Capitolo 30 (Hufflepuff in Slytherin)

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Draco's pov
Quando finalmente finì la settimana infernale passata con i Grifondoro, a conti fatti, non era affatto drastico affermare che fu una delle peggiori della mia vita.
Il momento più terribile lo passai quando dovettero aiutare Elanor a reggersi in piedi per tornare nei sotterranei, era la prima volta che la vedevo da quasi una settimana. Era così pallida, scheletrica e cupa.

Non era più la mia Elanor, quella che aveva sempre voglia di chiacchierare o leggere un buon libro, quella che a tavola mangiava più di me e Blaise messi assieme, quella che un tempo riusciva a portare un minimo di allegria anche nei momenti di sconforto.

Da troppo tempo ormai avevo una voglia matta di uscire fuori e gridare fino a lacerarmi i polmoni che non era quella la vita che avevo immaginato, non era quello il progetto che avevo in mente.
Urlare fino a perdere la voce quanto tutto ciò fosse così tremendamente ingiusto.

Come se non bastasse quel giorno sarebbero venuti in visita i miei genitori e quelli di Astoria e tutti mi dicevano che si trattava di un appuntamento al quale non potevo mancare. Fortunatamente ci sarebbe stata anche Daphne presente, almeno una figura amichevole in mezzo a tante ostili.

Ad ogni modo i Tassorosso erano appena arrivati nei nostri alloggi e sembravano dei gattini impauriti.
Continuavano a guardarsi intorno con timore, come se un serpente gigante dovesse spuntare da un momento all'altro per divorarli.

Se solo ci fosse stata Elanor, lei avrebbe saputo tranquillizzarmi come aveva fatto con i Corvonero, ma forse stavolta toccava a me farlo.
Infondo era questo ciò che lei avrebbe voluto.

Vidi Hannah Abbott, Ernie McMillan, Justin Flin-Fletchley e Susan Bones raggomitolati sulle poltrone accanto al camino.
Che stolti, indossavano vestiti primaverili qua giù, ma infondo nessuno li aveva avvisati nel nostro clima frizzante.

"Ehm, ciao a tutti"
Esordii imbarazzato avvicinandomi al gruppo dei Tassorosso.

Loro si girano impauriti e lo furono ancora di più quando mi videro.
Davvero incutevo tanto timore?

Vedendo che nessuno di loro spiccicava parola decisi di ritentare.

"Potete parlare, non vi schianto mica"
Dissi ironico, e tutti sembrarono rilassarsi.

"Scusa Draco, è solo che tu ci metti un po' in soggezione"
Disse Susan Bones cauta.

"Avete paura di me?"
Chiesi impressionato.

"Non solo di te, voi tutti insieme incutete un certo timore"
Disse Hannah Abbott funerea.

"Avanti ragazzi, non siamo così male, è solo che l'elemento più importante del nostro comitato d'accoglienza purtroppo adesso non è in grado di aiutarvi. Di solito era Elanor quella che faceva sentire tutti a proprio agio."
Dissi loro sorridendo debolmente.

"Ci dispiace Draco, sappiamo cosa è successo e se posso, voi due insieme eravate come un simbolo, la prova che possono esistere legami anche tra le persone più differenti tra loro, eravate la mia coppia preferita."
Disse la Abbott sorridendo.

Sorrisi anch'io d'istinto, era così bello e doloroso allo stesso tempo perdersi nei ricordi.

"Già è vero, solo che qui è tutto così cupo e tetro, ma forse dobbiamo solo farci l'abitudine"
Continuò Justin.

"Si beh, che ne dite se vi presento gli altri? È ora che facciate amicizia con i componenti della migliore casa di Hogwarts"
Dissi con un finto tono altezzoso.

Fino a poco tempo prima odiavo i Tassorosso, ma quei quattro erano così gentili e cordiali che mi stavano quasi simpatici, e poi dovevo farlo per lei.

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