80

276 12 18
                                    

L'atteso giorno era ormai arrivato... Jack stava iniziando a perdere fiducia in se stesso e nel suo piano mentre Angelica faceva finta di nulla, per lei era un semplice giorno... uno come tanti altri. Forse la verità è che le conveniva fingere che fosse solo un giorno come un altro. La donna si stava concentrando su Ev, si stava prendendo cura della sua bambina, le aveva fatto il bagnetto e adesso le stava facendo dei massaggi "rilassanti" con degli oli essenziali alla lavanda e crema idratante.

«Devi essere tutta pulita e profumata per salutare il tuo papà» le disse

«daa» mugugnò

«Ev prova a dire da da» la supplicò sua madre «Così farai un regalo bellissimo al tuo papà»

Come non detto... tutte quelle coccole e quei massaggi non erano serviti a nulla, infatti la piccola aveva iniziato a piangere ed agitarsi. Forse aveva capito che per colpa di sua madre da lì a poco non avrebbe più rivisto suo padre per chissà quanto tempo?

Il matrimonio si sarebbe tenuto sul far della sera, al tramonto, così come la partenza della Perla... già... Jack non avrebbe preso parte a quella stupida e subdola cerimonia quale era secondo il suo pensiero. Tra l'altro il pirata non era ancora riuscito a nascondere in camera di Angelica la lettera.

«Dai Ev perché piangi?!» disse cullandola «Shh amorino mio stai tranquilla papà mica ci abbandona per sempre... poi tornerà a trovarci» aggiunse per consolarla

Jack, dal piano di sotto, sentendo la sua bambina piangere e lamentarsi si catapultò nella stanza dove si trovavano le due. Entrò senza nemmeno bussare.

«Che succede? Perché hai fatto piangere la mia bimba?» chiese preoccupato

«E io che c'entro?! È lei che ha iniziato a piangere dal nulla, io non le ho fatto niente» rispose Angelica

Non appena Evangeline posò gli occhi su suo padre smise di piangere e gli regalò un sorrisone.

«daaa aaa» urlò allungando le braccia verso di lui

«Ma sei una ruffiana!» disse la donna passando la bambina a Jack

«Tale padre tale figlia» rispose il pirata ridendosela

«Io vado a prendere il suo pupazzo, è rimasto di là, tu rimani qui con lei» aggiunse Angelica

Jack annuì felice, quello era il pretesto perfetto per nascondere la lettera nella stanza della fanciulla.

«Ev! Sei geniale! Grazie per aver pianto, si vede proprio che sei mia figlia» disse l'uomo in un primo momento «Ora... dove la nascondo la lettera?» si chiese tra sé e sé posando la piccola sul letto

La piccola se ne stava lì, tranquilla, ad osservarlo.

«No! Ma che dico, non posso nasconderla se no Angelica non la trova» si rispose da solo

Iniziò a guardarsi in torno per capire dove poter lasciare la busta.

«Dannazione non ho più tanto tempo!» si ammonì da solo «Cassetto!?» si chiese «Lo lascio mezzo aperto così lo noterà... o almeno spero»

Jack nascose la lettera nel cassetto del comodino e lo lasciò in parte aperto. Fece appena in tempo, dato che non appena si sedette sul letto accanto ad Ev, Angelica rientrò nella stanza.

«Eccomi qui col tuo peluche» esultò allegra

«aaaa» gridò contenta la bimba

La donna diede il peluche alla piccola e si mise ad osservarli.

«Che avete combinato? Perché siete così tranquilli?» chiese sospettosa

«No niente cara... ma non dovresti prepararti? Per il tuo grande e lieto giorno intendo» chiese l'uomo

Due cuori e una capanna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora