Hold On, We're Going Home •61

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È una lunga strada quando affronti il mondo da solo, nessuno al tuo fianco e tu non hai idea di come muoverti e forse questo dimostra che in realtà non abbiamo bisogno di nessuno al dì fuori di noi stessi.

Noi creiamo il nostro dolore, noi lo distruggiamo.

Posso dire con certezza, senza alcun dubbio, di quanto fossi disgustata da questo mondo e di quanto spesso io abbia faticato a credere di farne parte domandando la mia utilità e scopo in esso, così tanto che a volte faticavo persino a respirare se solo entravo in quell'argomento completamente più grande di me e della mia mente.

Un mondo pieno di ingiustizie e menzogne che quasi non sapevo più a cosa credere.

Ed è un peccato però, perché tutto in questo mondo è bellissimo, ma quasi nessuno è realmente felice.

Ma andavo avanti, perché avevo imparato a mie spese che la bellezza sta nelle piccole cose e persino nelle difficoltà, così tanto che ho sempre sognato di poter assaggiare la felicità pur non conoscendo di cosa realmente si trattasse.

È astratta, ma la si può provare, ed io la stavo assaporando da così tanto tempo che quasi fu surreale per me crederlo.

Le cose ovviamente non si erano sistemate magicamente, sì, Lucas e Thomas erano finalmente a casa ed eravamo tutti contenti e felici di ciò, la minaccia più vicina a noi proveniente dalla sua vita nel ghetto era svanita ma non era l'unica, non si poteva vedere con tutti i suoi amici ed era chiuso in casa ventiquattr'ore su ventiquattro. Non poteva uscire, non poteva fare concerti, interviste, apparizioni radiofoniche e televisive come aveva in programma. Più il tempo trascorreva più lui diveniva sempre più famoso e Illmatic cresceva, venendo proclamato come uno dei migliori album hip-hop di tutti i tempi, di riferimento nell'East Coast e per tutti gli artisti che tentavano di seguire le sue orme, affermato come uno dei rapper più importanti della storia.

Più l'album cresceva e si espandeva nel mondo, più lui era richiesto. Era considerato uno dei migliori a New York, uno tra i nuovi artisti più freschi che spesso mi era persino capitato di essere fermata per strada da gente sconosciuta, che si tramutavano in giornalisti o fan, che mi chiedeva se fossi la sua fidanzata, come lui stesse e quando sarebbe uscito il secondo album.

Illmatic continuava a girare per le strade e in radio il loop come fosse la prima volta, nonostante fosse trascorso circa un anno dalla sua uscita. Tutti coloro che si ritrovavano nelle sue parole si sfogavano tramite l'ascolto della sua voce, che esprimeva ciò che tutti nei ghetti newyorkesi, e anche esterni, vivevano.

La sua vita rappresentava la storia di uno scrittore di talento nato nei bassi fondi e che cercava di liberarsi dalla trappola.

Tutti volevano Nas, ma lui era impossibilitato da ciò per ancora poco.

•𝐋𝐨𝐯𝐞, 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬• |𝐍𝐚𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora