Capitolo 1

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Harry's POV.

Mi sto annoiando a morte. La lezione di inglese è qualcosa di estenuante, la mia prof è davvero troppo noiosa. Perché mi dovrebbe importare di cosa scriveva Shakespeare? Non possiamo passare direttamente alla letteratura moderna? Per lo meno si capisce qualcosa!

Decido che ne ho abbastanza e ho voglia di fare un giro per l'istituto. Prendo un uniposca bianco, me lo ficco in tasca e chiedo di andare in bagno. La professoressa di inglese mi fa un cenno di assenso continuando a spiegare. Rimango un attimo interdetto. Nessun "potevi andarci all'intervallo o durante il cambio dell'ora" oppure un "non puoi tenertela fino a casa?", nemmeno il "in english, please". Che dire, stiamo facendo progressi!

Mi alzo cercando di non fare rumore e mi dirigo verso il bagno. Oggi mi sento particolarmente poetico, perciò preferisco entrare in quello delle ragazze e scrivere una bella frase fatta sul muro o su una porta, almeno loro apprezzeranno la mia arte! Scelgo l'ultima porta e, dopo averla chiusa, penso a cosa scrivere e dove. Oh, guarda, c'è una mattonella che aspetta proprio di essere decorata!

Voglio scrivere qualcosa in inglese, che mi piace moltissimo come lingua, quello che detesto (oltre a Shakespeare) è la mia prof e la letteratura della quarta. Non a caso quando facciamo conversazione sono sempre felice come se fosse Natale.

"That's what makes you beatiful", mi passa per la testa questa frase, ma è orribile. E poi, cosa sarebbe questo "that"?

"I've been watching you all night, there's something in your eyes." No, il ruolo dello stalker dolce non mi si addice. Sono più lo stalker seriale. Insomma, quello che sa cos'hai fatto nel 2016, i social media sono qualcosa di fantastico!

"For your eyes only I show my heart" no, il mio cuore resta dov'è.

Devo pensare a qualcosa di non romantico o che non faccia pensare a qualcuno. Inoltre, non sia mai che decida di firmarmi e che una delle ragazze pensi che abbia una cotta. È quasi impossibile dato che sono gay, ma non ho ancora fatto coming out sui social, quindi ancora non lo sa tutta la scuola, perciò meglio evitare situazioni di imbarazzo e scocciature come una ragazza infatuata dell'unico ragazzo omosessuale dell'istituto.

Ci rifletto ancora un po' e mi vengono in mente "I won't act my age. No, I still feel the same around you" o "we're just two ghosts standing in the place of you and me". Possono essere considerate romantiche, ma per lo più rimandano a un ex o addirittura ad un ragazzo con il quale si sta già. Credo.

Però la seconda mi piace e parecchio, perciò opto per quella e la scrivo con il due in numero, senza firmarmi, meglio evitare drammi. Mi allontano per quanto me lo permette la turca e osservo il mio lavoro. Non male, dopotutto ho una bella grafia. Metto in tasca il pennarello e do un'occhiata all'orologio del cellulare: sono stato in bagno per circa dieci minuti. Ancora un po' e mi sarebbe venuto a cercare qualcuno, a patto che non si fossero addormentati tutti per la spiegazione.

Torno in classe e le bidelle iniziano a lavare i pavimenti, per poi pulire i bagni. Scuoto la testa: è l'ultima ora, tra mezz'ora un'orda di studenti affamati che torna a casa sporcherà di nuovo. Che si può fare? In una scuola pubblica, la pulizia non è certo una priorità. Basta chiedere ai gatti di polvere negli angoli della classe!

Ritorno al mio posto e la mia vicina di banco, nonché migliore amica, mi sussurra: «Ma si può sapere che hai fatto in bagno? Ci sei stato una vita!».

«Mi sono fatto una sega», scherzo io, facendo finta di ascoltare la professoressa.

«Ah, duri tanto Styles. Sarà contento il tuo futuro ragazzo», dice lei con un sorrisino. Si ravviva i lunghi capelli castani che le sono caduti sul viso e continua a scrivere gli appunti.

Standing in the place of you and meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora