l'aveva spaventata la volta scorsa e aveva paura delle sue intenzioni.
Sarebbe stato al suo posto?
Le avrebbe fatto del male?
L'avrebbe lasciata in pace se non fosse andata bene?
Aveva tante domande in mente e il cuore batteva agitato.
Non era Adrien, quel ragazzo.
Fosse stato lui l'avrebbe lasciata andare ad occhi chiusi, si fidava molto del modello.
Ma ai suoi occhi sembrava che quel Chris non volesse arrendersi e Marinette avesse accettato per pura gentilezza.
Sperava andasse tutto bene.

Le sue preoccupazioni non discostavano molto dalla realtà, anche se la verità era molto più complessa e pericolosa.

Chris e Marinette raggiunsero un ristorante sulla Senna.
La ragazza era tesa, non poteva abbassare la guardia, nonostante ci fosse il suo partner a coprirle le spalle.
Chris invece sembrava disinvolto, come fosse ad un normale appuntamento.
Quando furono all'interno del locale, Chat Noir decise di ritrasformarsi per dare energie al piccolo Plagg.
«preparati Plagg, prevedo una serata molto movimentata»

Poco più di un'ora dopo li vide uscire, ma la sua gelosia iniziò a crescere quando notò che Chris aveva avvolto le spalle di Marinette con il suo braccio.
«calmati, ragazzo. Non farti accecare dalla gelosia. Sai che Marinette..»
«lo so Plagg. Ma davvero è più forte di me»
«beh vedi di controllarti caro mio. Credo che vedremo cose che sarà meglio dimenticare»
«e gliele farò pagare tutte solo per averle pensate»

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