Capitolo 12 - HARRY

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«Puoi ripetermi cosa è successo con calma per favore?» richiedo per l'ennesima volta alla ragazza con il fiatone di fronte a me.

«Ero andata a vedere se ci fosse una risposta, poi ho visto Louis sul balcone che fumava, ci ho parlato, ho capito che mi odia e quando se n'è andato sono entrata nel bagno, ho visto un pennarello nero e l'ho raccolto, pensando che fosse della persona che rispondeva, ma quando sono uscita ho visto Louis che mi fissava stupito e ha detto "sei tu"» mi spiega gesticolando la mia migliore amica e prima che possa aggiungere qualcosa, continua «e così gli ho ridato il pennarello con una frase molto a effetto, lasciamelo dire, ma poi lui è praticamente scappato, perciò non sono riuscita a dirgli che sei tu il vero poeta».

«Va beh, è solo Louis» decreto tranquillamente. Come volevasi dimostrare, è un ragazzo etero con mia grande gioia e stupore, ovviamente.

«Oddio, solo non direi» sbotta El, spostandosi una ciocca di capelli con uno sbuffo. Al mio sguardo interrogativo dice: «devi ammettere che è un bel ragazzo, o per essere più precisi un gran bel manzo».

Scoppio a ridere. «Sì, El, è davvero figo. Io non ho chance, provaci dai. Eravamo d'accordo che se fosse stato etero sarebbe stato tuo, giusto?». Inoltre ciò che non mi dà nessuna chance, oltre al suo essere etero, è quel suo atteggiamento di odio e freddezza verso Eleanor.

«Sì, ma dimentichi il piccolo particolare del suo odio verso di me, non solo mi toglie dei punti, secca anche la sottoscritta» ribatte lei alzando gli occhi al cielo.

«Giusto» dico, poi mi viene un'idea «digli che sei tu la poetessa, o meglio, non dirgli che sono io e lascia che pensi che sia tu».

«Te lo deve ricordare un'inguaribile romantica che per delle semplici scritte sul muro non si può piacere alla gente?» ribatte ironica.

«Lo so» sbuffo. «Dico solo, lascia che inizi a pensare a te in modo diverso dalla riccona, Louis non è uno di quelli che giudica il libro dalla copertina, fidati».

«Ma mi sembra uno che lo fa dalla prima pagina. Prendimi come esempio: finché ero una ragazza normale andava tutto bene, poi, improvvisamente per lui sono diventata solo quella con più soldi in tasca. C'è qualcosa che non mi torna» ammette, mentre si appoggia al calorifero del corridoio nel quale siamo per trascorrere l'intervallo.

La conosco abbastanza da capire che sta cercando di risolvere l'enigma Louis Tomlinson, El è una ragazza particolare perché per credere nel vero amore e nel lieto fine, ha la capacità di analizzare la situazione ed estrarne i più piccoli particolari, che agli occhi degli altri sembrano insignificanti e mettere insieme i pezzi del puzzle, per poi avere una visione completa del quadro e capirne tutti i dettagli. Ecco perché riesce sempre a capire il finale di un film o chi si metterà insieme alla fine, anche se tutti si erano aspettati qualcosa di assolutamente diverso.

«Vedi di non fonderti il cervello su questa cosa, okay?» la ammonisco, mentre penso che lei lo stia già facendo perché è fatta così, vuole stare simpatica a tutti perché non sopporta che qualcuno la detesti solo perché ha qualche soldo in più, vuole portare la felicità e il sorriso a tutti, la ammiro per questo.

Ed è una cosa che si porta avanti fin da bambina, me l'aveva raccontato Gigi qualche anno fa.

«Devi sapere che Eleanor è dolce e ci sta male anche se non lo dà a vedere» mi disse Gigi quel giorno di tre anni fa, con dodici anni di amicizia con El in più rispetto a me, dato che io l'avevo conosciuta solo a quattordici anni.

«Ormai non ci fa più tanto caso, ma quando eravamo in prima media, un nostro compagno, che aveva entrambi i genitori che guadagnavano poco e niente, l'ha chiamata riccona di merda e le aveva fregato il portafoglio durante l'intervallo, l'avevo visto io» continuò a raccontarmi Gigi, «poi l'ho preso per il colletto, aiutata dal fatto che era più piccolo di me, ho ripreso il portafoglio di El e gliel'ho restituito. E lei, quando ha saputo che non riusciva mai a prendersi la merenda, gli ha detto che bastava chiedere, senza rubare, gli ha dato la sua e gli ha consegnato venti euro e a undici anni sembrano una ricchezza infinita».

Standing in the place of you and meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora