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7:19 am
Ufficio di Piton

Questo luogo non ha nulla a che vedere con l'ufficio di Silente:
è molto freddo, quasi ci si congela a stare qui dentro, e inoltre ha un odore abbastanza strano che non riesco a decifrare.
Spero solo di riuscire ad andarmene da qui il prima possibile.

"Mi può spiegare, cortesemente, cosa sta succedendo con il signor Potter?"

"Non sta succedendo nulla,
semplicemente lui sta male e io non posso fare che aiutarlo"

"Sta mentendo" ribatte freddo, senza quasi lasciarmi il tempo di terminare la frase.

"Non è vero!
Come si permette di darmi della falsa..."

"Io non le ho dato della falsa, signorina la Notte, le ho semplicemente detto che sta mentendo.
Potrei sembrare uno poco sveglio ma presto molta attenzione ai dettagli".
Come al solito il suo modo di parlare mi incute terrore, è pericolosamente bravo a persuadere le persone che lo ascoltano.

"Le credo, professore, ma in questo momento si sbaglia.
Harry sta bene, deve solo riprendersi.
È un momento stressante per tutti..."

"A cosa dobbiamo questo stress?
Non riesce a scoprire la verità per quanto riguarda i Mangiamorte?"

"Non le può interessare di meno,
non ho intenzione di spiegarle perché sono stressata"

"Mi dispiace, avrei potuto aiutarla.
Io so molto più di quello che pensa"

"Di cosa sta parlando?".

Improvvisamente si avvicina a me,
lasciando pochi centimetri tra la punta del mio naso e la punta del suo.

"Stia molto attenta,
qualcuno l'ha già scoperta"

"Scoperta?
Io non sto facendo niente di male!
Perché tutti pensate che sia io la causa degli svenimenti?"

"Le opzioni sono poche, signorina la Notte.
Anche se io credo che siano i Mangiamorte a causarle, e questo l'ho già ribadito molte volte"

"Cosa dovrei fare?"

"La situazione è più complicata di quello che lei pensa, tenga gli occhi aperti".

Dopo questo, Piton mi invita a uscire dal suo ufficio e a ritornare in classe.

In meno di cinque minuti incontro Hermione e Ginny che mi vengono incontro correndo.

"Ali! Sei qui.
Ci hai fatte spaventare!" parla la rossa.

"Scusate ragazze, Piton mi aveva chiesto di seguirlo nel suo ufficio"

"Tutto ok? Cosa ti ha detto?"

"Niente di molto importante,
abbiamo semplicemente parlato".

Tutte insieme ci dirigiamo in Sala Grande,
che ormai è quasi completamente vuota
perché tutti gli studenti sono andati nelle rispettive aule.

"Perché siamo qui?
Abbiamo Pozioni a quest'ora..." chiedo timida.

"Il preside ci ha chiesto di rimanere, voleva parlarci".

In lontananza incontro gli occhi di Silente:
erano preoccupati e ci scrutavano attentamente, quasi come se volessero analizzare quello che c'era davanti a loro.

"Buongiorno ragazze,
accomodatevi".

Ron era già lì, seduto sulla panca.

"Oggi vi ho convocati poiché ho bisogno di parlarvi, e l'argomento in questione è,
come penso abbiate compreso,
il signor Potter".

Sento Ginny irrigidirsi alla mia destra.

"Stai tranquilla, tutto andrà bene".

Il preside riprende a parlare:

"Mi è sembrato di capire che Harry non sia stato molto bene in questo periodo,
e ha bisogno di aiuto da parte dei suoi amici.
Per questo vi chiedo di stargli vicino e di ascoltarlo, perché con noi non vuole proferire parola riguardo alla sua situazione.
Nel caso qualcuno di voi venga a scoprire qualcosa, non esiti a parlare con il sottoscritto o con un qualunque docente di questa scuola.
Ci siamo intesi?".

Silente è stato estremamente chiaro con noi, vuole che gli comunichiamo tutto quello che sappiamo su di Harry.
Io non posso, non posso dirglielo.
So che lui ha posto la sua fiducia in me,
ma questa è una situazione che posso risolvere da sola.
Non voglio parlargli delle sue visioni,
anche perché nemmeno io so per certo di cosa si tratti.
Finché non avrò delle informazioni sicure,
starò zitta:
non voglio peggiorare la situazione.

La giornata è passata molto velocemente,
anche se il pensiero di Harry mi assilla la mente da ormai troppo tempo.

Decido così di raggiungerlo in infermeria,
sperando di riuscire a ricavare qualche informazione.

Fortunatamente siamo completamente soli.

"Ciao Harry, come stai?"

"Alissia!" dice e gli brillano gli occhi.
"Sei qui, fortunatamente.
Devo parlarti"

"Anche io, però vorrei sentire prima cosa hai da dirmi"

"È complicato Ali, molto complicato.
La visione di sta mattina sembrava quasi il continuo di quella dell'altro giorno.
C'eri sempre tu, e stavi piangendo.
Il corridoio anche era lo stesso, anche la persona con la quale parlavi... era tutto uguale!"

"Non sei riuscito a capire chi era?"

"No, mi sembra uno studente ma il colore della tunica è irriconoscibile.
Quasi come se si stesse cancellando.
Stessa cosa per quanto riguarda il corpo a terra"

"E io? Io sono normale?"

"Tu si, però il resto no.
Tutto era così scuro e cupo, ma non capisco esattamente perché".

Questa situazione si complica di più ogni minuto che passa,
e io inizio a temere per me e per i miei amici.

Perché deve succedere tutto a me?
Cosa c'è che non va?

"Mi dispiace dirtelo ma,
per scoprire cosa sta succedendo dobbiamo aspettare la prossima visione.
Devi andare avanti, anche se ti fa stare male.
Mi servi Harry"

"Lo so, non ho intenzione di arrendermi.
Voglio scoprire anche io cosa c'è dietro a queste cose...".

La nostra conversazione termina lì,
poiché poco dopo Madama Chips ci raggiunge e mi chiede di ritornare al Dormitorio.

Camminando per i corridoi tutto sembra così tranquillo:
la notte qui è il mio momento preferito della giornata perché tutto è così calmo,
quasi come se la paura decidesse di stare zitta per qualche ora,
per poi riprendere al mattino dopo.

Mi lascio accompagnare dolcemente dal rumore delle torce accese e dei miei passi,
che lentamente mi riportano in Sala Comune.

SPAZIO AUTRICE:
Cosa pensate di Piton?
Sta nascondendo qualcosa?
lo scopriremo😼.
ci vediamo al prossimo capitolo
-kimmy🖤

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