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Jack e Angelica trascorsero otto lunghi mesi sulla Perla viaggiando in giro per il mondo, ma le cose tra i due non furono sempre rosee... Angelica infatti era spesso di mal umore e si innervosiva facilmente per via del suo stato, aveva sempre sbalzi di umore e molte volte stava male. Jack, nonostante si impegnasse, non sempre riusciva a sopportarla e spesso i due si mettevano a litigare come folli, anche per cose apparentemente stupide.
Molte erano state le volte in cui Angelica aveva preferito passare la notte da sola in un'altra cabina, magari perché l'uomo le aveva tenuto il muso per tutto il giorno o altre volte solo perché era lei che preferiva rimanere con se stessa. Altrettanto molte erano state le volte in cui Jack la raggiungeva a notte fonda, perché non voleva e soprattutto non riusciva a dormire senza di lei.
Non era più abituato a stare solo. Finiva sempre così: i due litigavano, Angelica prendeva il suo cuscino e lasciava la cabina del capitano, poi Jack andava da lei nel cuore della notte e se ne andava via prima del sorgere del sole, così che la donna non si accorgesse della sua presenza... ma Angelica se ne accorgeva sempre, era difficile "ingannarla" anche perché ha sempre avuto il sonno molto leggero e quando Jack andava da lei si accoccolava lì vicino e cominciava ad accarezzarle il viso, poi passava a giocare con i suoi capelli, infine le coccolava e baciava la pancia e si metteva a parlare al marmocchio. Tutte cose che durante la giornata non faceva per non farsi deridere e per non perdere di credibilità di fronte al resto della ciurma e questo era fonte di tristezza per la donna. A proposito della ciurma, Angelica non fu accolta, fin da subito, a "braccia aperte". Si sapeva come erano i marinai quando si trattava di avere donne a bordo. Si diceva infatti che le donne portassero sfortuna perché distraessero questi ultimi, ciò avrebbe fatto quindi arrabbiare il mare, provocando condizioni infide... ma erano solo stupide superstizioni secondo Jack. Con il tempo anche Angelica fu accettata, anche perché era lei che spesso e volentieri cucinava a bordo e i suoi piatti erano ben graditi da tutti.

Viaggiarono in lungo e in largo per tutto il mar caraibico, attraversarono l'oceano atlantico per solcare i mari del nord. Ogni volta che la Perla faceva porto Angelica aveva il divieto assoluto, per volere di Jack, di scendere dalla nave. Secondo il Capitano a terra c'erano troppi pericoli per una donna nel suo stato, aveva paura che lei non se la sapesse cavare a terra, sulla Perla invece non c'erano pericoli nei quali lei sarebbe potuta intercorrere. La donna per non deluderlo, e peggiorare la loro relazione, lo accontentò sempre. Non scese mai da quella nave che ormai, per lei, era diventata una vera e propria prigione. Angelica scrisse sempre ai suoi amici per tenerli aggiornati sulla sua gravidanza e per raccontare loro come procedeva la vita a bordo della Perla, Gibbs era incaricato di spedire le lettere ogni volta che la nave facesse porto da qualche parte.

Solo una volta Angelica disubbidì a Jack, più precisamente quella volta in cui, solcando il mar mediterraneo occidentale, fecero porto a Cadice. Quella volta, molto furtivamente, Angelica scappò. Le mancava da morire il suo paese e voleva risentirsi "a casa" per un istante, circondata da gente con la quale potesse dialogare liberamente nella sua lingua madre, che tra l'altro le mancava dannatamente parlare. Nonostante non fosse a Siviglia, lì a Cadice era stata molto bene, passò una giornata intera senza ansia o preoccupazioni. Una sola giornata perché quando Jack si accorse della sua assenza dalla nave si mise a cercarla come un pazzo per tutta la città, era così arrabbiato che lei se ne fosse andata via di nascosto e senza dire niente a nessuno. Per non parlare di quando la trovò...
Angelica era seduta al tavolo di un ristorante sul lungomare in attesa del suo "bramatissimo" piatto di paella. Jack le fece una di quelle sfuriate che avrebbero fatto tremare persino Barbanera. Ma Angelica non si mosse di una virgola, rimase impassibile, lì su quella sedia di vimini a fissare il mare calmo. L'unica cosa che fu in grado di dire a Jack in quel momento fu: «Avevo fame, non puoi farmene una colpa e avevo ancora più voglia di vedere il mio paese e anche di questo non puoi farmene una colpa» lo disse con una tranquillità tale da far calmare anche l'uomo. Il quale, ormai rassegnato, finì per sedersi e mangiare lì con lei. Ah ovviamente i due, da bravi pirati, scapparono senza pagare... ma questo era scontato. Angelica da dopo quella volta non disubbidì più al suo Capitano. La donna non l'aveva mai visto così agitato e arrabbiato come quella volta e non aveva intenzione di dargli altre delusioni e farlo preoccupare inutilmente. In risposta Jack, per non farla sentire più di tanto in trappola, da quel momento in poi cominciò a considerarla di più, la fece sentire parte integrante della ciurma, facendole fare qualche piccolo lavoretto, senza farla stancare troppo ovviamente. Le organizzò anche diverse sorprese romantiche, come delle cenette a lume di candela sul ponte di comando.

Uno dei più bei momenti che i due condivisero fu la prima volta che sentirono il bambino muoversi nel ventre della donna. Angelica era alla fine del quinto mese di gravidanza, lei e Jack erano in procinto di andare a dormire. La fanciulla era sdraiata sul letto mentre il pirata  si stava ancora cambiando. Ad un certo punto Angelica sentì come una strana sensazione allo stomaco, si guardò e vide una piccola protuberanza, causata sicuramente da una manina o da un piedino. La prima cosa che fece fu urlare per attirare l'attenzione di Jack, il quale si catapultò da lei preoccupato e mezzo nudo. Angelica lo guardò con le lacrime agli occhi e gli disse: «Amore si è mosso!»
Jack era incredulo, finalmente il suo marmocchietto iniziava a farsi sentire. Si fiondò subito da lei nel letto e le mise una mano sulla pancia, quando si mosse nuovamente e Jack lo poté sentire si commosse anche lui dalla felicità e alla fine i due si addormentarono abbracciati e felici.

...

Finalmente era cominciato il tanto attesissimo mese di Maggio e come da accordi presi con Jack, ormai otto mesi prima, la Perla si stava dirigendo nuovamente verso Cuba. Angelica non vedeva l'ora di ritornare a casa e di riabbracciare quella che era diventata la sua famiglia, le erano mancati tutti tantissimo. Anche Jack e Gibbs erano contenti di tornare a Cuba, per i sigari logicamente e per il rum di ottima qualità. Fecero porto in Avana una fresca mattina di Maggio e lì ad aspettarli c'era Felipe.

Due cuori e una capanna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora