Draco's pov
Gli ultimi sei mesi della mia vita erano stati in inferno, un lenta tortura che mi portava sempre più vicino alla pazzia.
Sentivo costantemente quella voce sibilante della mia testa, che mi scherniva e mi ricattava.Cercavo sempre di fingere che andasse tutto bene, che sapessi con esattezza ciò che stavo facendo, ma la realtà era che tutti i miei tentativi di adempiere al mio ingrato compito erano falliti.
Magari non ero in grado di farlo, forse ero un incapace, oppure il semplice fatto di non voler fare davvero ciò che mi era stato chiesto mi impediva di mettere appunto un piano infallibile.
E come se non bastasse, Potter era immancabilmente fra i piedi ogni qualvolta cercassi di compiere le mie malefatte.
Una parte di me gli era grata di questo.Ogni volta che Potter riusciva a sventare i miei piani una parte del mio cuore sospirava di sollievo, non volevo diventare un assassino.
D'altra parte però, tutte le volte in cui Potter mandava a monte i miei progetti, puntava inesorabilmente il dito contro di me.
In una situazione più convenzionale di questa non me ne sarebbe potuto importar di meno dato che avevo Piton come balia, difendendomi agli occhi degli altri professori.Ma Piton non poteva certo difendermi agli occhi di Elanor.
Tutte le volte in cui Potter mi accusava, vedevo lei che perdeva a poco a poco quel briciolo di fiducia in me che le era rimasto.
Perché potevo anche essermi comportato in modo terribile con lei, ma sapevo che nel profondo Elanor mi amava ancora.
Non poteva essere altrimenti, il nostro legame era troppo profondo per morire in così poco tempo, e io questo l'avevo sperimentato sulla mia stessa pelle.
Ai dubbi e alle ansie dovuti alla mia orribile missione, si sommavano la tristezza e il senso di vuoto che provavo da quando lei non era più al mio fianco.
Una parte di me si chiedeva spesso come sarebbe andata se un giorno fossi andato da lei a raccontarle la verità.
Mi avrebbe perdonato? Oppure mi avrebbe ripudiato esattamente come feci io con lei mesi fa?
A quella parte di me piaceva credere più alla prima possibilità.
Ma d'altro canto, sapevo che così facendo l'avrei messa in un terribile pericolo.
Se il Signore Oscuro avesse scoperto la mia relazione con Elanor, lei non sarebbe sopravvissuta a lungo, e probabilmente nemmeno io.Così cercavo di far andare avanti la mia vita, mettendone assieme i cocci e sperando che reggessero abbastanza a lungo da permettermi di portare a termine quel nefasto compito.
Sapevo che se davvero avessi adempiuto alla mia missione, essa poteva rivelarsi la mia condanna a morte.
Se fossi stato scoperto, nessuno, e men che meno Voldemort, si sarebbe scomodato a venirmi a salvare.Quel giorno però, nonostante i miei tentativi di rimanere calmo, la mia ansia ebbe il sopravvento.
Vidi Katie Bell parlare con Potter in Sala Grande, quel viscido la stava probabilmente interrogando su cosa fosse successo il giorno in cui le diedi la collana.
Ma quando Katie mi vide vicino al portone, assunse la faccia di chi improvvisamente ricorda qualcosa, e Potter non se lo lasciò sfuggire.
Non ce la feci, avrei potuto negare tutto è vero, ma la mia mente cominciò a vorticare per il terrore di essere scoperto.
Se davvero fosse successo non ci avrei rimesso solo la mia vita, avrei messo a rischio anche quella di mia madre.
Il Signore Oscuro non gliel'avrebbe di certo perdonato.

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Amor Incantatio
FantasyDraco Malfoy è sempre stato un concentrato di odio e pregiudizi, frutto di un retaggio familiare discutibile. Ma forse esiste un rimedio, una cura a questi malanni imposti dalla società in cui ha sempre vissuto, ed è lei. Lei lo aiuterà a crescere...