11:18 am
Rimessa per le barcheIl silenzio di quella mattina è rotto dal rumore dei miei respiri affannati e dal mio pianto che sembra non finire mai.
Ho procurato la morte di troppe persone, devo fare qualcosa.
"Alissia! Cosa succede..." dice arrivando Harry mentre guarda il corpo di Piton senza vita.
Non dice più niente, semplicemente viene a sedersi accanto a me e mi abbraccia forte,
stringendomi a se come non ha mai fatto."Non è colpa tua Ali, sappilo"
"Chi me ne da la certezza?"
"Io.
Anche se non so perché tutto questo sta succedendo, so che tu non ne sei la causa".Mi tiro su lentamente e lo guardo negli occhi: lui merita di sapere la verità su di me.
Inizio a spiegargli chi sono veramente e, ad ogni mia parola, sento aumentare la sua confusione."Com'è possibile? Come ci riesci?"
"Molta concentrazione, nulla di più"
"Quindi è colpa di Silente se ora Hogwarts si sta cancellando?"
"A quanto pare si...
Però c'è un modo per salvare tutto questo e anche per riportare in vita i morti""Ah si? Qual è?"
"Diciamo che è molto rischioso..."
"Posso farlo io se vuoi, tu hai già sofferto abbastanza".
Lentamente poggio la mia mano sulla sua guancia e lo guardo dritto negli occhi:
"Devo uccidermi, Harry.
Ciò significa che non potrò tornare qui".Tutta la gioia che era nata in lui piano piano si spegne, lasciando spazio a un'espressione triste e malinconica.
Neanche lui poteva crederci.
Neanche a lui sembrava l'unico modo effettivo per mettere fine a tutto questo.
Eppure, era proprio così."Hai intenzione di farlo, Ali?
"Penso di si"
"Ne sei sicura?"
"È l'unica nostra opzione, no?
Poi io non morirò veramente, morirò qui.
Ho tutta una mia vita a Roma""Ma io non posso vivere sapendo che non tornerai mai, sarebbe troppo difficile per me"
"Magari col tempo troverò un modo per ritornare, per ora però io voglio assicurarmi che questo posto rimanga intatto nella mia mente".
Non so con quale coraggio quelle parole sono uscite dalla mia bocca,
e non so quale strana parte del mio corpo mi sta dicendo che uccidermi sarà la cosa giusta;
però è quello che io sento.Forse ho ragione, forse riuscirò a trovare un modo per shiftare ancora qui.
Però non avrà senso trovarlo se questa realtà smettesse di esistere.Mi asciugo le lacrime dal viso e abbandono il corpo di Piton, ormai congelato, sulle rive del lago.
"Quando si risveglierà, digli che lo ringrazio per quello che ha fatto"
"Si, lo farò".
Harry non sembra molto convinto della mia decisione, e non lo biasimo.
Riesco ben a comprendere quali possano essere i suoi pensieri in questo momento molto delicato.In un certo senso mi dispiace abbandonarlo, probabilmente per sempre,
ma devo farlo per salvare tutti coloro che se ne sono andati per colpa mia."Che ne dici di tornare a scuola?"
"Per vedere i nostri amici scomparire?
No grazie" risponde Harry."Io devo salutarli, se sono ancora vivi.
Nel caso non riuscissi più a tornare qui loro devono sapere la verità, e la devono sapere grazie a me".Fortunatamente riesco a convincerlo e insieme risaliamo verso Hogwarts.
Una volta arrivati lì l'aria è decisamente più calma rispetto a quando ce ne siamo andati:
pochi sono gli studenti rimasti vivi,
ma fortunatamente intravedo Ron ed Hermione."Alissia!" urla la ragazza correndomi incontro.
"Pensavo fossi morta"
"No fortunatamente, però devo dirvi delle cose e so che non vi piacerà"
"Cosa? Perché?"
"Richiamate tutti i sopravvissuti e ditegli di venire in Sala Grande, ho bisogno di parlarvi".
In meno di cinque minuti tutti noi siamo riuniti nella grande sala che ormai è quasi completamente scura per via del processo di eliminazione.
Io e Harry saliamo sopra il tavolo dei professori e io inizio a parlare,
urlando un monologo dettato da non so quale forza presente in me."Probabilmente non avete la minima idea di quello che sta succedendo, ma io si.
Hogwarts è in pericolo.
Tutto qui si sta cancellando e piano piano scompare.
Credo che, tra qualche ora, qui possa non rimanere più nulla.
Sembra quasi una guerra, guerra che io in particolare sto conducendo contro me stessa e contro la mia mente.
Per questo dobbiamo essere coraggiosi e combattere fino all'ultimo secondo della nostra vita qui a Hogwarts, per cercare di salvare questo magnifico posto.
Per quanto difficile e duro sia stato prendere questa decisione, ho capito che l'unico modo per preservare questo luogo è la mia morte.
E so che potrebbe sembrare strano, ma è così.
Non so quando e se riuscirò a tornare, ma sappiate che userò tutte le mie forze per farlo.
In tutto il tempo che sono stata qui, ho compreso pienamente il significato di tante cose quali l'amore, la vera amicizia ma soprattutto ho capito il significato della parola famiglia, perché è stata quella che ho trovato qui.
Non state male per me perché io ho una vita all'infuori di questa scuola.
Io ho una bellissima famiglia e un fidanzato altrettanto incredibile che sono e saranno sempre al mio fianco, qualunque decisione io prenda.
Quindi sorridete, anzi, gioite per la mia morte.
Perché essa procurerà la gloria eterna di Hogwarts e delle persone che giornalmente la popolano e l'apprezzano".Mi fermo qualche secondo per riprendere un po' di aria mentre guardo Hermione che piange tra le braccia di Ron, e Ginny che la consola.
È tutto così ingiusto."Ho una piccola missione per voi, cari studenti e amici.
Voi avete il compito di raccontare a tutti coloro che chiederanno di me che io non sono morta invano.
Io sono morta per loro, per la loro vita.
Perché loro meritano di vivere qui.
Grazie a tutti per avermi ascoltato,
spero di rivedervi presto".Lentamente vado verso di Harry e mi avvicino al suo orecchio:
"Ho bisogno che tu mi segua"
"Dove dobbiamo andare?"
"Fallo e basta".
Dopo aver abbandonato la Sala Grande mi dirigo verso la Torre di Astronomia seguita dal ragazzo.
Non mi pone domande, penso che sappia cosa ho intenzione di chiedergli.Arrivati in cima sento un bel vento fresco accarezzarmi i capelli e immediatamente la mia mente mi rimanda a quelle bellissime mattine, che io tanto adoravo.
"Devi uccidermi, Harry"
"NO! Non posso!"
"Harry ti prego, è l'unico modo"
"Perché proprio io?"
"Perché tu sai la verità"
"Ma- i-io non posso"
"Si che puoi, devi farlo per me".
Lo vedo allontanarsi e darmi le spalle:
non è ancora convinto."Ti prego dammi ascolto, è la cosa giusta da fare.
Mi mancherai da impazzire e non passerà un giorno nel quale io non pensi a te,
però voglio salvare te e tutti i miei amici.
So come ti senti, credimi.
Te lo chiedo per favore.
Ti prometto che tornerò, molto presto.
Ma ora dimmi come potrò tornare se tu non mi uccidi?""Avada Kedavra!".
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SHIFTING: la tua mente potrà salvarti?
FantasyScuola, lettura e Harry Potter: questi sono i fondamentali della vita di Alissia la Notte, ragazza di Roma con una vita monotona e tranquilla. Un giorno, però, un incontro inaspettato le farà conoscere cose delle quali lei non immagina nemmeno l'es...