Capitolo 47

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Elanor's pov
Di Harry non si ebbe più nessuna notizia fino a dopo l'inizio del banchetto di benvenuto.

Quando vidi Draco entrare il mio cuore ebbe un tonfo.
Il suo sguardo cupo e la postura gravosa accompagnavano un andatura stanca e sospettosa.

Venne a sedersi al mio stesso tavolo ma il più lontano possibile da me, lanciandomi solo un'occhiata carica di preoccupazione prima di far perdere il suo sguardo nel vuoto.

Una parte di me, quella profondamente innamorata di lui, avrebbe voluto stargli accanto, accarezzargli i capelli e assicurargli che qualsiasi cosa lo tormentasse, si sarebbe presto sistemata.

Vidi Harry varcare il portone della Sala Grande solo dopo che le prime portate erano apparse sui grandi tavoli.
Aveva il naso rotto e un impiastro di sangue a ricoprirgli metà faccia.
Com'era possibile che con lui non potesse mai esserci un anno tranquillo ad Hogwarts?

Mi preoccupai molto guardandolo in faccia, ma dopo averlo visto sorridere quando Luna Lovegood gli aggiustò il naso con un incantesimo, mi tranquillizzai.

I miei pensieri ebbero così modo di focalizzarsi nuovamente sulla figura mesta e stressata seduta a qualche passo da me.
Era come se un peso enorme gli gravasse sulle spalle, sembrava invecchiato dall'ultima volta che l'avevo visto.

Doveva di sicuro essergli successo qualcosa in questi ultimi giorni, e fu grazie a questa intuizione che tornai a pensare a ciò che mi aveva raccontato Harry sul treno.
E se davvero fosse diventato un Mangiamorte?
L'unica cosa che davo per certa, era che non l'avrebbe mai fatto di sua spontanea volontà.

Ma infondo a me cosa importava?
Per il modo in cui mi aveva cacciata non mi sarebbe più dovuto interessare nulla di lui, eppure una parte di me continuava a volerlo proteggere.

Quando l'interminabile banchetto ebbe finalmente fine, mi alzai per tornare dai miei amici.

"Tutto bene Elanor?"
Chiese Hermione, preoccupata che potessi disperarmi di nuovo dopo averlo rivisto.

Non era un sospetto del tutto infondato, avrei tanto voluto trovare un angolino in cui accasciarmi e piangere un po'.

"Si non preoccupatevi per me. Piuttosto cosa diamine ti era successo al naso Harry?"
Lui si imbarazzò tantissimo, indeciso se rivelarmi l'informazione oppure no.

"È stato Malfoy"
Disse al posto suo Ron.

"Ma come è successo?"
Esclamai sempre più confusa e allarmata.

Allora Harry si decise a raccontarmi della stupidissima idea messa in atto sull'Hogwarts Express e della reazione poco gentile di Draco.
Rimasi intrdetta, sapevo che Harry e Draco erano sempre stati in bruttissimi rapporti, ma ma una cosa del genere non era mai accaduta prima d'ora.

La reazione di Draco mi parve quella di un bambino spaventato, che cerca di farsi coraggio da solo comportandosi da spaccone.

La parte di me profondamente legata a lui stava cominciando ad impazzire al pensiero che Draco potesse aver fatto una grande idiozia.
Sempre quella stessa parte di me avrebbe voluto parlargli, chiedergli dei chiarimenti e, se possibile, aiutarlo con tutti i mezzi a mia disposizione.

Ma a conti fatti fu lui a cacciarmi quella notte al Manor, facendo a pezzetti la storia che credevo avrebbe fatto da colonna sonora alla mia vita.

Dopo la scioccante conversazione con Harry e gli altri non avevo più nessuna voglia di bighellonare in giro, e decisi quindi di ritirarmi in quello che sarebbe stato il mio nuovo dormitorio.

Le mie compagne di stanza provarono ad includermi nelle loro conversazioni, che vertevano principalmente su come avessero trascorso le vacanze.
Ma come si può ben immaginare a me il discorso non piacque affatto, così sia per stanchezza che per tristezza e confusione, declinai i loro inviti e mi seppellii sotto le coperte.

Non potevo di certo immaginare quale inaspettato imprevisto mi avrebbe atteso la mattina seguente.

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