Che sta succedendo?

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Quella mattina di ottobre la pioggia cadeva fitta sulle finestre. Il cielo della Sala Grande era grigio piombo, come l'umore di James quella mattina. Dopo che Lily aveva trovato i tre Serpeverde la McGranitt si era occupata di loro mentre lui e Lily erano dovuti rimanere a perlustrare i corridoi tutta la notte. Alle sei di mattina avevano potuto concludere la loro ronda e ora James giaceva addormentato accanto al suo piatto al tavolo dei Grifondoro. Willow e Elektra scesero prima dei ragazzi e la vista del ragazzo addormentato sul tavolo le lasciò molto perplesse.
-James!- sbottò Elektra che non capiva come potesse essersi addormentato sul tavolo, ma lui non parve averla sentita.
-James?- lo scosse lievemente Willow che si era seduta accanto a lui. –Jam- disse scuotendolo più forte e lui si alzò, con gli occhiali storti e i segni delle pieghe del mantello sulla guancia.
-Mi sono addormentato?- chiese guardandosi intorno e notando molte più persone di quanto ricordasse.
-Sì! In piena Sala Grande! E tu dovresti essere il caposcuola- disse ironica Elektra, ma James sembrava essere ancora troppo confuso dal sonno per risponderle. Si passò una mano tra i capelli e si versò del caffè. –James, puoi spiegarci che ci fai qui in questo stato?- chiese Elektra con un plateale gesto della mano, in modo da non essere nuovamente ignorata.
-Ho una buona ragione- disse svogliato bevendo il caffè.
-E quale sarebbe? Avete organizzato uno scherzo nella notte?- sbottò Elektra e in quel momento entrò Lily Evans con le sue amiche, con due profonde occhiaie e il viso sfibrato.
-Tutto bene, Potter?- gli chiese lei avvicinandosi e lui annuì.
-Tu?- le chiese e lei fece una smorfia.
-Non sono sicura di reggere due ore con la McGranitt, ma confido che capisca- disse e James annuì con un sorriso, prima che lei andasse a sedersi accanto a Mary. Willow ed Elektra avevano assistito confuse alla scena, senza capire cosa stesse accadendo, Lily Evans non aveva mai chiesto a James se stava bene.
-Cosa...?- chiese Willow guardando prima lui e poi la rossa.
-Quando arrivano gli altri vi racconto- disse lui e Elektra fece un'espressione strana.
-Buongiorno- disse Remus baciando la sua ragazza e sedendosi al tavolo con gli altri.
-Dove hai passato tutta la notte, Ramoso?- chiese Sirius con uno sguardo furbo.
-Già, il tuo letto era perfettamente fatto- disse Remus altrettanto curioso.
-Ahh eri con una ragazza- commentò Elektra.
-No... cioè sì, ero con Evans ma non a fare quello che pensate- si affrettò a dire lui. –Ieri sera abbiamo sorpreso, anzi, Lily li ha sorpresi, tre Serpeverde che si esercitavano con la maledizione Imperius su quelli del primo anno e la McGranitt ha ben deciso di ampliare il nostro turno di ronda fino alle 6 di mattina. Quindi totale di ore dormite: una, qui sul tavolo della Sala Grande- concluse versandosi la seconda tazza di caffè.
-E chi erano?- chiese curiosa Willow e James lanciò un'occhiata a Sirius, che abbassò lo sguardo.
-Piton lo schifoso, Avery e Black- disse scrutando i movimenti di Sirius, che però sembrava indifferente.
-La maledizione Imperius...- ripeté Willow piano.
-Ma il Ministero?- chiese Elektra e tutti la guardarono confusa. ­–Insomma, non può tracciare chi l'ha lanciata?- chiese ancora.
-No, altrimenti non avrebbero problemi a cacciare i Mangiamorte, no?- le spiegò Remus.
-Ma... Black è minorenne! La traccia...- intervenne Willow, ma Sirius la interruppe.
-La traccia vede dove sono i maghi minorenni, ma se viene compiuta una magia in un posto dove ci sono dei maghi adulti è difficile che capiscano se è stato un minorenne o meno. In ogni caso siamo a Hogwarts, qui i minorenni possono usare la magia.- spiegò lui e le ragazze si zittirono.
-Già, comunque faremo una riunione coi prefetti oggi pomeriggio, la McGranitt vi avrebbe avvisati oggi, nel suo ufficio- disse James appoggiandosi stancamente al braccio. Calò il silenzio, ognuno era immerso nei propri pensieri e James era troppo stanco per fare conversazione.
-Potter, Lupin- disse la McGranitt comparendo dietro di loro e consegnando una pergamena ad Elektra, una a Remus e una a James. –Ho indetto una riunione coi prefetti questo pomeriggio alle 5, come probabilmente vi avrà già anticipato il signor Potter- disse lei e i tre annuirono.
-Quanto durerà la riunione?- chiese Willow.
-Non so dirlo con precisione, so del vostro allenamento e mi occuperò personalmente di prenotarvi il campo di Quidditch per questo weekend, per recuperare l'allenamento perso- disse e Willow annuì.
-Grazie, professoressa- disse lei con un debole sorriso.
-Ah e, James,- disse e tutti notarono che l'aveva chiamato per nome. –Pozione energizzante- gli disse porgendoli una boccettina.
-Grazie, professoressa- disse lui prendendola con un sorriso grato.
-E Anderson, Black, spero che possiate raggiungermi nel mio ufficio alle 5.30, quando spero che la riunione coi prefetti sarà terminata. Il preside ha in mente qualcosa per voi...- disse andandosene senza aspettare che qualcuno potesse rispondere.
-Cos'avete combinato? Perché mi ha tirato in mezzo?- disse Willow guardando i prefetti e Sirius che alzò le mani con fare innocente.
-Qualsiasi cosa non sono stato io- disse in modo buffo, facendola sorridere.
-Probabilmente vi vuole per fare le ronde- disse James stappando la boccettina. Guardò in direzione di Lily, dove la McGranitt stava parlando con lei e le altre. Diede anche a lei una boccetta di pozione energizzante e lei si girò a guardarlo. James le sorrise e alzò la boccetta verso di lei, Lily lo imitò e bevvero in contemporanea tutto il contenuto.
-Ramoso?- chiese Remus che aveva osservato la scena confuso. –Che sta succedendo?- chiese quasi spaventato facendolo ridere.
-Tranquillo, tornerà ad odiarmi appena sarà tornata in sé- disse James lievemente divertito.
Dopo le lezioni i prefetti andarono tutti nell'aula della McGranitt, dove James e Lily erano già in piedi accanto alla scrivania della professoressa.
-Prego, prendete posto- disse la donna quando i prefetti cominciarono ad entrare. Lily e James si sedettero dietro alla scrivania della McGranitt, dove aveva fatto apparire due sedie al lato della sua, mentre tutti gli altri prendevano posto nei banchi. –Bene, ci siamo tutti- disse sedendosi al suo posto e prendendo un grande respiro. Tutti la osservavano, anche James e Lily, sembravano essere tutti tesi. –Come ben sapete, fuori dal nostro castello si sta combattendo una guerra, ormai da anni, ma sicuramente sapete di cosa sto parlando- disse e si sparse un mugolio di assenso. –Quello che forse non sapete e che ci sono forze di questa associazione, che mi prendo la libertà di definire "terroristica", che girano per il nostro castello.- disse e si alzò un mugolio spaventato. Remus e Elektra, in prima fila, rimasero immobili, alzando lievemente il mento verso James, che ripeté il gesto. Lily guardava intensamente Piton, che teneva gli occhi incollati al banco. –Voi siete stati scelti come prefetti non solo per la vostra applicazione allo studio, ma per la vostra attitudine. Quest'anno più che mai.- e James sorrise appena. –Avete delle responsabilità, che non sono soltanto quelle di assicurarsi che i vostri compagni restino sulla via corretta, ma anche di proteggerli.- disse e in quel momento entrò Albus Silente dalla porta dell'aula di Trasfigurazione. Tutti si alzarono in piedi al suo ingresso, compresa la McGranitt.
-Prego, sedetevi- disse il preside in tono stranamente serio. Fece un cenno di saluto alla professoressa e ai due capiscuola e si mise a camminare avanti e indietro nel corridoio creato tra la cattedra e i primi banchi. –Il Ministero e il Ministro in persona ha convenuto con me di istituire delle nuove e strette misure per il castello di Hogwarts. Voi siete degli studenti fidati, scelti fra tanti, e come tali, mi aspetto piena lealtà verso la scuola da parte vostra.- disse scrutandoli uno ad uno. –Sono tempi bui questi, tempi in cui non esistono casate, esiste solo una scuola e con tale, i suoi studenti. Voglio affidarmi a voi per proteggerla, so che farete un buon lavoro. Sono sicuro che non mi deluderete. Ripeto: mi fido di voi, prefetti.- disse lanciando un'occhiata a Piton, che ancora non alzava lo sguardo. –Quello che vi chiedo è un sacrificio. Vi chiedo di sacrificare le vostre ore di beato e sacro riposo, o di altrettanto sacri festeggiamenti, per proteggere il nostro castello. Istituirete quindi delle ronde, a coppie, 4 ore a settimana, controllerete il castello, accompagnati da un docente e dal signor Gazza. Per non obbligare alcuni di voi a fare dei doppi turni ho convenuto di chiamare altri tre studenti fidati a svolgere questo compito assieme a voi. Inoltre, vorrei chiedere un ulteriore sacrificio ai due Caposcuola- disse girandosi verso la cattedra della McGranitt. –Vi chiedo la gentilezza di pattugliare i corridoi anche durante le notti di sabato e di domenica assieme ai prefetti di turno, che ho riscontrato necessitare di maggiore sorveglianza.- La frase di Silente era ambigua: erano i prefetti o le notti ad aver bisogno di essere controllati?
-Senz'altro, signore- rispose James per entrambi e quello fece un piccolo sorriso.
-Molto bene- disse. –Ho già preparato i turni e vi prego di rispettarli al massimo del dettaglio, in quanto sono stati studiati per non incidere troppo sugli impegni e sulle caratteristiche di ognuno. Non ritengo necessario che sappiate i turni di qualcuno di diverso da quello che sarà il vostro compagno, quindi chiedo gentilmente alla professoressa McGranitt di leggerli per il numero che sarà voi assegnato tra poco- disse e la donna annuì. –Bene- disse uscendo a grandi passi e, quando aprì la porta, fece entrare Willow, Sirius e Emmeline Vance, ma solo i due capiscuola li notarono. La McGranitt fece un gesto di bacchetta e molte piccole pergamene volarono sui banchi degli studenti, mentre a Lily e James passò due rotoli di pergamena. –Questi sono i nomi di tutti- sussurrò a loro mentre i prefetti scoprirono il nuovo numero.
-Sono in ordine alfabetico- sussurrò Willow che era seduta in fondo vicino a Sirius e Emmeline.
-Come lo sai?- chiese lui e lei gli mostrò che sulla sua pergamena c'era il numero 1.
-Ora vi elencherò i turni, sono divisi in quattro ore per ciascuno, il primo dalle dieci di sera alle due del mattino e il secondo dalle due fino alle sei. Sono così divisi- disse e aprì una pergamena.
-Giovedì, primo turno numero 18 e numero 22, secondo turno numero 8 e numero 27- disse e sia Lily che James fecero un'espressione sofferente.
-Venerdì, primo turno numero 16 e numero 26, secondo turno numero 1 e numero 4.
Sabato, primo turno numero 21 e numero 20, secondo turno numero 3 e numero 13, con la supervisione del signor Potter e della signorina Evans.
Domenica, primo turno numero 25 e numero 10, secondo turno numero 5 e numero 14, sempre con la supervisione del signor Potter e della signorina Evans.
Lunedì, primo turno numero 2 e numero 28, secondo turno numero 7 e numero 23.
Martedì, primo turno numero 6 e numero 19, secondo turno numero 9 e numero 24.
Mercoledì, primo turno numero 12 e numero 17, secondo turno numero 11 e numero 15.- disse riarrotolando la pergamena e James la guardò perplessa. -Spero abbiate prestato attenzione, perché non ho intenzione di ripetermi.- disse seria. –Ora potete andare- ci fu un rumore di sedie che strisciavano sul pavimento e James si voltò verso la McGranitt.

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