Capitolo 52

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Elanor's pov

Marzo era appena cominciato e la tensione per gli esami finali diveniva sempre più tangibile.
Come l'anno prima per i G.U.F.O, si potevano notare studenti e studentesse in lacrime per la disperazione in tutti gli angoli del castello.

Io, essendo arrivata ormai alla soglia dei sei mesi di gravidanza, cercavo di non stressarmi troppo e di vivere con serenità quegli ultimi mesi.

Quell'atmosfera però, per quanto cercassi di rimanere tranquilla, non faceva altro che riportarmi alla mente i giorni in cui l'anno precedente io, Hermione e Draco studiavamo assieme all'ombra del grande salice di fronte al lago.

Più cercavo di distrarmi da tali pensieri, più la mia mente tornava inevitabilmente a concentrarsi su di essi.
Infondo, la volontà del cuore è un qualcosa contro cui la mente non può nulla.

La mia pancia era cresciuta a vista d'occhio, e senza l'aiuto di Hermione non avrei potuto più nascondere un bel nulla.

Quella sera, dopo una passeggiata sul ponte in legno con Hermione e Ginny, tornai presto ai dormitori, mi stancavo molto facilmente di recente.

Ma avevo appena chiuso gli occhi quando un'insistente battere alla porta del dormitorio mi costrinse ad alzarmi.

"Si può sapere cosa diavolo sta succedendo?"

Non ero un tipo molto simpatico quando si interrompeva il mio riposo, per non parlare del nervosismo dovuto alla gravidanza.
Avevo quasi picchiato il povero Ron in molteplici situazioni nell'ultimo periodo.

Quando aprii la porta, una Daphne seccata mi comunicò che era proprio Ronald la ragione di quel baccano.

"C'è la tua amica Granger qua fuori. Mi ha chiesto di dirti di scendere il più in fretta possibile. Hanno portato quel Weasley in infermeria."

Cosa? Che diamine poteva aver combinato stavolta quel deficiente?

"Grazie Daphne."
Risposi facendomi da parte per farla entrare.

Presi la mia roba e mi diressi nei bagni femminili per cambiarmi.
Ormai non potevo più farlo nel mio dormitorio, altrimenti tutta Hogwarts avrebbe scoperto il mio piccolo segreto.

Appena uscii dalla mia Sala Comune, Hermione era ancora lì ad aspettarmi, in lacrime.

Poche volte si poteva vedere Hermione Granger piangere, e mi doleva dire che la maggior parte di quelle volte era colpa di Weasley.

"Hermione cosa ha fatto stavolta?"
Chiesi preoccupata.

"Non lo so El, è stata la McGranitt a mandarmi a chiamare. So solo che si trovava con Harry nei dormitori."
Rispose singhiozzando.

"Andiamo a vedere su, sono certa che starà bene."
Le dissi cercando di rassicurala.

Quando arrivammo in infermeria notammo la Mcgranitt, Silente, Piton e Lumacorno davanti al letto su cui si trovava disteso Ron.

Hermione afferrò subito la sua mano e cominciò ad accarezzargli il dorso con il pollice, io invece mi fiondai subito su Harry.

"Cosa diamine è successo? Non potete rimanere soli per più di venti minuti?"

"È stato avvelenato."
Rispose Harry duramente.

Rimasi di sasso, chi mai avrebbe voluto avvelenare Ronald Weasley?

"Raccontami tutto Harry."

Ero spaventata, e molto.

Lui allora prese a narrarmi di come Ron avesse mandato giù dei cioccolatini impregnati di pozione d'amore che erano stati indirizzati ad Harry stesso.

"Quindi siete andati subito da Lumacorno?"

"Esatto, il professore era effettivamente riuscito a curarlo. Ma dopo aver brindato con dell'idromele barricato Ron ha cominciato a schiumare dalla bocca."

"Cosa è successo dopo?"
Chiesi sempre più esterrefatta.

"Ho preso un Bezoar dalla scorta di Lumacorno e gliel'ho ficcato in gola."

Siano ringraziati Harry e la sua prontezza di spirito.
Stavo per chiedergli altri dettagli quando sentii i professori discutere tra loro sull'argomento.

"Dove hai preso quell'idromele Horace?"
Domandò il Professor Silente.

"Doveva essere un regalo, e avevo tutta l'intenzione di darlo a lei , Signor Preside."
Disse Lumacorno ancora sotto shock.

Non era un tipo dall'animo forte il professore di pozioni.

A quel punto, tutti gli insegnati si lanciarono uno sguardo d'intesa, intuendo quale fosse il significato di quell'avvenimento.

"Sembra che qualcuno stia cercando di far fuori Silente. Con tentativi piuttosto maldestri."
Sussurrò Harry in modo che solo io ed Hermione potessimo sentirlo.

E nel momento stesso in cui pronunciò quelle parole, sapevo già a chi si stesse riferendo.

Ma come ho già detto, non conta nulla se la tua mente reputa razionale qualcosa a cui il tuo cuore non è disposto a credere.

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