Capitolo 7 - LOUIS

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Una serata in discoteca ci voleva proprio se penso che quello è stato anche l'ultimo sabato che potevo passare a fare il cliente e non il barman, poi per un mese avrei dovuto fare il turno di sera durante il fine settimana. Uccidetemi. Inoltre è stato bello passare del tempo con un po' di persone nuove e dentro di me spero che continueremo a sentirci, magari sul gruppo WhatsApp che Niall aveva creato per organizzarsi, e diventare una compagnia. Nonostante sia consapevole che, anche se dovessimo diventare grandi amici, non ci vedremo più dopo il liceo a meno che non si faccia la stessa università, situazione che mi vede escluso a prescindere. Funziona così, dopotutto: ti crei una bellissima famiglia durante gli anni della scuola e, con la vana promessa di continuare a sentirsi e uscire insieme, lentamente ci si perde di vista.

È lunedì pomeriggio e credo di avere ancora residui della sbronza, mi fa male la testa e odio il mondo, ma Zayn ha deciso di illustrarmi tutti i modi in cui potrebbe conquistare Gigi, la ragazza che era con l'amica di Harry Styles, Eleanor, che a un certo punto ci ha lasciati per andarsene con il suo ragazzo, è stato lì che ho scoperto che lui è gay, mentre Eleanor è bisessuale.

«Ma una persona come fa ad essere così bella e divina?» ripete per la settima volta Zayn, mentre rifiuta la mia sigaretta. Era stato con me durante il mio turno pomeridiano e, ora che avevo finito, ci stavamo rilassando un po'. Ignoro la venerazione di Zayn verso quella ragazza che, devo ammettere, è davvero bellissima, e fisso il mozzicone. Maledetto vizio del fumo, dovrei smettere. Ho iniziato quando avevo quindici anni e ne sono diventato dipendente, il che non sarebbe un grosso problema, ma ora che in famiglia abbiamo una situazione economica appesa a un filo, preferirei risparmiare i soldi che spendo in cartine e tabacco. Solo che fumare mi rilassa e riesco a mantenere i nervi saldi grazie a una pausa sigaretta ogni tanto, è l'unico sfizio che mi sono permesso di conservare dopo la morte della mamma.

Mi sarebbe piaciuto andare all'università, avevo già deciso la facoltà in terza, dopo le prime lezioni: filosofia. Fare l'insegnante mi è sempre piaciuta come idea e, a differenza di tutti i miei compagni che si sforzavano e passavano le notti in bianco per capire filosofia, a me veniva naturale. Anche quest'anno con Hegel, per quanto difficile, mi è bastata una lettura veloce degli appunti per prendere 9. Devo dire che è anche merito della mia professoressa che riesce a spiegare anche le cose più complicate in termini assolutamente lineari e semplici. Filosofia era l'unica materia in cui avevo una media spaventosamente alta e, basandosi su questa cosa, i miei professori continuavano a ripetermi che avrei dovuto studiare perché avevo potenziale. Grazie di mettere il dito nella piaga, cari prof.

«Guarda, è bellissima» esclama il mio amico facendomi vedere il suo profilo.

«Sì, Zayn l'ho vista anche io e la seguo».

«No, ma tu non hai capito niente. È stupenda» ribatte.

«Devo andare a prendere una tazzina Zay? No perché vedo un po' di bava proprio qui» lo prendo in giro e mi punto l'indice sull'angolo destro della bocca.

«Sta' zitto cretino, penso di amarla» dice Zayn con occhi sognanti. «Non ti dico cosa le farei...».

«Ti prego, Zayn, smettila. Non voglio sentire altro», scuoto la testa, prendo un altro tiro e butto il mozzicone nel posacenere.

«Lavori troppo, dovresti spassartela con qualche ragazza, ti scioglieresti un po', almeno» alza e abbassa le sopracciglia con un sorrisetto, «o un ragazzo? Non ricordo il tempo in cui hai guardato il culo a una tipa, non è che sei gay?».

«Non sono gay, Zayn», alzo gli occhi al cielo, «e il fatto che non faccia apprezzamenti sul fisico delle ragazze non significa che non le guardi. Semplicemente devo lavorare e studiare, non ho tempo per una relazione, quindi cerco di evitare fin da subito».

Standing in the place of you and meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora