capitolo 18

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Seppur tra i due giovani maghetti non ci fosse nulla di ufficiale, né tanto meno di segreto parlando di relazione, restava il fatto che i professori di ben tre corsi li avevano visti, e avrebbero fatto di tutto per avvicinarli più possibile.

Era l'ora di pozioni, Harry aveva il manuale del prof. Piton e se la cavava egregiamente; la pozione del giorno era il veritaserum: già preparata e usata da Harry, non che tra le più gettonate da Severus.

Mentre il moro si destreggiava tra i calderoni, l'orgoglio impediva a Draco di chiedere all'amato l'aiuto di cui aveva bisogno.

Il professor Lumacorno notò la difficoltà del serpeverde, ma intervenne solo quando dal calderone di questo uscì una nube che generò uno spostamento d'aria tale da spettinare la chioma dorata sempre impeccabilmente pettinata.

«Signor Potter, probabilmente l'età sta diventando mia nemica, può controllare lei dove sta sbagliando Malfoy ed aiutarlo a capire lo sbaglio?
Non è un'opzione, e parlo a entrambi!
Se uno di voi volesse rifiutare priverebbe la propria casa di 40 punti!».

Nessuno dei due avrebbe mai rifiutato.

Colmi di imbarazzo i due cominciarono a ripercorrere le fasi della produzione.

Draco ovviamente non perse l'occasione di scoccare frecciatine ad Harry riguardo la pozione con cui estorse un'ammissione dei sentimenti del biondo, insistendo sul fatto che quella non funzionò al meglio.

Harry non diede peso a ciò che sentiva e fu più che professionale, dunque anche l'altro s'impegnò e comprese il suo sbaglio.

Lumacorno era esterrefatto, li aveva messi in coppia per avvicinarli, ma non credeva che qualcuno sarebbe mai riuscito a correggere Malfoy.

La lezione si concluse con un "oltre ogni previsione" per Draco, che raramente superava uno striminzito "accettabile" in Pozioni, ed un "eccezionale" per Harry, con l'aggiunta di due punti a grifondoro per la professionalità dimostrata.

Usciti dall'aula di pozioni fu il momento di trasfigurazione.

La professoressa Mc.Granitt annunciò di voler far lavorare sui volti gli studenti e, dopo un lungo preambolo, chiamò a sé i due innamorati :

«Ricordate ragazzi, l'accuratezza della nostra trasfigurazione dipende per metà dalla nostra precisione e per metà da quanto conosciamo il soggetto da riprodurre, per questo motivo voglio qui accanto a me i cercatori di grifondoro e di serpeverde: dopo anni di partite a fissarsi attendendo di individuare il boccino, credo che conoscano abbastanza bene i tratti dell' altro...».

Fece disporre i due ragazzi faccia a faccia a venti passi l'un dall'altro, li fece girare di spalle e diede l'ordine di iniziare la trasformazione.

A trasformazione effettuata iniziò a giudicarli

«Potter...
Dunque...
Le proporzioni non sono proprio esatte...
Sembri vagamente un fumetto, ma nel complesso sei andato bene, meglio del tuo solito "accettabile"... Credo di poterti dare un "oltre ogni previsione" ».

Harry era molto soddisfatto, non si era mai impegnato tanto; certo non era precisissimo, però conosceva benissimo il soggetto, dunque aveva fatto del suo meglio.

Era il turno del biondo.

«Malfoy! La sua precisione mi stupisce sempre! Anche se la trasandatezza della capigliatura sembra quasi una caricatura il resto è praticamente ineccepibile, credo che questa volta dovrò dare un "eccezionale"...
Comp... Ahi ahi ahi signor Malfoy!
La cicatrice! Dov'è?!
Niente eccezionale per lei, ma un oltre ogni previsione non glie lo toglie nessuno!
Anzi, voglio premiare la precisione del resto, due punti a serpeverde».

Draco era seccato per quell'errore, aveva sempre odiato quella cicatrice, quindi non la guardava spesso quando aveva il moro dinnanzi a se.

Tutto sommato la giornata era andata bene a entrambi, al giovane grifondoro poi era piaciuta particolarmente: aveva avuto successi scolastici e era stato parecchio tempo spalla a spalla con l'amato.

Malgrado tutto, però, la mente di Harry era bloccata su un punto: come poteva chiedere a Draco di fidanzarsi con lui?

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora