capitolo 33

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Emma si svegliò alle 8 e un quarto. Scese in cucina e si preparò una bella colazione per iniziare al meglio la giornata, ovvero succo d'arancia e pop corn in bustina.
Accese la radio e la impostò sul canale delle news di Derry: la pioggia cadeva imperterrita da circa nove ore e non dava l'idea di aver intenzione di smettere a breve, anche se la conduttrice radiofonica affermava con la sua vociona grave e sorprendentemente vivace, adatta al servizio della mattina, che il temporale sarebbe finito prima delle 10.
A quando pare il Kenduskeag era straripato, ma i danni erano al momento contenuti nella zona dei Barren, soprattutto verso Old Cape. In realtà in tutta la città le strade si erano già trasformate in ruscelli di acqua piovana, anche senza il contributo di quella del fiume, e se a qualche vecchio rimbambito fosse venuto in mente di uscire in macchina per andare a fare la spesa o un'altra commissione "di vitale importanza" avrebbe tranquillamente rischiato di finire fuori strada.
Non sarebbe stata un'idea geniale nemmeno andare a fare una passeggiata, a meno che non si avesse voglia di fare una bella doccia.

Di certo Eddie non sarebbe potuto tornare a casa prima di un paio d'ore... ammesso che avesse intenzione di tornare a casa.
Doveva essere rimasto a dormire in camera con Richard. Emma non aveva più visto nessuno dei due da quando erano si erano congedati la sera prima.
Il suo fratellino non le aveva più raccontato evoluzioni riguardo il rapporto tra lui e la sua "cotta", ma sospettava che quel ragazzino avesse rimorchiato. Eddie ricambiava, sarebbe stato chiaro anche a venti chilometri di distanza: quando aveva iniziato a fargli qualche domanda si era subito irrigidito e la sua espressione era stata epica quando si era appositamente lasciata scappare che lui piacesse a Richie, ma la cosa più bella era stata costringerlo ad ammettere che loro fossero "migliori amici". Poverino, era sbiancato.
Chissà che avevano fatto tutta la sera...

A quel pensiero Emma si mise a sghignazzare, da sola in soggiorno.

Forse sarebbe stato il caso di andare a svegliare quei pigroni, anche per sapere quanto Eddie avesse bisogno di fermarsi da loro.
Se era vero che al ragazzo piaceva Richard, Sonia non sarebbe stata tanto contenta e ad ogni modo dubitava avesse fatto i salti di gioia vedendo il suo adorato figlio uscire di casa dopo le sette di sera senza nemmeno una felpa e passare la notte fuori senza farle nemmeno una chiamata.

Sgattaiolò al piano di sopra e cercò di aprire la porta della camera di suo fratello il più silenziosamente possibile: i due ragazzi erano accoccolati sul letto, l'uno tra le braccia dell'altro. Il corvino era sveglio e accarezzava i capelli del castano, ancora addormentato.
Intimò a Emma di andarsene scuotendo la testa e rivolgendole uno sguardo che sarebbe probabilmente dovuto essere aggressivo, ma di cui la ragazza non sembrò curarsi. Si sporse in avanti e aprì la bocca quasi volesse urlare di gioia, invece si limitò a sorridere e a mostrare il pollice in sù a Richie, che intanto si era infilato gli occhiali e guardava perplesso la sorella richiudere la porta.

Capitolo super cortino, è tipo la metà del precedente, poi non è nemmeno un granché. Mi scuso umilmente 😔

Il prossimo sarà meglio, lo giuro

Reddie: Tornando indietro_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora