capitolo 32

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Il primo giorno effettivo di vacanza fu piuttosto malinconico per Harry: era in una casa con mille ricordi, nel periodo dell'anniversario della dipartita dei genitori e, cosa peggiore, era solo.
Non voleva mostrarsi debole e quindi non contattò nessuno, né gli amici né il fidanzato; non avrebbe voluto rattristare nessuno di loro.

Hermione già immaginava sarebbe successo ciò e gli inviò una missiva con il suo gufo: in breve la ragazza lo invitava ad unirsi a lei e Ron per festeggiare il Natale.
Il ragazzo non avrebbe accettato, era infatti convinto che accettando avrebbe rovinato a tutti la festa, senza contare che le effusioni degli amici l'avrebbero riportato con la mente a Draco.

Non rifiutò subito l'invito, aspettò di avere una scusa credibile per farlo.

La giornata trascorse rapidamente ed il giovane andò a dormire con un pizzico di malinconia nel cuore.
L'indomani quel velo di malinconia c'era ancora, più pesante della sera precedente, e la cosa sembrava poter solo peggiorare.
Harry passò tutta la giornata alla finestra con lo sguardo perso nel vuoto, guardando i fiocchi di neve e rimuginando su cosa avrebbe voluto davvero dalla sua vita.

Era ormai sera quando, d'un tratto, un rumore proveniente dalla camera attirò l'attenzione del giovane grifondoro: era l'armadio svanitore.

Quando s'aprì ne uscì una visione angelica: era Draco, con la sua bionda chioma che spiccava in cima ad un pigiama di seta a quadretti grigio chiaro su fondo grigio scuro perlato, ad accentuare la maestosità glaciale del biondo c'era lo scollo del pigiama con taglio "a V" riempito da un foulard dello stesso grigio del pigiama ma con piccoli pois bianchi.

Appena uscito dall'armadio disse:

«Sta notte dormo qui, ti spia...»

-s'interruppe improvvisamente-

Draco non aveva tenuto conto di una cosa, la sua maestosità non era la sola cosa glaciale in quel momento, tra malinconia e solitudine Harry non aveva acceso il fuoco nel caminetto.

Mentre il padrone di casa era ancora in estasi per ciò che vedevano i suoi occhi, l'altro riprese a parlare

«Dio che freddo! Vuoi che mi venga un accidente?! Fa qualcosa!»

e poi concluse

«io proprio non capisco come fai a stare bene con questo freddo...»

La risposta era semplice, dal momento che l'essenzialità è sempre stata una caratteristica degli indumenti di Harry, questo indossava un caldo pigiama di pile con pantaloni blu e maglia, di un intenso rosso scuro, a dolce vita.
Quest'ultima era parecchio attillata e contribuì a riscaldare l'infreddolito ospite mostrando ogni muscolo del fidanzato che si stava adoperando per accendere il fuoco.

I due si stesero su una coperta davanti al fuoco, quasi fossero due gatti.
L'antiestetico pigiamone da casalinga disperata di Harry giocò a suo favore, infatti, il tremante Draco passò la serata avvinghiato al fidanzato quasi come fosse un termosifone.

Dopo ore di coccole il biondo s'addormentò sul petto tiepido del suo amore.

Il mattino seguente Harry aprì gli occhi e si ritrovò solo.
Il petto era ancora tiepido, dunque non aveva sognato, fatto sta che del biondo non c'era più traccia.
Questo portò un vento di amarezza nel cuore del giovane: se n'era andato via senza neppure salutarlo.

Rabbuito nel cuore il giovane si diresse in bagno per prepararsi a una giornata che era cominciata in malomodo.
Aperta la porta lo vide, e subito s'illuminò

«Draco, ma sei ancora qui?!»

lui rispose un po trafelato mentre si sistemava la chioma

«Certo che si, per chi mi hai preso? Credevi me ne andassi senza salutare?! Comunque ora devo scappare, altrimenti mia madre si accorgerá della mia assenza»

Harry era un po' intontito ma realizzò il tutto e riaccompagnò il fidanzato all'armadio svanitore.
I due si diedero un lungo bacio, dopo di che il biondo aprì l'anta del ritorno e, prima di entrarvi, disse:

«senti Harry, domani sarà Natale, mia madre partirà nella notte per andare ad azkaban da mio padre e non ritornerà prima di dopodomani; verresti tu a casa mia?»

«Certo Draco!»

«perfetto, a sta notte allora, vieni verso le due»

Si baciarono un'ultima volta, l'anta si chiuse e il biondo svaní.

Per Harry era il momento di iniziare a prepararsi per la sera seguente.

gli opposti si incantanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora