Panorama

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Una volta che furono usciti tutti James si sentì un po' solo, madama Chips gli aveva portato la colazione e stava giocherellando annoiato con il cucchiaino da te.
-Ciao- disse una voce debole. James si tirò su di scatto, non appena si rese conto che davanti a lui c'era Lily Evans. Ci vedeva sfuocato, ma i capelli rossi e la sua voce erano inconfondibili.
-Ciao- disse con un ampio sorriso.
-Posso sedermi?- chiese lei indicando una sedia accanto a lui, si sentiva in imbarazzo ad essere lì da sola con lui.
-Certo- disse James allegro, mentre Lily gli si sedeva accanto, abbastanza vicino perché James potesse notare che aveva i capelli raccolti con lo stesso fermaglio dell'ultima volta che l'aveva vista.
-Come stai?- le chiese e James sorrise furbescamente.
-Bene ora che sei qui- disse e Lily sbuffò alzando gli occhi al cielo, facendo ridere James.
-Parlavo sul serio!- sbottò lei.
-Sono stato peggio, ora mi sento solo debole e dolorante- disse e lei annuì, sicura che stesse minimizzando le cose per fare il gradasso. -Non mi aspettavo una tua visita- disse lui sincero e lei accennò un sorriso, abbassando lo sguardo.
-È stata una scena raccapricciante. Era pieno di sangue ovunque...- disse lei debolmente.
-Tu... l'hai visto?- chiese lui stupito.
-Certo, ero di turno, ricordi? Quando sono arrivata con Travis Lister la McGranitt era china su di te a farti incantesimi e c'era una pozza di sangue di almeno due metri e mezzo di diametro... è stato davvero tremendo, sembravi morto- disse ancora turbata dalle immagini che le tornavano in mente. -Poi quando ti abbiamo portato in Infermeria il tuo mantello strisciava a terra e su tutto il corridoio c'era questa scia di sangue- ed ebbe un tremito.
-Okay ho capito- disse James serio, nessuno gli aveva ancora raccontato quanto grave era stata la situazione. -Scusa se ti ho turbata- aggiunse e lei lo guardò confusa.
-Perché mi chiedi scusa?- chiese lei incredula.
-Per averti turbata con il mio sangue ovunque... e grazie per avermi portato in Infermeria- disse con un sorriso gentile, ma non smielato come i soliti che rivolgeva a Lily.
-Non devi scusarti né ringraziare, tu avresti fatto lo stesso per me- disse e James sorrise divertito.
-Se fosse capitata a te una cosa del genere avrei sterminato Hogwarts- disse e Lily accennò un sorriso, guardandosi le ginocchia.
-Ho sentito Sirius Black dire la stessa cosa in sala comune ieri- disse e James sorrise con orgoglio.
-E grazie per essere passata qui... non pensavo ti preoccupassi per me- disse sinceramente incuriosito.
-Certo che mi preoccupo! Ti ho visto quasi morire, come potevo non passare?- disse con ovvietà e James alzò le spalle.
-Pensavo che mi odiassi e che non ti importasse nulla di me- disse lui con sguardo di sfida.
-Tralasciando che se non mi importasse nulla di te non potrei odiarti, visto che l'odio significa che, anche se in maniera negativa, tieni in considerazione quella persona...-
-Evans se volevo tornare a Storia della Magia sarei andato dal fantasmino- disse lui in tono esasperato e Lily prese un respiro.
-Non ti odio, comunque, sei solo fastidioso- disse e lui fece un ampio sorriso.
-Molto bene, molto bene, sul fastidio si può lavorare- disse in tono pratico.
-Potter non trattarmi come una partita da vincere- lo ammonì lei.
-Ma tu sei una partita da vincere Evans! Certo, una partita lunga sei anni e con molti ostacoli, ma sei comunque una partita che vincerò- disse con fare di superiorità e lei sbuffò.
-Sei insopportabile- disse incrociando le braccia.
-Questo l'hai già detto.- ribatté divertito.
-No, ho detto che eri fastidioso- lo corresse lei.
-Anche tu sei fastidiosa quando fai la maestrina, sai Evans?- disse e lei gli lanciò uno sguardo fulminante e James alzò le mani al cielo. -Scusami bellezza, ma in una relazione la sincerità è fondamentale- disse lui con fare di chi la sa lunga.
-Non chiamarmi dolcezza e noi non siamo in una relazione- disse con una smorfia schifata.
-Non ancora, dolcezza- disse lui alzando le sopracciglia. Lily si alzò dalla sedia infastidita e fece per andarsene. -Eddaii- la implorò lui.
-Sei insopportabile, Potter. Io ci provo a trattarti civilmente ma tu sei un egocentrico...- cominciò ma James la interruppe.
-Egocentrico, arrogante e idiota narcisista, me lo ripeti circa 10 volte a weekend- disse lui completando la sua frase con un sorriso.
-Esatto- disse lei seria e James sorrise ancora di più.
-Puoi avvicinarti? Non ti vedo bene lì, sai non ho gli occhiali- disse lui con tranquillità.
-Non trovo il motivo per cui tu voglia vedermi ma...- disse infilandosi la mano in tasca e tirando fuori gli occhiali tondi di James, lanciandoglieli in grembo. -Tieni-
-Per Godric, Evans, questa è una enorme sorpresa!- disse stupito infilandoseli e finalmente potendo guardare la ragazza in faccia. -Non solo mi riporti la vista, ma mi doni anche un ottimo panorama- disse facendole l'occhiolino. Lily alzò gli occhi al cielo e si girò verso il portone. -Con "panorama" mi riferivo a te!- chiarì lui.
-Lo so! Per questo me ne vado- disse secca facendo ridere James.
-Esci con me, Evans?- le urlò mentre lei usciva dall'infermeria.
-No- fece in tempo a dire, prima di chiudersi la porta alle spalle, lasciando James con un sorriso da idiota.

1977Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora