5. 3:31 pm

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3:31 pm
Prima di raggiungere casa di Edoardo decido di farmi una passeggiata per Roma perché ho decisamente bisogno di schiarirmi le idee.

Tra un passo e l'altro continuo a riflettere,
ma la mia testa è altrove e con la spalla urto una signora...
"Stai attenta a dove guardi Alissia!".
Non ho bisogno nemmeno di girarmi per capire da chi proviene quella voce:
mia madre.

Arriva sempre nei momenti meno opportuni, anche se forse questa volta mi ha salvato.

"Che stai facendo qui tutta sola, non dovresti essere già a casa?"

"Sisi, stavo tornando appena adesso,dovevo fare un servizio..."

"Di che si tratta?"

"Niente mamma, cose di scuola"

"Mh, meglio per te.
Comunque direi che è il momento di tornare, per oggi tornerai con noi in metropolitana".

No, caspita.
Non doveva assolutamente succedere.
E adesso? Cosa dico a Edoardo? Oppure cosa mi invento per non tornare a casa con mamma?

"Mamma scusa, io non ho ancora svolto questo servizio per scuola, devo trattenermi ancora da queste parti, però tu puoi tornare a casa con i gemelli"

"Scordatelo Alissia, tu ora torni a casa con me"

"No mamma ti ho detto che non posso, ora scusami ma devo andare via"

"Alissia la Notte rimani esattamente qui!"

Noto un'espressione rattristata sul volto di mia madre, dopo aver pronunciato il mio cognome.

D'altronde lei ha voluto chiudere i rapporti con tutti i la Notte dal momento del divorzio, l'unica rimasta sono io.

"Ti ho detto di rimanere qui, devi tornare a casa con me non farmelo ripetere due volte".

Ero dispiaciuta di quello che avevo fatto, ma la curiosità mi spingeva da tutt'altra parte.

Così in un momento di distrazione di mamma sono corsa via, mentre lei urlava disperata il mio nome.

Ammetto di non essere stata gentile, però dovevo sapere di più da Edoardo,
e andare a casa sua pare l'unico modo per farlo.

4:10 pm

Arrivo sotto casa di Edoardo e decido di chiamarlo, per poi ricordarmi di non avere il suo numero.
Mannaggia, ci mancava solo questa.

Inizio a girovagare per quella via pensando che magari avrei trovato qualcuno che mi poteva aiutare.
Dopo 5 minuti finalmente passa un uomo: aveva anche lui l'aria di star cercando qualcuno, infatti mi viene a parlare.

"Ciao, scusa se ti disturbo, conosci una certa Alissia?"

"S-si, beh sono io Alissia" rispondo un po' impaurita dalla figura che avevo davanti.

"Oh, menomale.
Allora puoi seguirmi, ti porto io da Edoardo".

L'uomo fa cenno di seguirlo e arriviamo in un portone davanti al quale sarò passata sei o sette volte nel giro dei cinque minuti precedenti.

"Comunque mi sono dimenticato di presentarmi.
Mi chiamo Andrea de Cotis,
sono il maggiordomo dei Brown" dice mentre entriamo in ascensore.
Brown? Maggiordomo? Di cosa stava parlando?

Adesso vai a scoprire che Edoardo è figlio di ricchi.

No, non li sto discriminando assolutamente, non mi permetterei mai.
Però insomma, non riesco a fidarmi di loro...

Improvvisamente le porte dell'ascensore si aprono mostrandomi la casa più lussuosa che io avessi mai visto.

Sgrano gli occhi solo a guardare tutto quel lusso e quella ricchezza, cose che a me non erano mai appartenute.

SHIFTING: la tua mente potrà salvarti?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora