capitolo 28

212 11 1
                                    

Harry iniziò a far esercitare i compagni sui fondamentali: attacco, difesa e disarmo dell'avversario.

L' assenza del docente spronò un gruppo di serpeverde, irrispettosi verso il "famoso Potter", a far baccano.


La lezione filava liscia, Garten si era appena complimentato con il suo allievo per la competenza all'insegnamento; ma non passò molto che gli "oppositori ", in un gruppo da sei, attaccarono di sorpresa il "novello" insegnante.

In quel momento il giovane, trovò fulmineamente schierati Ron ed Hermione a coprirgli le spalle.
Una cosa che il trio non aveva calcolato riguardava l'aggregazione di casa: tutto il quarto ed il quinto anno di serpeverde ora era schierato contro il trio grifondoro.


L'impari duello vedeva i tre in leggero vantaggio, anche se parecchio in difficoltà.

Inaspettatamente giunse un quarto elemento, Draco, che ripresosi parzialmente dai postumi si schierò contro i suoi compagni di casa.

In quel frangente giunse Garten:

« Basta! Ho detto niente baccano! È chiaro?! Io qui non ci voglio entrare più oggi!
Qua dentro mi manca l'aria! » e poi si rigirò verso il corridoio allontanandosi. Come se nulla fosse il duello riprese e dopo poco si sentì direttamente dal corridoio gridare «Basta! ».Lo scontro era concitato, ed un incantesimo di Draco uscì dalla classe.
Garten entrò imbufalito, fece esplodere una cattedra con un incantesimo e gridò furibondo: «HO DETTO BASTA! PORCA MISERIA, BASTA!CHI È STATO A FARE LO SCHIANTESIMO CHE È USCITO DALLA PORTA?!».Tutti si calmarono, Harry si fece avanti tentando di spiegare la situazione, ma il professore non lo lasciò neppure iniziare «Potter, te sei preciso con la mira, non puoi esser stato te. Voglio il responsabile qua, sulla pedana, vi avevo avvisati!».


Draco si fece avanti timoroso, Rupert lo vide e sbottò:


«Malfoy, te m'hai sfidato?! E mo la paghi!».
Per quanto Draco fosse abile nella difesa, il docente era sicuramente più esperto, ed il biondo durò pochi minuti prima di esser sconfitto.


Ad Harry montò il nervoso.

Quando Garten affermò che, malgrado tutti volessero contrastarlo, nessuno studente era abbastanza abile da tenergli testa, al giovane grifondoro saltarono i nervi e saltò sulla pedana:

« non è corretto, non è corretto battersi contro i propri alunni, e non è corretto ciò che ha fatto con il povero Draco, quindi, IN GUARDIA!».

Garten non se lo aspettava, ma ormai era una questione d'onore, quindi accettò la sfida.


Seppur un po goffo a causa dei postumi, Garten mostrò la sua abilità a tutti gli studenti; d'altro canto, però, Harry reggeva il ritmo. Se l'uno combatteva per orgoglio, l'altro combatteva per amore.


Arrivarono a livelli e potenze tali che si videro solo nelle battaglie tra Auror e Mangiamorte, fino al punto in cui i due lanciarono lo stesso incantesimo.

I due flussi si incrociarono restando in contrasto e respingendosi reciprocamente.


Harry ripensò allo sguardo di Draco quando si diresse al "patibolo" senza alcuna colpa, afferrò la bacchetta con due mani e mise tutta la sua energia in quell'incantesimo.

Garten venne disarmato e schiantato.

Appena si riprese disse, con un po di fiatone:
«la lezione è finita, FUORI!»
e poi aggiunse
«POTTER! Complimenti! Sarai un grande mago, ne sono certo! Ora non vantarti troppo di avermi battuto».


Harry e gli altri uscirono dalla classe, siccome la lezione era terminata prima decisero di andare da Hagrid e presentargli la nuova coppia.

Draco non era troppo convinto ma accettò.
Giunti sul posto introdussero la situazione al gigante buono che, dopo il primo sgomento guardò negli occhi il biondo dicendogli:
«Scusa la schiettezza ma tu non mi sei mai piaciuto, ma se piaci a Harry dovrò fidarmi di lui. Vedi solo di non farlo soffrire, per me è come un figlio, quindi fallo soffrire e te ne pentirai!».


Draco indispettito replicò:

« E come me la faresti pagare razza di zot...»
si interruppe di colpo, Harry lo stava baciando sul collo.


Hermione prese parola e ridendo disse:


« Come ci hai sempre detto, il segreto per allevare ogni creatura magica è sapere come calmarla; a quanto pare vale pure per i maghi».Tutti risero, Draco compreso.
Spezzata la tensione iniziale Hagrid fece ai due i suoi migliori auguri e si congedò, doveva preparare una lezione.


Le due coppie, allora, andarono a sedersi ai margini del bosco.

Dopo poco Harry e Ron si sdraiarono a terra e lasciarono sdraiare al proprio fianco le rispettive metá facendo loro da cuscino col petto.

Da un lato Ron ed Hermione che si coccolavano dolcemente, dall'altra Harry che coccolava il suo Draco cercando di non fargli sentire troppo i postumi della sera prima.

Quello fu il primo vero momento in cui Draco si sentì parte di qualcosa contenente dei sentimenti: non era solo la prima volta che pubblicamente si sentiva amato da qualcuno che amava, ma per la prima volta sentiva di aver trovato due amici su cui poteva realmente contare.

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora