46. 8:32 am

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8:32 am
Hogwarts

I corridoi della scuola quel giorno erano,
stranamente, pieni di studenti che si dirigevano verso il campo da Quidditch:
il Torneotremaghi sfortunatamente è stato annullato.

In molti dicono che sia stato per colpa del Ministero, altri sostengono invece che sia stata una scelta del preside;
fatto sta che io sono leggermente più tranquilla così, sapendo che Harry è al sicuro.

Per quanto riguarda lui, è riuscito a rimettersi e oggi potrà assistere alla partita.
In questi giorni non abbiamo passato tanto tempo insieme soprattutto perché Ron,
a detta sua, aveva "bisogno del suo migliore amico" e quindi non ho avuto tempo per parargli.

L'unico momento in cui ho avuto l'occasione di scambiare qualche parola con Harry è stato sta mattina, durante la colazione:
abbiamo discusso della situazione e,
fortunatamente, lui sembra voler ancora collaborare con me nonostante il dolore che anche una sola singola visione gli provoca.

Ho cercato di tirare fuori l'argomento "Ginny" ma non mi ha voluto dare ascolto,
o meglio, mi ha interrotto quasi subito.
Ieri, a quanto pare, hanno parlato e hanno addirittura risolto il loro piccolo litigio,
cosa che mi fa stare molto bene.

È incredibile come tutto stia andando per il verso giusto.
Finalmente ho un po' di riposo e calma!
So che il Piano Carbonara non è ancora stato portato a termine ma ormai poco mi importa:
devo godermi questa giornata cercando di dimenticare per qualche ora tutti i miei problemi.

Il campo di Quidditch è enorme:
vedendolo o immaginandolo non si rende giustizia all'imponenza di quelle enormi torri e degli spalti dove sono situati tutti coloro che desiderano assistere alla partita.

Sento le vertigini non appena arriviamo ai nostri posti e quasi non svengo.

"Tutto ok?" domanda Harry.

"Si, è solo che non sono abituata a stare così in alto..."

"Questo non è niente in confronto all'altezza che si raggiunge una volta saliti sulla scopa"

"Ok Harry, ho capito che ti manca giocare"

"Beccato! Comunque non te l'ho detto solo per questo, anzi pensavo potesse essere interessante"

"Oh lo è, peccato che io non abbia la minima intenzione di salire su una di quelle cose e svolazzare in giro rischiando di essere scaraventata a terra da altri studenti"

"Andiamo Ali. È proprio questo il bello del Quidditch!" dice, facendo comparire sul mio volto un enorme sorriso.

La partita è appena iniziata e tutto sembra così reale: oggi si scontrano Serpeverde e Grifondoro.

Dopo pochi secondi riesco anche ad individuare Draco:
capelli biondi e mossi come non mai,
sguardo impassibile e perso nel vuoto e
mani agganciate alla scopa.

Improvvisamente lo vedo girarsi e farmi un cenno di saluto con la mano, che io ricambio senza vergogna.
Mi fa molto piacere che le nostre interazioni non siano "private" ma anzi,
nessuno dei due ha paura a far vedere che siamo in buoni rapporti.

"Da quando Malfoy ti saluta?" chiede Harry.

"Da quando ci conosciamo.
Non essere geloso, siamo solo amici"

"Io non sono geloso, è solo che mi pare strano.
Nessuno di noi ha buoni rapporti con lui"

"Forse ti sorprenderai, ma ho piacevolmente scoperto che abbiamo un carattere molto simile.
Detto ciò non preoccuparti, tu rimani il mio preferito" parlo e gli do una pacca sulla spalla, vedendolo arrossire leggermente.

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