Amor Incantatio

Capitolo 63

Draco's pov
Sembrava una mattina come tante altre, fredda, umida ma serena.
Scorpius dormiva ancora, Astoria era andata a comprare qualche diavoleria a Diagon Alley, lasciandomi da solo.
O almeno in parte.

I miei genitori si trovavano anche loro al Manor ma se ne stavano spesso per i fatti loro, mescolandosi a noi principalmente al momento dei pasti.
Non erano certo felici del modo in cui stavo crescendo i miei figli, soprattutto Scorpius.

Stavo leggendo la Gazzetta Del Profeta come quasi ogni mattina quando il grosso barbagianni di Alhena atterrò elegantemente sul bracciolo della mia poltrona e mi morse sgarbatamente un dito.
Maledetto pollo.

Presi la lettera legata alla sua zampa e chiamai un elfo per occuparsi dell'animale.
Veniva da Hogwarts ed ovviamente era da parte di Alhena.

La scartai e notai quanto fosse lunga.
Iniziai a leggere quello che sembrava uno strano racconto che come prologo aveva lo scontro con due compagne di Serpverde.

Sentii una strana fitta di rimorso misto a rabbia sentendo cosa avevano osato dirle. Poi ad un tratto la storia prese a cambiare...

Mi stava raccontando di come era finita su in una torre molto alta, e la malinconia mi pervase quando capii di che luogo si trattasse. Poi però lessi qualcosa che sconvolse ogni fibra del mio essere.

"Ho incontrato la mamma..."

Come poteva essere?
Mentre un'ondata di di calore mi pervadeva il petto proseguii la lettura.

Era diventata un fantasma.
La mia Elanor non aveva mai lasciato Hogwarts per tutti questi anni, e io non ne avevo mai saputo nulla.
Come avevano potuto nascondermi una cosa del genere? Ci doveva pur essere qualcuno che era a conoscenza dei fatti, eppure mai nessuno mi aveva avvertito.

La lettera si concludeva con una frase terribilmente triste e confortante allo stesso tempo.

"La mamma mi ha detto che le sei mancato ogni giorno, e le ho risposto che per te so che vale lo stesso."

E continuava così...

"Le ho raccontato di Scorpius e Astoria. Non sembrava triste o arrabbiata anzi, mi è parsa felice."

Ripiegai la lettera e mi stesi sul divano verde del salotto, cercando di mettere ordine al caos che regnava nella mia mente.

Se solo avessi voluto, avrei potuto finalmente rivedere il suo viso.
Erano passati così tanti anni, eppure la ricordava alla perfezione. Il tono della sua voce, le smorfie che mi rivolgeva quando la prendevo in giro, la curva del suo sorriso...
Tutto era come scolpito nella mia mente.

Decisi che ci avrei pensato su, che ne avrei parlato anche con Astoria, sapevo che le avrebbe di certo fatto male.

Scrissi una risposta per Alhena, e anche una lettera alla McGranitt.

Alhena's pov

La risposta di mio padre arrivò due giorno dopo mentre in Sala Grande tutti facevano colazione.

Presi la lettera e corsi in cima alla torre per poterla leggere a mia madre.
Appena mi vide mi sorrise dolcemente.

"Buongiorno, com'è possibile che tu abbia già finito di fare colazione?"
Mi chiese con sguardo indagatore.

"Ho fatto in fretta. Volevo farti leggere questa, è la risposta di papà."
Dissi raggiante.

A quelle parole lei si limitò ad osservarmi con sguardo vuoto, come se stesse guardando un qualcosa che non vedeva da tempo. Sembrava quasi in ansia.
Staccai la ceralacca e comincia a leggere.