capitolo 21

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Erano trascorse alcune settimane, le lezioni passavano veloci, i due lavoravano spesso assieme e si aiutavano a vicenda a migliorare le loro medie.
Anche se non si erano ancora fatti la proposta vera e propria non erano rari gli episodi in cui i due si baciavano di nascosto, tutto era rilassato e piacevole.

Un giorno, però, iniziarono i fermenti per la seconda partita di quidditch dell'anno: serpeverde contro tassorosso.

Draco non cavalcava una scopa da un paio d'anni ed era molto nervoso; Harry da parte sua tentava di alleggerire quella tensione il più possibile, ma con scarsi risultati.

Il giorno prima della partita il biondo era talmente intrattabile da non permettere a Harry nulla più del saluto.

Il giorno della partita il grifondoro tentò di intercettare l'amato prima che entrasse in campo, ma non riuscì a parlargli, quindi corse sulle tribune per prender un buon posto.

Il tempo era nuvoloso e soffiavano forti raffiche di vento, la partita procedeva senza particolari colpi di scena, le squadre continuavano ad esser costantemente in pareggio.

A neppure due minuti dalla fine Draco vide il boccino e lo inseguì come se la sua vita dipendesse dall'acchiapparlo.

Era lì lì per prenderlo quando una raffica di vento deviò il boccino impedendo la presa.
In quel momento l'arbitro fischiò, la partita era finita.

Le due squadre avevano pareggiato.

Harry attese Draco fuori dagli spogliatoi e tentò di abbracciarlo, ma questo si scansò.

Il grifondoro s'indispettí, afferrò l'amato per un braccio lo trascinò al platano picchiatore, per portarlo al passaggio situato sotto di esso.

Una volta lì lo mise al muro e lo baciò.

Il biondo iniziò a sciogliersi e la situazione a scaldarsi.
Harry sbottonò la camicia dell'amato; nel momento in cui vide quel pallido fisico perfetto iniziò a baciarlo con molta più passione di quanta ne usasse prima.
D'un tratto realizzò, era il momento.
Smisero di baciarsi un istante, si guardarono teneramente negli occhi e poi Harry disse

«come ti senti ora? Va meglio? ».

L'altro, sorridente, fece tempo solo a rispondere di si prima di essere riinterrotto; Harry si mise una mano in tasca, strinse quella di Draco con l'altra, lo guardò negli occhi e gli disse

«Draco, ci siamo conosciuti tanto tempo fa, ci siamo fatti la guerra, abbiamo fatto tregue, siamo tornati nemici, ci siamo salvati le chiappe in extremis... Ed ora siamo amanti...
Ma non voglio più questo, non lo meriti!».

Il giovane serpeverde aveva un'ombra di terrore sul volto, ma poi il moro si inginocchiò, prese le collane e aggiunse

«Draco Malfoy, vuoi essere il mio fidanzato?».

Gli occhi argentei del biondo s'illuminarono, guardò Harry e rispose commosso ed eccitato

«Certo! Perché abbiamo aspettato tanto?!»

poi lo abbracciò tuffandoglisi addosso, gli strappò la camicia lo baciò sensualmete sul petto.

Si coccolarono per ore e tornarono al castello per cena, rilassati e molto innamorati.

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora