Era trascorsa ormai una settimana.
Tutto sembrava tranquillo, a parte qualcuno dall'aria disagiante.Adrien e Marinette non si erano visti in quei giorni se non di sfuggita nell'atrio della scuola con gli altri.
Il modello era impegnato con due servizi fotografici e i preparativi della sua festa di compleanno.
La corvina invece stava preparando il regalo per lui e doveva cucire alcuni vestiti che le aveva chiesto Manon.
La bambina adorava le bambole e Marinette era la sua stilista personale. Gli abiti le servivano per presentarle ad una mostra a tema della scuola che si sarebbe tenuta proprio quel fine settimana.Marinette e Adrien non si erano visti nemmeno in veste di supereroi: stranamente nessuna minaccia.
L'unico particolare che stonava in quella tranquillità era stata l'improvvisata di Chris davanti al negozio dei Dupain.
Aveva atteso che Marinette tornasse da scuola, certo che fosse sola, almeno senza i suoi cavalieri, per avvicinarsi indisturbato. Le aveva fatto un sacco di moine che avevano irritato non poco la ragazza, per poi interessarsi, tra le altre cose, anche ai suoi orecchini. Diceva che avevano un colore particolare, nero con sfumature rossastre, e che sicuramente non esistevano altri gioielli come quelli.
Come era arrivato se ne andò con un ghigno sul volto.
Marinette era rimasta sconcertata, dopotutto agli occhi degli altri erano orecchini normalissimi, non capiva perciò il motivo di tanto interesse, ma il suo sesto senso la faceva preoccupare parecchio.
Forse sarebbe stato meglio parlarne con Adrien e, magari, in seguito anche al maestro Fu.Era la sera del compleanno di Adrien.
La villa degli Agreste era pronta ad accogliere gli invitati per la festa e le camere degli ospiti erano predisposte per la notte.
Nathalie era seduta davanti alla sua toilette mentre si dava gli ultimi colpi di spazzola. Gabriel le si avvicinò, posandole attorno al collo un collier della sua ultima collezione.
«ti sta d'incanto e come sempre sei bellissima» disse baciandole la spalla.
«grazie tesoro, è stupendo. ma come mai questo regalo?»
«per ringraziarti di essere diventata la madre di mio figlio»«umano, hai fatto preparare una quantità abbondante di camembert? Non vorrei restare a digiuno stasera»
«Plagg pensi solo a mangiare!»
«ma è questo che si fa alle feste!»
«piuttosto non sei contento di rivedere Tikki?»
«certo, ricorda però che non c'è felicità maggiore di una pancia piena di camembert»
«se lo dici tu...»
Il ragazzo uscì dalla stanza ed insieme ai suoi migliori amici si diresse verso villa Agreste.Chloé non vedeva l'ora di festeggiare, adorava le feste. E poi ci sarebbe stato Luka: continuava a ripetere a se stessa di non fare mosse azzardate, di essere meno invadente possibile e di non forzare le situazioni.
Davvero non era sua intenzione perderlo, anzi.
Alya camminava al suo fianco con Nino, vedendola così assorta nei suoi pensieri con il viso tirato le mise una mano sulla spalla e le sorrise:
«andrà tutto bene, sii te stessa»
La bionda ricambiò sorridendo a sua volta e stringendo la mano dell'amica.
Così arrivarono da Marinette che si vergognava ad uscire di casa.
Secondo lei il vestito rosa che aveva scelto era troppo corto e con gli stivali che aveva comprato su consiglio di Chloé si sentiva davvero a disagio..
Era troppo...
«come sei sexy!» ecco appunto.
La voce di Alya risuonò nella stanza con tutto l'entusiasmo della ragazza e la corvina si convinse ancor di più a trovare un'alternativa a quel che indossava.
«su andiamo! Non vorrai far aspettare tutti! E non pensare minimamente di cambiarti!»
Così, sbuffando trascinata a forza dall'amica, prese al volo lo zaino per la notte e, salutati i signori Dupain, s'incamminò verso la festa.La villa Agreste era enorme e particolarmente maestosa.
Quando entrarono tutti rimasero a bocca aperta per lo splendore e l'arredamento ricercato che caratterizzava l'abitazione.
Ad accoglierli c'erano i signori Agreste, che poco prima di uscire avevano deciso di salutare i ragazzi e augurare buon compleanno ad Adrien di persona.
Gabriel ebbe dapprima un'espressione quasi terrorizzata a vedere tutte quelle persone in casa sua, poi Nathalie gli ricordò che anche loro due una volta erano sempre circondati da amici e si divertivano alle feste.
La donna notò poi come suo figlio si era avvicinato ad una ragazza, minuta dai capelli neri e come lei gli aveva sorriso dolcemente.
Sorrise a sua volta immaginando fosse quella la ragazza che forse un giorno le avrebbe presentato.
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Complementari
Fiksi PenggemarNon c'è il Papillon della serie e alcuni personaggi sono un po' modificati. Tratto dai capitoli «ricordati che esiste un'eccezione per i poteri complementari» «lo so... E sinceramente la cosa mi preoccupa un po'.. Non credevo sarebbe mai successo...