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La stanza nella quale si trovava il signor Countoury aveva una finestra, che non dava sul cortile interno, bensì sul lato destro esterno della struttura. Nonostante l'uomo sentisse le voci dei due adulti e gli schiamazzi delle piccole non riusciva a vederli.

Angelica diede da mangiare a Piuma facendo vedere per bene ad Elèna come fare, così che anche lei imparasse a prendersi cura dell'animale. Sebastián rimase in disparte a supervisionare tutto con "l'aiuto" di piccola Ev.

«Vieni Elèna che ti porto a fare un giro!» disse Angelica

Elèna indietreggiò e scosse la testa in segno negativo.

«Ma come no?! Dai vieni, guarda che ci sono io» aggiunse la donna

«Ma no» disse spaventata «E se cadiamo giù?!» domandò con le lacrime agli occhi

«Ma no amore mio, fidati...» Angelica le porse la mano

Elèna prese la mano di Angelica, quest'ultima  le cancellò le lacrime dal viso e la prese in braccio.

«Non devi avere paura se ci sono io, lo sai amore» disse per confortarla ancora

Le due salirono su Piuma. Angelica voleva portare Elèna a vedere la prateria che distava pochi minuti dalla locanda.

«Noi torniamo tra poco» disse a Sebastián

«Sorellina mia non piangere che tanto torniamo» si raccomandò Elèna salutandola con la manina

«aaauuuaa» urlò la piccola di rimando

«Vedo che voi due riuscite a comunicare bene eh» disse Angelica baciando la testa ad Elèna che era seduta davanti a lei

«E sì!» rispose la piccola ridendo

«Oop» disse Angelica e subito Piuma si mosse

Le due ci misero cinque minuti per arrivare alla prateria.

«Oh ma io so dove siamo!» disse sorpresa Elèna «Papà a volte mi portava qui a fare merenda quando ero più piccola»

«Davvero?!» chiese la donna

«Sì sì» rispose tutta emozionata «Mi ha anche raccontato che ci portava la mia mamma ad osservare il tramonto»

«Oh che dolce» disse la donna sospirando sognante

«Guarda» disse Elèna indicando vicino ad un albero «Andiamo a prendere i fiorellini che ci sono lì?» domandò

«Va bene, adesso ti aiuto a scendere» disse smontando da cavallo

La donna fece scendere anche Elèna da cavallo e la piccola corse subito verso l'albero, mentre Piuma si mise a trotterellare lì intorno senza mai allontanarsi dai suoi padroni. Angelica dopo essersi assicurata che l'animale non si allontanasse più di tanto si avvicinò alla bambina che era intenta a raccogliere i fiori. Si sedette appoggiandosi con la schiena al tronco dell'albero e si mise ad osservare la piccola.

«Così poi li possiamo mettere nel vaso che c'è nella camera mia e di papà» spiegò la piccola raccogliendo delle margheritine «Per fargli una sorpresa»

«Non credo che resisteranno per undici giorni» ammise la donna

«Oh...» disse sospirando dispiaciuta «Ma non basta l'acqua e basta?» domandò confusa la piccola

«Eh?» chiese Angelica

«Cioè loro mangiano l'acqua, no?!» chiese ulteriormente la bambina

«E sali minerali, forse?» rise stranita Angelica

Due cuori e una capanna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora