capitolo 42

154 10 27
                                    

Era il settembre del 1990 e a Derry, Maine, e sette ragazzi si godevano l'ultimo giorno delle vacanze estive, approfittando del bel tempo.

«Sei sicuro di volerlo fare, Eds?»
«Me lo hai già chiesto almeno una dozzina di volte, lo sono al 100%! Non sarai tu ad avere dubbi piuttosto? Possiamo anche aspettare, non dobbiamo farlo subito»

Il club dei perdenti si sarebbe ritrovato ai Barren, così da trascorrere un pomeriggio insieme fingendo che il giorno successivo non fosse il primo di un nuovo anno scolastico, in una nuova scuola tra l'altro: le superiori facevano paura un po' a tutti.
Dopo che Bowers se n'era andato, l'ultimo anno alla Derry Middle School era stato sorprendentemente tranquillo, senza prepotenti più grandi in mezzo ai piedi, ma fare il proprio ingresso in una scuola dove sarebbero stati i più piccoli era un altro paio di maniche. La loro più grande speranza era quella di confondersi in mezzo agli altri primini, passare inosservati il più a lungo possibile, come pesciolini nascosti al centro del banco. Fossero stati diversi, più popolari, più attraenti, se avessero dimostrato più anni di quanti ne avevano e meno segreti di quanti non ne nascondessero, non si sarebbero preoccupati tanto di non essere presi di mira, ma il legame che li legava, il loro passato, li aveva portati a viaggiare su una linea parallela e inconciliabile a quella dei coetanei.
Con tutta la buona volontà del mondo comportarsi come se nulla fosse non sarebbe stato fattibile: una volta che hai toccato con mano la morte, che hai visto chi ami sfiorarla, una volta che ti sei trovato faccia a faccia con un essere ultraterreno, che hai dovuto affrontare le tue paure, l'unico posto dove potrai trovare davvero un po' di conforto è in mezzo a coloro che hanno vissuto lo stesso e sono in grado di capirti.
Un perdente resta sempre un perdente.

Proprio in quell'ultimo giorno delle vacanze estive nel settembre del 1990, Derry, Maine, due di quei sette ragazzi che cercavano di godersi l'ultimo giorno delle vacanze estive, approfittando del bel tempo, non riuscivano in realtà a godersi nemmeno l'ossigeno nei polmoni, senza fiato all'idea di uscire alla scoperta, di avanzare il primo passo per percorrere la strada che speravano li avrebbe portati un giorno a vivere la loro relazione nella maniera più naturale e indisturbata possibile.

«Non voglio mentire quando sono con gli altri»
La voce di Richie era calma e profonda, il viso rivolto ai propri piedi, nascosto dai ricci scuri.

Imboccarono Jackson Street, la stessa strada che avevano percorso poco prima per raggiungere la casa di Eddie, la stessa su cui avevano sfrecciato diretti al ponte dei baci pochi giorni prima.
Ora che se ne stavano andando l'incontro surreale con la signora K sembrava lontano millenni.

Eddie sentì le viscere stringersi ripensando all'angosciosa bugia dietro alla quale il suo ragazzo si era rifugiato nell'ultimo anno, da quando aveva capito che cosa era davvero.
«Anche se non siamo tenuti a dirgli nulla, di loro ci possiamo fidare» e più che rivolgersi a Richie parve rivolgersi a sé stesso.
«Suppongo di sì, ma quelle checche di Stan e Bill potrebbero essere invidiose... la loro coppia gay è praticamente la brutta copia della nostra»
«Lo sai che sei proprio uno stronzo?»
«Non è colpa mia se stiamo così bene insieme mi amor, siamo noi i finocchi del club!»
«Piantala, sei volgare!»
«Che c'è? È un titolo di cui andare fieri»

Essere omosessuali al liceo non dava l'idea di essere una passeggiata.

Una volta arrivati al bunker sotterraneo del club furono accolti da I'll be loving you dei New Kids on the Block sparata a tutto volume. La radio di Ben era appoggiata di fianco alla botola spalancata, probabilmente perché quello era l'unico posto dove arrivasse un po' di segnale.
Richie non poté trattenere una risata quando, sporgendosi, intravide Ben e Beverly, gli occhi chiusi e un microfono invisibile in mano, cantare in playback, spalla contro spalla, i versi della canzone:
"Just as long as you want me to be
I'll be loving you forever
All this love-"
«Merda Ben, sul serio ascolti questa roba?»
«Rich! Oh, em, ciao ragazzi... Io in realtà non-» Ben si affrettò a rispondere precipitandosi a spegnere la musica, per poi lasciare che Eddie e Boccaccia scendessero dalla scala a pioli.
«Gli ho chiesto io di mettere i New Kids on the Block, Ben si è fatto solo un po' trasportare»
Beverly fece l'occhiolino a Ben senza che gli altri due se ne accorgessero.

Reddie: Tornando indietro_Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora