capitolo 33

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Harry era nervoso e impaziente.

La sola volta in cui entrò a villa Malfoy fu da prigioniero, mentre ora andava là da fidanzato in incognito.

Narcissa non ci sarebbe stata, Lucius era in prigione, e Draco l'aveva invitato di sua sponte; nessuno li avrebbe disturbati.

Il grifondoro era pronto, come di suo solito più ironico che elegante; aveva un pigiama a tuta che sembrava la divisa di babbo natale: rossa con bordi bianchi e un cinturone nero disegnato in vita, sul cappuccio c'era addirittura il pompon.
Principale differenza dalla divisa originale, il pigiama di Harry lo faceva praticamente sembrare nudo, era attillatissimo!

Mancavano pochi minuti alle due, l' ora dell'appuntamento.
I minuti sembravano non passare mai; d'un tratto ecco, le campane scandirono il momento, erano le due e per il giovane era ora di partire.
Appena chiusa l'anta dell'armadio il cuore iniziò a battergli forte, dopo di che

«Harmonia nectere passus»

ed ecco le porte della destinazione aprirsi.

Draco era lì seduto sul letto ad aspettare, indossava una vestaglia di seta blu con scollo a "V" e bordi bianchi con rombi blu.

«Ciao Draco, quanto sei elegante!»

«Grazie! Anche tu sei molto... ehm... molto simpatico vestito così »

i due risero, si gustarono una cioccolata calda e poi si avvicinarono al letto.

Draco si tolse la vestaglia e il fidanzato potè notare da subito i divertenti boxer (attillatissimi) che stava indossando, erano verdi con l'elastico rosso, e avevano tante renne disegnate sopra.

Non ebbe però tempo di commentare, il biondo gli si lanciò addosso facendolo cadere sul letto; iniziò a baciarlo con passione per poi sollevarsi, guardarlo negli occhi e dire

«ciò che sento promette bene, vediamo che pacco regalo ha per me babbo Harry!».

Harry arrossí leggermente, non lo immaginava così "affamato", ma la cosa non gli dispiaceva affatto; e la sua erezione lo confermava.

Draco gli sfilò sensualmente la tuta di babbo natale, poi si soffermò a guardare i boxer del moro e sorrise, erano bianchi con la faccia di un pupazzo di neve, e la carota era esattamente lì, dando un senso di tridimensionalità al disegno.

«Oh che bella carota!» esclamò il biondo, dopo di che scese con la testa e iniziò a baciarla giocandoci con la punta della lingua.

Harry era in estasi, ma il meglio di ciò che il padrone di casa aveva progettato doveva ancora arrivare. Draco risalì lesto, e i due ripresero a baciarsi con molta più passione di prima.

Si rotolarono tanto sul letto da spostare copriletto, coperte e lenzuola senza usare le mani. Trovatisi sul copri materasso, e senza smettere di baciarsi, si sfilarono i boxer e continuarono a strusciarsi l'uno sull'altro fino ad addormentarsi nel tiepido abbraccio del partner.

Quando si risvegliarono fu Harry a prendere le redini in mano; iniziò ad accarezzare il corpo del fidanzato, iniziando a baciarlo dalla fronte e scendendo centimetro per centimetro lungo il petto con intenzioni ormai ovvie.

Quando giunse all'ombelico, i due avvertirono un suono che li terrorizzò, il suono di una chiave che apriva il vecchio portone d'ingresso.

Il giovane grifondoro non era abbastanza lucido per utilizzare l'armadio svanitore senza rischi; Draco lo sapeva e, mentre si rimetteva addosso la vestaglia gridò sussurrando

«NASCONDITI!»

Harry scivolò sotto al letto accanto a una voluminosa valigia, il biondo gli lanciò tutti gli indumenti e si recò a controllare chi fosse arrivato.
«Oh, mamma, già di ritorno?»

«si figlio mio!» rispose euforica «Buone notizie, forse tuo padre sarà scarcerato prima dell'estate!»

«Wow, che bella notizia! » replicò il giovane, la sua voce aveva però un tono di timore, suo padre odiava solo una cosa più dei mezzosangue, quella cosa era Harry Potter.

Senza esserne consapevoli i due giovani, separati da un materasso e una porta, avevano assunto la stessa espressione di disappunto.

Narcissa non lasciò però spazio a pause per i vari stati d'animo e tentò di entrare nella stanza del figlio

«Devo subito recarmi al Ministero della Magia per compilare la richiesta di rilascio, mi servono le pellicce che ho messo nel tuo armadio e la valigia che hai sotto al letto »

Draco era pietrificato, Harry terrorizzato.

Fingendo rapidamente un forte imbarazzo il biondo disse fulmineo

«ehm...mamma... Ricordi che solitamente... Dormo...ecco, dormo nudo?! Potrei solo vestirmi un po di più prima che tu faccia i bagagli?»

«Oh,giusto, fai pure figliolo, hai 8 minuti! Ah, buon natale!»

«grazie mamma, anche a te»

Data la rapida risposta alla madre tornò in camera e si rivolse al fidanzato

«Non puoi restare lì! E neppure andartene,troppo rumore! Che si fa?»

«Mi nascondo sul balcone»

rispose candidamente il moro, il biondo acconsentì e aggiunse

«Perfetto! Aspetta il mio segnale per rientrare».

Una volta che Narcissa fece i bagagli esclamò
«Perfetto! Ora una bella doccia e si parte!»
dopo di che si diresse in bagno e l'acqua iniziò a scorrere.

Chiusa la porta il biondo si fiondò dall'amato, che era piuttosto infreddolito
«Hey, entra! Ce la fai a viaggiare o vuoi riprendere le forze?»

«No no, riesco, tranquillo »
rispose il grifondoro avvicinandosi all'armadio svanitore, poi aggiunse

«a questo punto ci vediamo a scuola! Buon natale Draco!»

« Buon natale Harry, e scusa per tutto ciò»

I due si baciarono e Harry chiuse la porta, sussurrò rapido e con voce sicura

«Ti amo Draco!»

poi recitò la formula e svanì, facendo ritorno a Grimmauld Place.

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora