É solo

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Era sabato sera e, come ogni sabato sera, Elektra stava scendendo con Lily nella sala d'Ingresso per cominciare la ronda. James quella sera era occupato con Sirius e Remus nell'ufficio di Silente, per affari dell'Ordine a cui Elektra avrebbe tanto voluto assistere, ma imbucarsi nell'ufficio del preside anziché svolgere i propri incarichi non le era sembrata una scelta saggia. Piton non parlava affatto durante le ronde, il che le rendeva più piacevoli, mentre lei e Lily erano immerse in una fitta conversazione su un romanzo che stavano leggendo entrambe. Durante quei mesi di ronda le due avevano fatto amicizia, scoprendo di avere molte cose in comune, e così si erano ritrovate a parlare incessantemente durante tutte le ore della ronda notturna. Era ormai mezzanotte quando arrivò James di gran carriera, con il mantello che si gonfiava dietro di lui e il sorriso orgoglioso sul volto.
-Eccomi belle fanciulle, so che sentivate la mia mancanza- disse stampando un bacio sulla guancia della sorella e Lily si allontanò di scatto. -Ma cos'è questa luce? È arrivato il sole? Ah no, è Lily Evans- disse facendole l'occhiolino e lei sbuffò pesantemente, roteando gli occhi.
-Anche meno, Potter- gli rispose lei scuotendo la testa.
-Volevo semplicemente dire che sei radiosa- disse osservandola, notando che aveva i capelli rossi tirati indietro con un fermaglio dorato che aveva la forma di un rametto di fiori. -Mi piace quel fermaglio, ti dona molto- disse gentilmente, senza usare il solito tono smielato, e Lily sorrise appena.
-Grazie- disse lei e Elektra si girò per nascondere il sorriso per la felicità che il fratello avesse messo a segno il primo colpo con Lily.
-La possiamo smettere con questa scenetta?- intervenne Piton, lasciando tutti perplessi dal fatto che avesse parlato.
-Come scusa?- chiese James con fare di superiorità.
-Hai capito benissimo, Potter- disse riprendendo a camminare lungo il corridoio.
-Vuoi metterti nei guai, Mocciosus?- gli chiese James tirandogli una spallata, facendolo fermare sul posto.
-Non sono io quello che è arrivato in ritardo di ben due ore- gli fece eco Piton, guardandolo con stringendo gli occhi.
-Stavo facendo cose che tu non puoi capire, tipo lo shampoo- gli disse prima di tornare a camminare dietro a Lily e Elektra, che se ne stavano a debita distanza da quelle discussioni.
-O forse eri a piangere per mammina e papino?- a quelle parole James si bloccò sul posto, con tutti i muscoli tesi. Anche Elektra si era bloccata, fremeva per insultarlo.
-Severus questi commenti sono davvero spregevoli- disse Lily in tono da maestrina.
-Non parlarmi in quel modo, Lily- sbottò Piton.
-Io ti parlo come voglio- insistette lei. -Soprattutto quando ti comporti in questo modo patetico, cos'hai? Hai voglia di litigare?- gli chiese mentre anche lei si stava innervosendo.
-Forse ha voglia di essere disteso lungo il muro, perché nel caso basta chiedere- disse James che infilò la mano nella tasca, ma Elektra gli bloccò il braccio.
-Sei Caposcuola- gli rammentò, ma James non tolse la mano dalla tasca, dove stringeva la bacchetta.
-Sei patetico Severus, aggrapparti su degli eventi così tragici per prendere in giro gli altri.- disse lei in tono deciso e Piton parve rabbuiarsi.
-Tu sei patetica ad andare dietro ad un bullo idiota come lui, ma dopotutto cosa ci si poteva aspettare da una sporca san...- ma Piton non fece in tempo a finire la frase che si ritrovò schiantato contro un muro parecchi metri più indietro. James aveva la bacchetta alzata contro di lui e Elektra gli stava accanto con un'espressione soddisfatta.
-Te la sei cercata- disse James in tono duro, mentre Piton si rialzava. Prese la bacchetta e scagliò un incantesimo verso James, ma quello fu più veloce e lo parò. -Tu pensi di potermi battere a duello?- gli chiese con fare di superiorità, scagliandogli un altro incantesimo, poi un altro, un altro e un altro ancora, fino a quando Piton non si ritrovò di nuovo contro al muro. James gli scagliò un altro incantesimo e il naso di Piton prese a sanguinare copiosamente. -Per te la ronda finisce qui.- gli disse James in tono duro. Piton si strinse il naso con la manica e si alzò.
-Ti sei messo nei guai, Potter- disse in tono minaccioso, prima di andarsene. Lily osservò schifata le gocce di sangue sul pavimento e le fece evanescere con la bacchetta.
-Mi stava minacciando?- chiese James divertito alla sorella, che alzò le spalle.
-Io gli avrei fatto anche di peggio- disse quella tornando a camminare lungo il corridoio. James incrociò lo sguardo con Lily, che gli sorrise appena, prima di seguire Elektra lungo la ronda.

1977Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora