"Bene. Come avevo previsto, Revell, ora devo andare sulla tua scena del crimine. Ci vediamo, ragazzi. E mi raccomando: non fate assolutamente niente prima che io sappia cosa ha scoperto la Omicidi." E così, Carl si congedò.
Arrivato sulla soglia della porta, indirizzò il suo sguardo verso Vargas e Foley. "E voi due, vedete di non rompere niente che non sia già rotto!" E uscì.Ci fu un attimo di silenzio, attimo che fu acutamente rotto da Foley: "Hey amico, tu non hai fame?"
"Mi hai letto nel pensiero, andiamo a fare un sopralluogo in cucina!" Così Pinco Panco e Panco Pinco si diressero verso la mia cucina.
"Jackpot! C'è della pizza!"
Mi girai di scatto, e con preoccupazione avvisai quei due che l'alimento stava facendo le radici nel frigorifero da almeno una settimana. Al che Vargas mi rispose che non era così male. Non sapevo chi tra me e Anne avesse la faccia più disgustata/scioccata.
"Non fare niente di avventato." Dannazione. La mia compare sembra avere la sua rete wi-fi collegata al mio cervello. O forse mi conosceva solo fin troppo bene.
"Te lo giuro Anne, se me lo trovo davanti gli spezzo le gambe. Poi gli tiro un pugno, e gli faccio ingoiare i suoi bianchissimi denti." Mi chiesi se fossero ancora così bianchi. Si potevano dire le peggiori infamie su di lui, ma non che non avesse una minuziosa cura della sua igiene orale.
"Ecco. È proprio a questo che mi riferivo con il termine 'avventato'. Devi mantenere la calma e lasciare che se ne occupino le autorità. Ascolta, capisco che solo il sentire il suo nome ti faccia venire voglia di eruttargli tutta la tua ira addosso, ma devi mantenere un profilo basso, perché questa situazione è estremamente complicata." Porca miseria, erano poche le volte in cui l'avevo vista così seria.
"Come pensi che io possa mantenere la calma, quando quel bastardo è tornato dopo ben quattro anni?!" Sentivo che stavo per perdere le staffe. "Cosa dovrei fare, se dovessi vederlo? Invitarlo a prendere un tè? No! Primo, perché non siamo in Inghilterra, secondo, a chi diavolo piace bere il tè?! E terzo..."
"A me non dispiace sorseggiare un Earl Grey mentre guardo Downton Abbey."
"Non stavo parlando con te, Foley! E terzo, perché non ha mai pagato per quello che ha fatto. Cristo, Anne! Conosci anche tu le conseguenze delle sue azioni. Dan Foster ha distrutto la nostra famiglia! Carl non ha parlato per due mesi, ed è finito da una strizzacervelli, che poi si è portato a letto, quindi alla fine, in effetti, ha avuto una piccola consolazione, ma è lo stesso! Io ho subìto interrogatori su interrogatori perché credevano che fossi sua complice. Mi hanno pure obbligata a farmi fare una perizia psichiatrica! I nostri genitori se ne sono andati, abbandonandoci qui a noi stessi perché credevano che fossimo dei criminali! Per non parlare del mio attacco d'ira che è costato la vita al povero Sergente Johnson, anche se era un grandissimo stronzo."
"Johnson era entrato in casa tua senza alcun mandato, è stata legittima difesa. Almeno, il primo sparo. Gli altri cinque non è stata una passeggiata burocratica archiviarli come tale. Ma ad ogni modo, Revell, un conto è picchiare per lavoro, cosa che, come sai, trovo tuttora alquanto discutibile. Un altro, è farlo per un impulso dettato da del risentimento che, per l'amor del Cielo, io capisco. Ti chiedo solo di tenere a freno i tuoi istinti, non come hai fatto quella volta al supermercato."
Sapevo che avrebbe menzionato la storia del supermercato, me la rinfacciava sempre quando saltava fuori il discorso sul mio presunto essere una testa calda. Opinione che non avevo mai condiviso, in quanto mi ero sempre reputata una persona calma e ragionevole. Questo, comunque, mi fece perdere ulteriormente la pazienza, sicché replicai: "Quella mi aveva fregato il parcheggio! Lo avevo visto prima io..."
"Ma non avevi messo la freccia!"
"Andiamo, Anne! Siamo nel 2021, nessuno mette più la freccia! E voglio concludere informandoti che io non ho assolutamente alcun problema a gestire la mia dannata rabbia!"
E me ne andai sbattendo la porta.
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The enforcer - Sventure di un insolito sicario
AksiRevell Davis è un sicario dal pungente senso dell'umorismo che opera nella cittadina immaginaria e fuori controllo di Vaulsey. Vive con il fratello gemello Carl che, paradossalmente, fa parte delle forze dell'ordine, e svolge il suo mestiere per ord...