capitolo 8

264 19 24
                                    

«Come v-va la c-caviglia?» chiese Bill.
«Molto meglio grazie, non ti saresti dovuto disturbare ad accompagnarmi fino a casa» rispose Stan.
«F-figurati! Comunque p-pe-pensavo di approfit-tarne p-per discutere di ciò che è succ-cesso la settimana sc-scorsa»
«Oh»
«G-già, oh...»

Erano tornati a casa a piedi dopo essersi trovati tutti ai Barren e i due stavano facendo, come sempre, un pezzo di strada insieme da soli. Erano arrivati all'incrocio dove erano soliti salutarsi, ma si erano trattenuti a chiacchierare finché non finirono gli argomenti di cui parlare.
«C-ci v-vediamo Uris!»
«Sì, ci si vede!»
Nessuno dei due si decideva a voltarsi e andarsene.
Restarono lì, come due pesci lessi, aspettando chissà cosa.
Sta di fatto che, aspettando, qualcosa succede sempre, poi che cosa è una sorpresa.
Una sorpresa.
Già, Bill era rimasto più che sorpreso quando si era ritrovato le labbra di Stanley sulle sue.
Dopodiché il ragazzo era letteralmente scappato. Era perfino inciampato correndo, così si era fatto male alla caviglia.

«Ascolta, mi dispiace, non so che mi sia preso! Fa finta che non sia mai successo»
Aveva un tono freddo, ma era affranto.
«V-voglio solo c-capire p-perché lo-lo hai fatto»
Bill era puramente e semplicemente confuso.
Era successo talmente in fretta che aveva temuto di essersi immaginato tutto, inoltre Stan era stato davvero bravo a mostrarsi disinvolto.
«Io... non lo so, suppongo mi sia venuto spontaneo... lascia stare»
«Lasciar stare?! Stanley, mi hai rubato il mio primo vero bacio, se non consideriamo quello dato a Bev a quella recita scolastica: non posso far finta di niente!» disse quasi arrabbiato, per poi calmarsi «Solo... significava qualcosa per te?»
Era terribilmente imbarazzato.
«Wow»
«C-cosa?»
«Non hai balbettato»
In effetti non aveva balbettato per niente.
Aprì la bocca, come per controbattere, ma non gli venne in mente nulla da dire.
Non ho balbettato.
Gli occhi di Stan caddero inevitabilmente sulle labbra dell'altro.
Per Bill quella fu una risposta più che sufficiente alla sua precedente domanda: Stan non lo aveva baciato "per sbaglio".
Gli si avvicinò con cautela e gli diede un veloce bacio a stampo, un po' come quelli che si danno i bambini dell'asilo per rendere più realistico il "gioco della famiglia".
Non sapeva perché lo avesse fatto, forse era anche più confuso di prima.
In un modo o nell'altro la sua confusione svanì nell'attimo in cui incrociò nuovamente gli occhi del suo "amico". In quel momento l'unica cosa che aveva l'attenzione di Denbrough era la sua espressione tremendamente imbarazzata.
Si morse l'intero della guancia in attesa di una qualunque reazione.
Attesa.
Aspettare.
Aspettare porta sempre a qualcosa, no? Nemmeno se ne accorse che rimase solo.
Era scappato di nuovo.

Stanley non correva, ma il suo passo era spedito.
Non stava tornando a casa, stava solo camminando e senza quasi rendersene conto arrivò a di fronte al palazzo dove Beverly abitava.
Perché no?
Varcò l'entrata del condominio e si diresse al terzo piano. Giunto davanti all'appartamento, esitò prima di bussare.
Sì, si poteva fidare di lei.

La ragazza apparve in un attimo sull'uscio.
«Stan! Che ci fai qua? Ci siamo visti ai Barren a malapena mezz'ora fa»
Sembrava perplessa.
«Hei ciao, scusa il disturbo, è che è successa... una cosa»
La voce leggermente strozzata... Beverly si allarmò.
«Entra»
●●●
«Wow»
Le aveva raccontato tutto. Forse non avrebbe dovuto, forse a Bill non avrebbe fatto piacere che qualcuno lo sapesse, ma aveva bisogno di raccontare quello che era accaduto ad un confidente,
o una confidente.

Beverly era rimasta un po' spiazzata.
Avrebbe voluto avere già in bocca le parole giuste da dire, ma non aveva idea di come comportarsi.
Doveva dargli un consiglio su che fare con Bill? Che avrebbe potuto dire?
Forse invece avrebbero dovuto parlare di quello che Stan provava, aiutarlo a comprendere meglio la sua sessualità (?)?
Però non sembrava che per lui il problema fosse quello, non sembrava aver dato molto peso al fatto che Bill fosse... un maschio.
Aveva lo sguardo perso, un po' vuoto.
Pareva essere semplicemente disorientato.
Probabilmente lei non era la persona più adatta per discutere di una cosa simile, o almeno questo era ciò che credeva.
Aveva avuto una grossa cotta per Bill e ora non sapeva a che pensare, anche perché le era sempre sembrato che la cosa fosse stata reciproca, nonostante tra loro non fosse mai successo nulla.

!Allarme capitolo importante per la Stanbrough, quindi w la Stanbrough! Yeeee
Ho lasciato un attimo in sospeso la situazione tra Richie ed Eddie e sappiate che non è l'unica volta in cui succederà, ho in programma di spezzare ogni tanto esponendo il punto di vista di altri personaggi.
Buon grazie cyau! <3

P.s.: che bello aggiornare alle 00 e 57 :)

Reddie: Tornando indietro_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora