Capitolo 17

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Elanor's pov
Qualche giorno dopo decisero di dimettermi dall'infermeria ma Madama Chips mi aveva praticamente ordinato di stare a riposo per il resto della giornata, così non potei andare a lezione.

Poco male, quel giorno avrei dovuto avere lezione di difesa contro le arti oscure, e detto chiaramente, ero più che felice di non dover vedere Faccia Da Rospo Umbridge.

Ma mi promisi che una volta finite le lezioni sarei andata a cercare Draco, infondo mi sembrava doveroso ringraziarlo come si deve.

Decisi quindi di farmi un bel giretto per il castello, era da molto tempo che non mi prendevo una piccola vacanza.
Andai nel parco a prendere un po' di fioco sole invernale, poi decisi di andare nel cortile di Trasfigurazione per assistere ai duelli che di tanto in tanto vi si svolgevano, quando però mi diressi nel viadotto che portava ai sotterranei vidi una strana e impacciata scena.

Alcuni primini erano impegnati in un'animata discussione, erano un Serpeverde e due Tassorosso.

"Ci deve essere stato un errore Will, non hai nemmeno una caratteristica della tua casa."
Disse fermamente la Tassorosso paffutella.

"Alice ha ragione Will, secondo me c'è stato un errore, non sei affatto una Serpe, sei troppo gentile, paziente e rispettoso per esserlo."
Disse l'altro Tassorosso.

"Lo so ragazzi, ma ormai lo smistamento è stato fatto, secondo me però il cappello non ha fatto nessuno sbaglio."
Disse il giovane Serpeverde.

"Se lo dici tu..."
Rispose vaga la Tassorosso.

Mi allontanai sopraffatta dai ricordi, durante il mio primo anno quegli stessi dubbi avevano attanagliato anche me, e ricordo che anche Hermione mi disse che non potevo davvero appartenere a Serpeverde, ma negli anni avevo decisamente dimostrato che si sbagliava.

Mi diressi nella mia sala comune ripensando ai miei primi anni ad Hogwarts, e mi soffermai su una scena in particolare, il nostro smistamento.

FLASHBACK
Eravamo appena entrati in Sala Grande, tutto era enormemente magnifico, Ron ed Harry erano stupefatti proprio come me.
Guardai tutti e quattro i grandi tavoli disposti nella Sala, pieni di studenti che ci guardavano, alcuni incuriositi mentre altro totalmente disinteressati.

Poi improvvisamente sentii qualcuno sfiorarmi la spalla, mi girai di scatto e li vidi, due occhi color ghiaccio che mi fissavano, freddi e impenetrabili.
Quel ragazzo dagli occhi stupendi mi aveva fissato per tutto il viaggio, è inutile dire che io avevo fatto lo stesso.

Ero incuriosita da lui, dai suoi capelli quasi bianchi e dal suo modo di fare superiore.

"Ciao, io sono Malfoy, Draco Malfoy."
Disse presentandosi con un sorriso furbo sulle labbra.

"Piacere, io mi chiamo Elanor Evans"
Dissi stringendogli la mano e sorridendo a mia volta.

Nel frattempo la professore McGranitt ci aveva fatti posizionare a semicerchio davanti ad un logoro cappello poggiato su uno sgabello.

"Quando chiamerò i vostri nomi, dovrete sedervi per essere smistati nelle vostre case"
Disse la professoressa tenendo in mano un lungo rotolo di pergamena.

"Spero di finire nella tua stessa casa, sembri una buona persona con cui fare amicizia"
Mi disse Draco sempre sorridendo.

"Lo spero anch'io"
Dissi sorridendo speranzosa.

"Hannah Abbott"
Chiamò la McGranitt, una ragazza minuta si fece largo tra la folla e si posizionò sullo sgabello mettendosi in testa il logoro cappello.

Ad un tratto tra lo stupore generale, il cappello prese vita e parlò.

"Dunque vediamo, Tassorosso!"
Gridò il Cappello parlante.

"Che vergogna, se finissi in quella casa probabilmente non mi farei più vedere in giro."
Disse Draco in tono aspro.

"Che vuoi dire? È una brutta casa in cui finire?"
Chiesi ingenuamente,

"A mio parere l'unica casa decente è Serpeverde."
Disse Draco convinto.

"Dici? Quindi tu vorresti essere smistato li"
Constatai.

"Io verrò sicuramente smistato li, tutta la mia famiglia è sempre stata Serpeverde"

Rimasi in silenzio, era quasi il mio turno.

"La tua famiglia invece di che casa faceva parte?"
Mi chiese Draco curioso.

"Oh no la mia famiglia no-"

Non ebbi il tempo di rispondere perché la professoressa chiamò il mio nome.

"Elanor Evans?"

Mi feci spazio e Draco mi augurò buona fortuna.

Mi misi il cappello parlante sulla testa e questo prese a muoversi.

"Dunque, carattere molto difficile, insidioso direi. Vedo molta intelligenza ma anche una buona dose di astuzia, staresti bene in Corvonero ma anche in Serpeverde non ti troveresti certo male.
Ma vedo che nel tuo cuore alberga più ambizione che sete di conoscenza. Serpeverde!"
Gridò il cappello dopo istanti interminabili.

Incrociai lo sguardo deluso di Ron, Harry e Hermione e mi sentii in colpa.
Poi vidi Draco che mi sorrideva soddisfatto.

E dopo di me fu il suo turno.

"Draco Malfoy"

Draco si sedette sullo sgabello e non appena il cappello sfiorò i suoi capelli gridò chiaramente: "Serpeverde!"

Venne a sedersi al tavolo accanto a me e sorrise.

"Che bello, siamo nella stessa casa!"

Sorrisi anche io felice ma un po' malinconica pensando ai miei amici che erano finiti in Grifondoro.

Vidi che una ragazza al mio tavolo mi guardava in cagnesco, credo si chiamasse Pansy, chissà cosa le avevo mai fatto.

Passarono i mesi e io e Draco diventammo inseparabili.

Ma un giorno qualcosa cambiò.

Ero in ritardo per la lezione di Storia Della Magia, ma fortunatamente il professor Binns non era ancora arrivato.

Andai a sedermi al mio solito posto accanto a Draco ma qualcosa in lui era diverso quel giorno.

"Ciao Draco, tutto bene?"

"Benissimo, Elanor posso chiederti una cosa?"
Chiese in tono sospettoso, io mi preoccupai.

"Non mi hai ancora detto in che case erano stati smistati i tuoi genitori."

"Oh giusto, vedi i miei genitori non sono maghi, quindi non hanno mai frequenato Hogwarts."
Dissi accennando un leggero sorriso.

Ma l'espressione di Draco mutò, era dura e cattiva.

"Lo sapevo, Pansy aveva ragione. Sei una Sanguemarcio!"
Disse lui con una faccia disgustata.

Il mondo mi crollò addosso, pensavo che fosse davvero mio amico, stavo anche cominciando a provare qualcosa per lui, e adesso mi ritrovavo sull'orlo delle lacrime.

"Come scusa?"
Chiesi in tono incredulo.

"Hai sentito bene, allontanati da me feccia!"

Detto questo prese le sue cose e se ne andò.

Mi persi nei ricordi, mentre sprofondavo in una delle poltrone in pelle della Sala Comune. Da quel giorno io e Draco non ci parlammo più e cominciammo ad odiarci.

Solo in quel momento però tornai a ricordare che, almeno da parte mia, c'era sempre stato un sentimento che andava oltre l'amicizia per lui.

Amor Incantatio Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora