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«Non ti sforzare Angelica» le consigliò il pirata

«Non è sicuro che tu rimanga qui, Felipe potrebbe arrivare da un momento all'altro» disse cercando di sollevarsi a fatica

«No, ferma! Rimani giù» le intimó

«Ma sto bene, sono solo un po' stanca» rispose mettendosi seduta con la schiena appoggiata alla testiera del letto

«Felipe è uscito e non so quando tornerà, vado a prepararti qualcosa che ti rimetta in forze» disse Sebastián

«Grazie, sei sempre così gentile con me» gli sorrise «E grazie anche per prima, per avermi salvata intendo»

«¡Deber amiga!» esultò uscendo dalla stanza

«Per averti salvata?» rimarcò Jack «Salvata da cosa? O da chi?» chiese sospettoso

«No! Ho detto salvata? Che sbadata che sono, volevo dire aiutata» cercò di cambiare le carte in tavola

«Puoi spiegarmi per favore che cosa è successo oggi?» le chiese francamente il pirata

«Jack, sto bene non ti preoccupare» disse quasi seccata «Mi sono svegliata con un senso di spossatezza, mi girava la testa e avevo le vertigini... per questo sono svenuta» aggiunse

Toc...Toc...

«Avanti!» disse la donna

Alla porta erano Elèna ed Arabella, che era tornata da poco dalle commissioni che le aveva incaricato Felipe. Quest'ultima aveva raccontato alla bambina quello che era successo e la piccola preoccupata voleva vedere di persona come stesse la sua grande amica.

«Angelica come stai?» disse la bimba a gran voce entrando

«Vieni qui forza!» le gridò Angelica

«Voleva vedere di persona come stessi... perché questa bambina non si fida per niente delle parole che mi escono dalla bocca» disse Arabella

«C'è anche l'importunatore!» esultò allegra la piccola

«Ciao nana femmina, è sempre un piacere!» disse lui

«Jack» sussurrò gridando Angelica per sgridarlo

«È lui chi è? E che ci fa qui?» chiese Arabella indicando il pirata

«Ehh...» esitò la donna «È venuto solo a vedere come stessi» disse Angelica tutta d'un fiato

«Ah ho capito! È un tuo amico» disse Arabella

«Si! Un amico, certo» disse Jack seccato

«Angie guarda! Ti ho portato questa» disse la bambina dandole una bambola di pezza «Così non ti sentirai troppo sola quando sarò a scuola e non potrò farti compagnia»

«Come sei dolce pequeñita mía» la abbracciò

«Allora sei contenta che non ti sposi più?» chiese la piccola «Abbiamo già vinto?»

«Come non mi sposo più?» chiese stranita

«Il dottore ha detto che devi riposare cara» disse Arabella

«Quindi le nozze sono rimandate» disse la piccola

«Che meravigliosa notizia, ora sì che sto bene» urlò di felicità Angelica incurante del fatto che Arabella e Jack fossero presenti

«Come?!» esultarono all'unisono i due

«No, dicevo che meravigliosa notizia, così avrò più tempo per... dimagrire... ed... entrare perfettamente nell'abito» disse un po' imbarazzata

Due cuori e una capanna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora