39. 6:54 am

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6:54 am
Corridoi di Hogwarts

L'aria che si respira questa mattina è decisamente tranquilla,
probabilmente perché ho risolto con Ginny.
Sono molto felice di averlo fatto,
la situazione tra me e lei stava peggiorando e fortunatamente ho risolto in tempo.

Cammino per i corridoi insieme a lei e ad Hermione, lasciandomi accarezzare i capelli da un leggero vento che proveniva da una finestra lasciata aperta durante la notte.

Fortunatamente non ho incontrato Malfoy, anche se non mi sarebbe dispiaciuto scambiarci qualche parola oppure prenderlo in giro: ormai fa parte della mia routine.

Come ogni mattino, la Sala Grande ci aspetta ricca di pietanze estremamente profumate e buone da morire.

"Giorno ragazzi!"

"Buongiorno Ali!" risponde Ron.
Harry sembra arrabbiato, anzi, non mi ha nemmeno guardato.
Chissà cosa gli è preso...

"Dormito bene?" chiede Ginny a suo fratello, con il quale intraprende una conversazione che coinvolge anche Hermione.

Visto il momento di distrazione, decido di provare a parlare con il ragazzo difronte a me.

"Ehi, tutto bene?".
Il silenzio più totale.

Ho immediatamente capito che non aveva intenzione di rispondermi,
ma io non mi arrendo davanti a un ostacolo così piccolo.

"Che c'è? Non mi parli nemmeno sta mattina?"

Finalmente ottengo una risposta.
"Dovresti sapere il perché".

Che cosa intende dire?
Questo ragazzo sta decisamente delirando.

"Emh no, non lo so.
Ti va di spiegarmelo?".

Improvvisamente fa un gesto che, stranamente, non cattura l'attenzione di nessuno seduto accanto a noi:
mi prende per il polso e mi avvicina al suo volto, quasi a volermi sussurrare qualcosa che io faccio fatica a comprendere.

"La mia visione... perché non me l'hai detto prima?"

"Dirti cosa Harry?"

"Dirmi che sei stata tu!
Tu hai causato le sparizioni e gli svenimenti".

Sulla mia faccia si stampa un'espressione confusa e preoccupata.
Per quale motivo al mondo avrebbe dovuto sospettare di me?

"Credi che nessuno ti avrebbe scoperto?" continua lui.
"La mia visione mi ha fatto capire tutto,
sei stata tu!"

"Harry ma di cosa parli?
Come puoi da una visione-"

"Non cercare di cambiare argomento.
So per certo che la colpa è la tua Alissia,
e sappi che non ho paura di dirlo".

Cavolo, ora sono nei guai seri.
Non ho la minima idea di cosa fare,
oppure di come fargli capire che non sono stata io.

"Ascoltami, io non ho combinato niente.
Anzi, mi sto impegnando talmente tanto per risolvere questa situazione che quasi mi scoppia il cervello.
Se tu hai intenzione di credermi, bene.
Se tu, invece, hai intenzione di credere a una stupida visione... beh sono fatti tuoi".

Non faccio in tempo a terminare la frase che Harry si accascia per terra, dolorante.
Tutti gli studenti si girano verso il nostro tavolo, richiamati dalle urla e dal pianto del ragazzo.

"NO! NO! BASTA!" continua a gridare,
provocando uno stupore generale.

Dopo qualche secondo di confusione,
reagisco, avvicinandomi al suo corpo:
stava tremando, era tutto sudato e sembrava quasi essere fatto di vetro per quanto era fragile.

"Harry, stai tranquillo sono qui... respira".

Ogni tanto le mie parole per tranquillizzarlo
vengono interrotte dai suoi lamenti che,
fortunatamente, sembrano diminuire.

Proprio in quel momento sento dei passi dietro di me: era il preside.

"Come sta, il ragazzo?"

"N-non lo so, penso stia molto male"

"Portalo in infermeria, noi ti raggiungeremo tra qualche minuto".

Seguo gli ordini di Silente e, lentamente, mi avvio da Madama Chips.

Mi sono resa conto che trascinarlo sarebbe stato impossibile, così lo prendo in braccio:
dovrebbe proprio togliere qualche chilo di troppo...

Eravamo completamente soli nei corridoi,
quando lui decide di parlare.

"T-ti ho visto Ali"

"Harry!? Mi senti?"

"Si, ti ho visto" parla di nuovo, con quel poco di voce che gli rimane.

"Dove? Dove mi hai visto?"

"Stavi parlando con qualcuno...
u-uno studente credo,
stavi piangendo e eravate nello stesso corridoio dell'altra visione,
n-non ho visto molto".

Prima che potessi dire qualcosa, però,
mi ritrovo davanti all'infermeria.

"Signorina la Notte, cosa succede?"

"Si sente poco bene, è quasi svenuto e ha molti dolori..."

"Da quanto tempo sta così?"

"Qualche giorno credo, può aiutarlo?".

Madama Chips me lo toglie dalle mani e lo stende sul lettino, mentre prepara qualcosa che io non riesco a comprendere.

"Probabilmente passerà qualche giorno qui,
deve essere controllato.
Può andare se vuole".

Decido di lasciare Harry per dirigermi verso la Sala Grande, anche se vengo fermata da Piton.

"Lei, nel mio ufficio, adesso".
Scandisce ogni singola parola, non lasciandomi via di fuga.
Lo seguo verso il luogo da lui indicato,
senza fiatare.

SPAZIO AUTRICE:
Bene bene, bel casino.
Pensate di capire cosa sta succedendo?
Ammetto di avervi lasciato qualche indizio nei capitoli precedenti...

ci vediamo al prossimo capitolo
-kimmy🖤

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