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Erano passate un paio di ore da quando Angelica si era addormentata. Si svegliò di soprassalto perché qualcuno stava bussando insistentemente alla sua porta, così corse ad aprirla. Si ritrovò davanti una donna un po' più bassa di lei con i capelli biondi, mossi e corti. Doveva essere Arabella.

«Salve!» disse Angelica con voce ancora assopita

«Siete Angelica, giusto?» chiese la ragazza

«Sì! Voi dovete essere Arabella, non é vero?» rispose a sua volta con un'altra domanda

«Esattamente» affermò la giovane «Ho delle cose per voi signorina Angelica» esultò sollevando un sacchetto di juta

«A si?» chiese con aria confusa

«Vi ho portato dei vestiti...Felipe mi ha raccontato dove vi ha trovata, così ho pensato che vi sarebbero potuti servire» spiegò Arabella

La giovane entrò in camera di Angelica e svuotò il sacchetto di juta sul letto per farle vedere ciò che le aveva portato.

«Questi erano miei» disse lei «Non li uso più»

«Ma sono bellissimi!» esclamò Angelica

«Forse vi staranno un po' corti di caviglia, in effetti io sono molto più bassa di voi» aggiunse Arabella

«Ahh non vi preoccupate, non mi importa che qualcuno possa vedere le mie caviglie» rispose la donna ridacchiando

«Perché non vi mettete questo?» chiese la giovane sollevando un abito color ocra

Quell'abito era stupendo. Il color ocra chiaro si intonava perfettamente agli occhi color nocciola di Angelica, il tessuto era molto morbido, si adattava perfettamente alle forme del corpo. Il vestito aveva una scollatura ampia e il corpetto era decorato con degli inserti in pizzo.

«Non credete che sia un po' troppo elegante per il lavoro? Forse ci vuole qualcosa di più semplice» disse Angelica

«Sicuramente è troppo elegante per il lavoro, però questa sera cenerete con Felipe quindi quest'abito va più che bene» le rispose Arabella

«Come cenerò con Felipe?!» chiese con aria stupita

«Cenerete con lui così vi presenterà Eléna» concluse la ragazza

Arabella aiutò Angelica a vestirsi...quel vestito era tanto bello quanto scomodo; il corpetto, al quale Angelica non era per niente abituata, era una vera e propria gabbia infernale. Quasi non riusciva a respirare.

«Ma come fate voi donne a vestirvi così ogni singolo giorno?» chiese Angelica

«Perché voi come vi vestite di solito?» domandò Arabella a sua volta ridendo

«Io non metto mai vestiti, sempre e solo pantaloni e camicie larghe e comode da infilare all'interno di questi ultimi» spiegò con aria svampita, non stava prestando attenzione a ciò che diceva

«Ma come pantaloni e camicie?» iniziò preoccupata la giovane «I pirati si vestono così» aggiunse «Angelica voi siete mica una pira-»

«Ma no, non sono una piratessa, che andate blaterando» la interruppe appena in tempo «Però ce da dire che loro si vestono veramente comodi» concluse lei

«La comodità prima di tutto quindi?» le chiese Arabella

«Assolutamente sì!» affermò la fanciulla

Le due scesero le scale e arrivarono fino all'angolo accoglienza.

«Solitamente gli ospiti arrivano la mattina per prenotare un posto letto. È raro che vengano a chiedere un posto per la notte durante il pomeriggio o addirittura la sera stessa, ma non è impossibile» le spiegò la giovane

Due cuori e una capanna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora