capitolo 6

279 22 19
                                    

Mentre Eddie nuotava Richie non poteva far altro che starlo a guardare.
Gli venne in mente la prima volta che i losers erano venuti lì con Beverly e tutti si erano messi a fissarla imbambolati.
Gli era sembrata una cosa da maniaci, ma alla fine era una bella ragazza e se agli altri piaceva osservarla prendere il sole, allora sarebbe piaciuto anche a lui (?)
In quel momento la cosa gli parve molto più gay di quanto gli fosse sembrata l'estate prima, come se non bastasse si rese conto di star guardando il suo migliore amico come i perdenti avevano fatto con Bev.

Cazzo.

Intanto Eds pensava all'anno precedente.
Pensava a Pennywise, a sua madre, con la quale ormai non parlava quasi nonostante ci abitasse insieme, ma pensava soprattutto a Richie, a quello del futuro e a quello del suo presente.
Era da tempo che non si prendeva un momento per riflettere su ciò che era accaduto. Sapeva bene che quel ragazzo gli aveva mentito riguardo al suo segreto ed era piuttosto preoccupato, ma che avrebbe potuto fare?
La verità è che temeva fosse qualcosa di brutto, chi lo sa, che facesse stare male Richie.
Aveva paura di non poterlo aiutare o che il ragazzo a cui teneva di più in assoluto non si fidasse abbastanza di lui da confidargli ciò che evidentemente lo turbava.
Non voleva che soffrisse o che pensasse che lui e i perdenti potessero mai considerarlo per qualche ragione un mostro.

«Ragazzi, vi ho già detto che stasera Emma ha organizzato una festa?» domandò Richie uscendo dall'acqua, sottintendendo che qualcuno avrebbe dovuto ospitarlo.
«Mia mamma per una volta non è a casa, potremmo approfittarne per organizzare un pigiama party tutti insieme! ...se potete ovviamente» esclamò Eddie seguendo l'amico sulla riva.
«Mi dispiace, ma lo sai com'è mio nonno, non mi lascerà dormire da "degli sconosciuti" senza nemmeno un po' di preavviso» rispose Mike.
Era incredibile come oggi volta il signor Hanlon fosse convinto di non aver mai sentito parlare di loro, nonostante si fossero ritrovati tutti insieme al suo fienile in svariate occasioni.
«Aspett-ta, perché tu-tua madre n-non è a c-ca-casa?» balbettò Bill.
«In realtà non me l'ha voluto dire»
In effetti Kaspbrak non aveva la più pallida idea di dove fosse andata.
Non era da lei fare viaggi più lunghi di una passeggiata dalla sua poltrona fino al bagno.
La donna si era limitata a riempire la sua enorme valigia, fare al figlio mille raccomandazioni e farfugliare che sarebbe stata di ritorno il mattino dopo.
«Oh santo cielo, tua mamma ha l'amante! MI HA TRADITO! Non la credevo capace di farmi una cosa simile» esclamò Rich fingendo di piangere.
«Io comunque non posso per la caviglia...» mugugnò Stan.
«N-nemmeno io» disse Bill alzando le spalle.

Uno dopo l'altro tutti quanti trovarono una scusa per andarsene a casa.
Anche se avevano cercato di sembrare disinvolti e sereni, nessuno era dell'umore di fare un pigiama party quel giorno maledetto.

«Eds, mi sa che siamo appena stati scaricati» concluse Richie quando i due rimasero soli.
«Già, comunque si sta facendo tardi, direi che è ora di-»
«DI FARE UNA GARA A CHI ARRIVA PRIMA A CASA TUA» lo interruppe il Quattrocchi iniziando a correre.
«Brutto figlio di... TANTO TI RAGGIUNGO, SONO PIÙ VELOCE DI TE»
Se ci fosse stata sua mamma, di certo non lo avrebbe lasciato correre.
●●●
«Ho vinto Spaghetti!!!»
«Stai scherzando?! Io ho toccato la porta per primo!!!»
«Sì, ma io ho raggiunto per primo l'uscio!»
«Per vincere devi toccare la porta!»
«E chi l'ha detto?»
«Funziona così! Lo sanno tutti!»
«Sei proprio carino quando di arrabbi»
Eddie era rosso come un peperone, un po' per l'arrabbiatura, un po' per il commento dell'amico.
«Sei incredibile Rich!»
«Me lo dice sempre tu-»
«Risparmiami l'ennesima battuta su mia mamma, Tozier»
Detto questo il più piccolo aprì la porta e fece entrare il suo ospite.
«Uuh, quando mi chiami per cognome significa che sei proprio arrabbiato Kaspbrak!»
Eddie scosse la testa, ma non riuscì a trattenere un piccolo e spontaneo sorriso.
Richie era speciale, aveva uno strano dono, riusciva a mettere perfettamente a proprio agio chiunque prendendolo per il culo.
Anche quando Richie lo metteva per qualche ragione in imbarazzo grazie ad una stupida battuta, il ragazzo si sentiva sempre come se fosse nel posto giusto, come se non desiderasse essere da nessun'altra parte.
«Andiamo in camera mia?»
«Tua mamma mi dice sempre anche questo»

Sono tornata signore e signori! Scusate l'attesa 😅
Volevo ringraziarvi di star leggendo questa fanfiction, non me ne sono nemmeno accorta e siamo arrivati a +100 <3
I commenti mi fanno sempre piacere e i voti mi aiutano tanto ^ω^ ❤️❤️

Spero di riuscire ad aggiornare presto... cyauuuu

Reddie: Tornando indietro_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora