capitolo 58

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Dopo la prima improvvisata del biondo i due iniziarono a vedersi spesso a villa Malfoy, era meno rischioso per entrambi: Narcissa usciva sovente lasciando solo il figlio, ma non aveva dei lassi di tempo precisi, per cui era meglio che Draco non lasciasse mai la dimora di nascosto.

Uno dei sogni segreti del biondo, però, era quello di farlo in auto.

Harry si stava adoperando per renderlo possibile, e, tra una serata al caminetto ed una sotto alle coperte riuscì a prendere la patente.

Da lì a poco acquistò un auto volante rossa, piuttosto sportiva e molto spaziosa.

Un giorno Narcissa smise di allontanarsi dalla proprietà, quindi i due poterono soltanto incontrarsi per pochi istanti e solo per scambiare quattro chiacchiere e fugaci baci lampo.

In questo periodo Harry s'incupí e l'auto gli servì principalmente per spostarsi tra la tana, la casa di Luna e quella di Dave.

Grimmauld Place, ormai, era diventata solo un punto di passaggio per Harry.

Non era insolito che lasciasse i locali a una delle coppie di amici mentre lui stava dagli altri quattro maghetti che tentavano di rallegrarlo.

Un giorno, in cui Ginny e Luna erano le "custodi" dell'ex casa Black, Garten si presentò alla porta domandando di Harry.

Le due ragazze reindirizzarono l'uomo alla tana ed avvertirono gli altri.

All'arrivo del loro ex professore tutti e cinque erano pronti ad accoglierlo, in trepidante attesa.

L'uomo non aprì bocca, di tolse il mantello e porse al moro una pergamena col sigillo della preside.

Harry l'aprì e lesse ad alta voce:

"Caro signor Potter, sono lieta di informarla che a causa dell'improvvisa partenza del professor Garten, la cattedra di Difesa contro le Arti Oscure tornerà vacante.
A seguito della sua recente investitura alla carica di Auror, è con immenso piacere che la scuola di Hogwarts le offre la possibilità di unirsi al nostro corpo docenti.

Attendiamo una sua risposta entro due settimane prima dell'inizio delle lezioni

In fede Minerva McGranitt"

Harry era senza parole, ma non era finita; Rupert si schiarì la voce e disse:

«Potter, spero tu voglia accettare, hai un gran potenziale, usalo!
Ti ho raccomandato personalmente come mio sostituto, non farmi far figuracce!»

« Non lo farò, si fidi!»

L'uomo se ne stava andando, quando aggiunse:

«Sai Potter, ho raccontato alla preside quanto hai aiutato Malfoy ad affinare la sua tecnica, nonché dell'effetto che hai avuto sul suo essere... Hai convinto un mangiamorte a diventare auror, e a diventarlo col sudore della fronte!
Non so se posso dirtelo, ma la preside ha deciso di smettere di insegnare, e per premiare la volontà del tuo ragazzo ha deciso di offrirgli la cattedra di Trasfigurazione! A presto Potter, in bocca al lupo!»

I ragazzi erano tutti sbigottiti, Harry saltò in macchina e tornò a casa, dopo di che scrisse un biglietto al fidanzato:

"DEVO VEDERTI".

Lo mise nell'armadio svanitore e in breve ricevette la risposta:

"Domani mia madre sarà via tutto il giorno, VIENI IN MACCHINA"

Detto, fatto; la mattina seguente Harry montò in auto e volò fino a villa Malfoy.

Appena su videro il biondo gli gettò le braccia al collo, si baciarono e poi si addentrarono nelle vicinanze della villa.

Il moro voleva fare le cose per bene: portò il fidanzato a pranzare, lo coccolò e lo fece rilassare tra carezze e baci.

Seppur già fidanzati entrambi erano piuttosto in imbarazzo, ma non mancava occasione in cui entrambi scambiassero battute e frecciatine piuttosto spinte.
Dopo neppure un'ora i freni di entrambi stavano per svanire, quindi il giovane grifondoro avviò il motore ed iniziò ad esplorare il parco circostante la dimora dell'altro cercando un posto appartato.

Durante il tragitto parlarono della loro comune intenzione di diventare insegnanti, ma durò poco... Mentre il grifondoro guidava l'altro lo palpava sensualmente, impedendo ogni continuità nel dialogo, ed eccitando inverosimilmente il conducente.

Quando trovarono una radura su di una sorta di argine i due si fermarono, Draco sfilò la maglia ad Harry, iniziò a baciargli il petto ed a palparlo sotto la cinta.

Al ragazzo piaceva molto, e dopo poco iniziò a stimolare il biondo.

Entrambi erano terrorizzati dall'essere scoperti, ma la passione era più forte; un bacio, una palpata e i due restarono nudi.
Il moro abbatté o sedili e poi iniziò a assaggiare il biondo giocando con la sua erezione.

Draco iniziò quasi subito a gemere, ma smise quando seguí l'iniziativa del fidanzato.

I due avevano fatto l'amore più volte da dopo gli esami finali, ma entrambi morivano dalla dal desiderio di rifarlo dopo la breve astinenza.

Il biondo balzò con le ginocchia sui sedili ed Harry gli si posizionò dietro.

Ciò che avvenne dopo fu così carico di passione da far pensare a chiunque udisse i gemiti che un lupo mannaro si fosse ferito gravemente.

I due, dopo aver soddisfatto il loro comune desiderio, si coccolarono per ore, lo rifecero in maniera più romantica e tranquilla al chiaro di luna, per poi ammirare le stelle mentre si baciavano.

Ritornati alle rispettive dimore i ragazzi erano ancora sognanti, ma un evento spezzò l'idillio, Harry ricevette un allarmante biglietto da Draco:

"Dobbiamo essere prudenti, mio padre è tornato da Azkaban! Non scrivermi, ti scrivo io"

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora