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«Cosa è successo Jack?» chiese ansioso Gibbs entrando per primo nella stanza

«Non lo so, ho sentito un rumore, mi sono voltato e lei era già stesa a terra» il pirata si era già inginocchiato vicino al corpo della donna

«Sebastián corri a chiamare il medico» disse Felipe

«Vado subito» uscì di corsa dalla stanza

«Mettiamola sul letto, aiutami Jack» disse Gibbs

I due pirati adagiarono la fanciulla sul letto. Felipe si fiondò ad aprire la finestra per fare circolare più aria nella stanza poi recuperó velocemente dei canovacci, li bagnò con acqua fredda e tamponò il viso della donna per farla riprendere più in fretta. Fortunatamente il medico era nei paraggi della Plaza Vieja quindi Sebastián ci mise poco tempo a trovarlo e guidarlo fino alla locanda. Non appena il dottore arrivò da Angelica quest'ultima cominciò a riprendersi.

«Signorina come vi sentite?» le chiese

La donna provò a farfugliare qualcosa senza riuscirci e socchiuse nuovamente gli occhi.

«Ha seguito le mie raccomandazioni?» il medico si voltò verso Sebastián e Felipe

«Beh diciamo che-» iniziò il locandiere

«Per niente» lo interruppe l'altro

«Che stupida...» sussurrò Jack da un angolo della stanza

Gibbs si trovava nell'angolo della stanza opposto a quello di Jack e osservava tutto e tutti in modo silenzioso.

«Male, molto male» si limitò a dire il medico

Angelica qualche istante più tardi riaprì gli occhi e provò a mettersi seduta sul letto.

«Fa piano cara» le intimò il dottore aiutandola a sedersi «Raccontami, cosa è successo poco fa?»

«Mi si è annebbia la vista, le mie orecchie hanno cominciato a ronzare, ho fatto un passo in avanti ma è stato come se avessi messo il piede nel vuoto» farfugliò mangiandosi la maggior parte delle parole

«Capisco...» commentò pensieroso

«Beh ma si può sapere cos'ha?» chiese svogliato e senza un minimo di interesse il capitano 

Al pirata riusciva bene fare il finto indifferente, era più che interessato alla situazione medica di Angelica, in fondo ci teneva a lei sennò mica avrebbe fatto tutta quella scenata poco prima.

«Jack... un po' di tatto» lo sgridò Gibbs silenziosamente

Angelica guardò Jack con aria delusa e abbassò lo sguardo. Lui se ne accorse e sentendosi nuovamente in colpa fece dei passi verso di lei, ma si fermò a metà stanza e poi tornò indietro verso il suo angolo. Evidentemente non aveva abbastanza coraggio per mettere da parte l'orgoglio.

«Puoi descrivermi i tuoi sintomi? Come stavi ieri e questa mattina?» le domandò il dottore

«Stanca... facevo fatica a scendere le scale e arrivare fino alla cucina» cominciò «Ho avuto la nausea, soprattutto ieri mattina. Un forte mal di testa ieri sera»

«Ha saltato più volte i pasti» aggiunse Sebastián

«Beh non avevo appetito» spiegò al medico

«Ma ti avevo detto di mangiare lo stesso» ribatté il dottore

«Lo so...» rispose lei «Ho avuto anche delle fitte alla schiena ora che ci penso»

«Hai per caso notato se avessi una tendenza ad urinare più spesso?» le chiese

Angelica arrossì per la bizzarra domanda.

Due cuori e una capanna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora