capitolo 5

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Quella mattina Harry si svegliò presto, addirittura prima di Hermione. Stava sognando Draco: si trovava, come tutti gli studenti, sull'Hogwarts Express; d'un tratto scomparvero tutti e rimasero soltanto lui e Draco. Nel sogno Harry si fece coraggio e gli si avvicinò, ma il biondo si allontanò. Percorsero così un treno che non finiva mai, e per quanto lui corresse, Draco era sempre più lontano e, anche se l'essere "soli" lo eccitava, il fatto che l'amato si allontanasse lo metteva in agitazione: infatti si risvegliò sudato e... Con un prominente principio di erezione. Una volta ricomposto si rese conto che mancava pochissimo tempo al ritorno a scuola, pensò alla probabilità di vedere il suo maghetto in stazione e di riflesso pensò all'imbarazzo che gli causò la sua frase della giornata a Diagon Alley; come poteva una semplice frase insinuante un ipotetico interesse di Draco per Harry aver fatto sudare e agitare una persona fredda e calma come Malfoy? Harry si perse in miliardi di ipotesi fantasiose a riguardo e tutte portavano a due conclusioni: o la reazione non era collegata a Harry oppure i suoi sentimenti erano ricambiati segretamente dal biondo. Harry stesso ritenne improbabile la seconda ipotesi e pensò si trattasse della prima anche se non ne era convintissimo; i suoi viaggi mentali furono interrotti da Hermione che era venuta a svegliare lui e Ron. I tre si prepararono e furono finalmente davanti al portale di accesso al binario 9 3/4. La prima ad attraversarlo fu Hermione che voleva correre a cercare una cabina libera; subito dopo fu il turno di Harry che, attraversata la barriera, si trovò davanti proprio Malfoy che stava appoggiato a una piglia e, siccome quella era proprio la prima cosa che si vedeva accedendo al binario 9 3/4 di King's Cross, Harry gli posò subito gli occhi addosso: in quel preciso istante Draco alzò lo sguardo e incrociò lo sguardo occhialuto che già lo fissava quasi adulante. I due arrossirono e per loro il tempo si bloccò in quel preciso istante, anche se in realtà il momento poté durare pochi secondi siccome Harry si era fermato in adulazione un paio di metri oltre il portale: infatti in brevissimo tempo giunse Ron che lo urtò interrompendo quella specie di stato di incoscienza apparente: il rosso prontamente cercò di capire perché Harry si fosse fermato nel pieno del passaggio: «Scusa Harry, sei tutto intero?» Harry annuì ma ormai il contatto visivo con Draco si era interrotto e il biondo, imbarazzatissimo, era tornato a discorrere coi suoi amici; quindi i due cercarono Hermione che era già a bordo dalla parte opposta del treno. Nel tragitto Ron chiese all'amico cosa ci fosse di tanto speciale da fermarsi così; Harry rispose dopo un breve silenzio che quel posto e quel treno gli erano mancati un sacco, Ron continuò il discorso parlando delle sue intenzioni per l'anno venturo ma Harry era assente perché pensava ancora al magnetismo di quegli occhi di ghiaccio ed alla potenza che aveva legato i loro sguardi poco prima. Nel frattempo Draco segretamente lo guardava andare via, ma anche se il biondo distoglieva lo sguardo con destrezza felina ogni volta che l'occhialuto lo cercava nostalgico, per Harry non fu difficile capire che quello che gli era parso un paradiso d'argento, lo stava fissando senza volerlo far capire. Queste occhiate sfuggenti e imbarazzati si interruppero soltanto quando il capotreno fischiò facendo salire tutti a bordo: l'anno venturo si preannunciava interessante, o almeno iniziava con un mistero di difficile soluzione: cosa tramava Draco?

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora