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L'indomani mattina Jack fu il primo a svegliarsi; si alzò all'alba. Quella mattina infatti la Perla Nera, insieme al capitano Teague, sarebbe salpata dal porto de L'Avana. L'uomo diede un bacio in fronte alla donna che, apparentemente, stava dormendo lì accanto a lui. Il pirata si alzò dal letto e si vestì in fretta. Poco prima che aprisse la porta della stanza Angelica bofonchiò con voce ancora assopita: «Salutami tuo padre»
Jack la guardò e le sorrise di rimando, poi richiuse la porta dietro di sé e si diresse verso il porto. La Perla era lì bella e maestosa, come sempre, che si ergeva davanti a lui. Tutto intorno sciami di marinai che trafficavano con le provviste, i rifornimenti e le armi. Il capitano Teague camminava avanti e indietro sul ponte di comando dando ordini a destra e a manca. Erano più o meno le sette del mattino, non faceva per niente freddo, ma c'era una leggera brezza marina che scompigliava i capelli e soffiava delicata sui volti di tutti. Ad Angelica sarebbe sicuramente piaciuta, ad Evangeline un po' meno invece.
Jack sollevò il braccio per richiamare l'attenzione del padre che lo vide subito.

«Yo-oh padre!» esultò Jack «Come andiamo?» 

«Siamo in perfetto orario, partiremo tra una mezz'ora circa» rispose lui

«Oh bene! Sono venuto qui per recuperare quello scarto di mare di Gibbs» disse Jack «Dov'è? Che non lo vedo» aggiunse guardandosi intorno

«Hey Joh!» urlò il capitano Teague verso la sua sinistra

«Sì, capitano» rispose la voce flebile di un ragazzino

Quel tizio avrà avuto si e no una ventina d'anni, statura media, capelli biondo cenere lunghi fino alle spalle e occhi verdi.

«Di grazia vai a chiamare Mastro Gibbs» disse Edward

«Certo signore, vado subito» rispose il ragazzetto

Jack seguì il giovane con lo sguardo, quest'ultimo si diresse sotto coperta. Pochi minuti dopo Gibbs arrivò sopraccoperta, con una sacca, e raggiunse Jack.

«Che hai nascosto lì dentro vecchio lupo di mare?» chiese Jack incuriosito osservando la sacca

«Solo il necessario per sopravvivere fino a Natale!» esultò Gibbs

Jack lo osservò interdetto.

«Rum, sigari e dei vestiti» aggiunse lui

«Oh molto bene Gibbs» 

Jack salutò suo padre e la Perla. Lui e Gibbs aspettarono sul molo fino a che la nave non salpò, il sole era già alto nel cielo e si era alzata anche l'afa. Non appena l'imbarcazione fu lontana i due si voltarono per tornare alla locanda, ma sfortunatamente si ritrovarono di fronte niente meno che Esmeralda...

«Ahhhh!» urlò Gibbs spaventato

«Uhh che strano effetto che ti faccio eh Joshamee» disse divertita la donna

«Ma guarda chi si rivede» aggiunse il pirata seccato

«Giusto in tempo è il caso di dire» affermò soddisfatta la donna

«E perché se posso aver l'ardire di chiedere?» chiese Jack senza capire

«Beh mi è sembrato di capire che la tua ciurma ti si sia rivoltata contro» spiegò la donna aguzzando la vista verso la nave «Anzi vi si è rivoltata contro» aggiunse lei guardando anche Gibbs «E vi hanno lasciato qui, tutti solini soletti» aggiunse con tono sconsolato per prenderli in giro

I due uomini si voltarono interdetti verso la nave. Esmeralda aveva frainteso tutto, di nuovo. Questa volta però la situazione non giovava tanto a Jack, al contrario di quando la donna aveva pensato che Angelica fosse la moglie di Felipe.

Due cuori e una capanna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora