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Angelica, per via del male alla testa, socchiuse gli occhi e si appisolò sotto l'albero, senza neanche rendersene conto. Si svegliò in preda all'agitazione per via di un brutto sogno e si accorse che era già calata la sera. Guardò l'orologio che aveva rubato...

«Diamine è tardissimo!» gridò alzandosi in piedi di scatto

Il suo primo pensiero fu rivolto ad Evangeline. La bambina aveva poppato l'ultima volta diverse ore prima, sarà stata sicuramente affamata...
Senza pensarci più di tanto e con la testa che ancora le girava si mise a correre per tornare il più velocemente possibile alla locanda.

«Dove diavolo eri?!» domandò isterico Sebastián non appena la vide rientrare

«Mi dispiace tanto» disse agitata «Sono mortificata» aggiunse prendendo Ev dalle braccia dell'uomo

Baby Teach piangeva da ore ormai, per via della fame. Angelica corse in camera sua con la bambina e si chiuse dentro.

«Scusami tanto amore» disse mentre si slacciava la camicetta

Attaccò subito Ev al suo seno e la bimba iniziò a ciucciare come mai aveva fatto prima.

«E se vuoi puoi anche mordermi... me lo merito» disse seccata e con le lacrime agli occhi

«Angelica» la chiamò Felipe da dietro la porta

«Vieni pure» rispose asciugandosi le lacrime dal volto

Il locandiere entrò e richiuse la porta alle sue spalle.

«Sebastián mi ha detto che sei tornata poco fa e che eri agitata» disse sedendosi sul letto

«Sì, è vero» rispose guardando Ev

«Dove sei stata? La bambina ha pianto tutto il giorno»

«Ehm... io» stava di nuovo per scoppiare in lacrime

«Lo so che è colpa mia, oggi non ti avrei dovuto dire quelle cose... Mi dispiace» 

«Io mi sono addormentata sotto un albero, dopo aver derubato un vecchio ubriacone» disse tutto d'un fiato

Ovviamente omise di dire di essere stata in compagnia di Jack per tutto il tempo, non voleva mica che Felipe si offendesse e facesse il geloso... anche se forse sotto sotto, non le sarebbe dispiaciuto.

«Ecco tieni» disse estraendo dalla sua tasca l'orologio d'oro «Non so quanto valga, però mi sembra costoso. Dallo a Richard» aggiunse sorridendo

Felipe fu titubante nel prendere l'oggetto, ma alla fine lo accettò.

«E va bene, però non lo fare più... è pericoloso» si assicurò

«Te lo prometto»

Felipe si sporse verso di lei e le prese il viso per baciarla.

«Non voglio che ti accada nulla di male» le disse «Sei troppo speciale per me» aggiunse sussurrandole all'orecchio

Angelica sorrise compiaciuta dalle parole dell'uomo.

«Non sei un premio di consolazione per me» gli disse e poi lo baciò nuovamente

«So anche questo tesoro» disse «Io oggi ero nervoso per via di Richard, non volevo prendermela con te»

Intanto Ev si staccò dal suo capezzolo e iniziò a protestare.

«Cavolo ti ha svuotata!» disse stupito l'uomo

«Menomale che ne ho un'altra piena» ribatté la donna divertita

Nel frattempo Jack, che qualche ora prima aveva lasciato Angelica sotto l'albero, si era incontrato con Gibbs e aveva appreso da lui che Esmeralda e la sua ciurma erano salpati da L'Avana verso nuovi e sconfinati orizzonti. Il mastro aveva anche chiesto ad uno dei mozzi della ciurma se avessero avuto intenzione di ritornare lì, ma quest'ultimo gli disse che in programma non c'era nessun ritorno a Cuba.
Jack tirò un sospiro di sollievo; a quanto pareva Esmeralda era fuori dai giochi, ora bisognava solamente sbarazzarsi di Richard ma il capitano pirata aveva già un piano e sapeva come fare.

Due cuori e una capanna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora