Famiglia reale

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Dopo colazione Regulus si mise il mantello pesante si strinse la sciarpa nera al collo, afferrando i pacchetti dei regali per i Fawley e mettendosi il pacchetto di Anthea nella tasca interna del mantello. Kreacher lo smaterializzò fino all'inizio del vialetto di Villa Fawley, che si ergeva bianca e maestose tra le fronde degli abeti.
-Kreacher può aiutare padron Regulus in qualche altro modo?- chiese l'elfo con un inchino e porgendogli i pacchi per i signori Fawley.
-No, grazie Kreacher, puoi andare- gli disse con un sorriso e l'elfo si smaterializzò all'istante, lasciandolo solo nel lungo vialetto dal ghiaino chiaro. Regulus non fece in tempo ad arrivare sotto il portico dalle colonne ioniche che Anthea aveva già spalancato la porta, nel suo vestitino blu notte, con una grossa cintura argentea stretta in vita.
-Oh finalmente qualcuno che non ha intenzione di urlare per tutta la casa- disse lei prendendo un sospiro nel vederlo e Regulus sorrise.
-Buon Natale anche a te- disse porgendole i regali.
-Scusa, buon Natale, vieni pure- disse con un lieve sorriso, facendogli segno di entrare. Regulus entrò e si tolse il mantello nero e si mise il pacchetto di Anthea nella tasca dei pantaloni, sentendo già delle urla provenire da oltre l'ingresso.
-Ci sono dei... bambini?- chiese perplesso.
-Sì, sai, sono come dei piccoli umani, ma urlano e corrono anche quando non necessario- disse sbrigativamente Anthea.
-Non mi piacciono molto i bambini- ammise in imbarazzo.
-Sono le mie tre cugine, tutte femmine, la più grande è al primo anno a Hogwarts- disse lei prendendo il mantello e appoggiandolo al porta abiti.
-Come mai non l'ho mai vista? E perché mi prendi tu il mantello? Non avete un elfo?- chiese perplesso sentendo un altro strillo dalla stanza accanto e Anthea alzò gli occhi al cielo.
-Non l'hai mai vista perché grazie a Isotta lei è la meno rompi scatole e se ne sta per le sue, mentre le altre due...- e ci fu un altro strillo. -Le altre due no, decisamente no. E poi no, non abbiamo un elfo, signor Black- disse in tono giocoso e Regulus le afferrò il polso, quando lei aveva già fatto una passo nel marmo bianco verso per uscire dall'ingresso.
-Anthea... riguardo a ieri...- disse debolmente e lei si rabbuiò.
-Tu stai bene?- gli chiese e lui annuì, con un sorriso tirato.
-Sì, non vorrei che ti preoccupassi per me... e soprattutto non riesco ad immaginare cosa pensi di me ora...- disse mordendosi il labbro, con gli occhi grigi pieni di preoccupazione.
-Di te? Nulla. Di tuo padre che... beh... è un po' aggressivo- disse debolmente e Regulus annuì.
-Io non sono così- disse lui serio.
-Lo so- confermò lei accennando un sorriso. -E io e Noah non l'abbiamo detto a mamma e papà, quindi possiamo far finta che ieri non sia successo nulla- disse e lui prese un respiro di sollievo.
-Grazie- disse lui e lei accennò un altro sorriso. ­-Ah e... stai molto bene vestita così- gli disse lui lievemente imbarazzato e lei sorrise ancora di più, guardandosi il vestito.
-Grazie- disse allegra. -Ma ora andiamo, ti presento le pesti- disse facendogli strada attraverso il largo corridoio con gli stucchi bianchi e decorato con festoni di agrifoglio a cui erano appesi dei ghiaccioli incantati. Quando Regulus entrò nel salotto la prima cosa che notò fu l'enorme albero decorato in bianco e argento, posizionato accanto al camino acceso.
-Ciaoo!- urlò una bambina bionda sui sette anni catapultandosi verso il ragazzo e avvinghiandosi ad una sua gambe come se fosse un koala. Regulus si irrigidì e rimase bloccato sul posto, mentre la bambina dagli occhi chiarissimi lo fissava con curiosità.
-Ciao...- disse lui debolmente.
-Reg lei è Melody, Melody lui è Reg- disse e la bambina lo continuava a fissare, mentre Regulus rimase bloccato sul posto.
-Ciaaoooo- disse un'altra bambina appena più grande correndo verso di lui con una bambola in mano. -Ti piace?- gli chiese mostrandogliela.
-Ehm... sì, molto carina- disse lui ancora più perplesso.
-Lei è Alexis, Alexis lui è Reg, il mio fidanzato- disse in tono sbrigativo e la bambina fece un gran sospiro e si portò le mani alla bocca.
-Fidanzato?!- chiese entusiasta e Anthea fece un'espressione sofferente, Regulus avrebbe tanto voluto andarsene, ma la piccola Fawley era stretta alla sua gamba.
-Sì, fidanzato- disse lui perplesso.
-E vi date i baci?- chiese con espressione furba e ridacchiando la più piccola, tenendosi ancora stretta alla gamba del ragazzo.
-Ehm...- cominciò Regulus, non sapendo cosa dire.
-Sì, si danno i baci, Melody staccati dalla sua gamba, per Merlino- disse Noah venendo in suo aiuto, prendendo la bambina in braccio e staccandola dalla gamba di Regulus, che si sentì subito meglio. -Andate a giocare- disse poi mettendo a terra la bambina e Regulus prese un sospiro di sollievo vedendole allontanarsi.
-Grazie, non ci so molto fare coi bambini- disse sistemandosi la giacca.
-Tranquillo, com' è andata poi ieri?- gli chiese Noah mettendogli una mano sulla spalla, con fare amichevole, che lasciò stupito Regulus.
-Mio padre non si è fatto rivedere fino a stamattina e poi ha finto che non fosse successo nulla- disse debolmente e Noah annuì. -Mi dispiace che voi abbiate dovuto assistere a... quello, mio fratello era un anno e mezzo che non tornava a casa e...- cercò di giustificarsi, ma si bloccò a metà, non aveva giustificazioni per il padre.
-Tranquillo- disse togliendogli la mano dalla spalla. -Piuttosto, quel Lucius Malfoy... lavora al ministero?- gli chiese Noah con fingendo un tono disinteressato, mentre camminava verso dove dovevano esserci gli adulti.
-Non proprio, è molto amico del Ministro e so che lui lo chiama spesso per dei consigli- spiegò Regulus ma vide chiaramente Noah fare una faccia poco convinta, era ovvio che sapesse più di quanto voleva far sapere a Regulus. Quando arrivarono nell'altra stanza da pranzo Regulus salutò i genitori di Anthea e si presentò ai suoi zii e alla cugina più grande, Penelope, che sembrava totalmente disinteressata a lui. Non appena si sedette a tavola Melody si piazzò accanto a lui e gli si appoggiò al braccio.
-Ma tu sei un bel ragazzo?- gli chiese curiosa e Regulus la guardò con il panico negli occhi, che fece scoppiare a ridere Anthea.
-Melody, lascialo in pace- disse la madre della bambina e quella si staccò dal suo braccio, ma continuò a guardarlo con interesse.
-Ma è vero che sei un principe?- gli chiese ancora e Regulus si fece sempre più confuso.
-No...- disse lui perplesso.
-Ma non sei della famiglia reale dei Black?- gli chiese e lui sorrise.
-Sì, lo sono, ma non sono un vero principe- spiegò lui.
-Quindi Anthea non diventerà una principessa?- chiese delusa Alexis e Anthea scoppiò di nuovo a ridere.
-Temo di no...- disse lui guardando Anthea in segno di aiuto, ma quella continuava a ridere.
-Regulus, Anthea ci raccontava che giochi a Quidditch- disse Costance Fawley, la moglie di Grim Fawley, il fratello di Hector, padre di Anthea.
-Sì, sì, gioco come cercatore- disse sentendosi molto più a suo agio a parlare con un adulto.
-Hanno vinto la scorsa partita- disse Penelope, che fino ad allora era stata in silenzio.
-Davvero? Contro Grifondoro?- chiese Noah stupito, rivolgendogli tutta la sua attenzione e Regulus annuì, con un sorriso soddisfatto.
-Bravo ragazzo, bisogna dargli una lezione a quelli, anche io giocava a Quidditch! Portiere- disse Grim con sguardo fiero e Regulus gli sorrise educatamente.
-No, scusa eh, ma... avete vinto per i goal vero? Perché sennò Potter? Non era il campione del mondo, imbattibile e tutto?- chiese Noah piuttosto perplesso dalla cosa.
-Credo sia ancora imbattibile, ma era in infermeria in quel periodo- disse Regulus sbrigativo e Noah aggrottò la fronte, come se stesse recuperando delle informazioni nel suo cervello.
-Quindi hai preso il boccino e avete vinto?- chiese ancora, questa volta distrattamente.
-Esatto- confermò Regulus.
-Di poco- sottolineò in tono glaciale Penelope. -Il capitano e l'altra ragazza sono molti forti- continuò lei senza alzare gli occhi dal piatto.
-Chi è il capitano?- chiese Noah fingendosi incuriosito.
-Willow Anderson, sesto anno- disse Anthea, in modo che Regulus evitasse parole come "sanguemarcio" a tavola.
-Ah sì, l'amica di Elektra Potter- disse con un sorriso sghembo Noah e la sorella gli rivolse uno sguardo inquisitore.
-E tu come lo sai che sono amiche?- gli chiese squadrandolo.
-Sono stato ad Hogwarts prima di te, pensa un po'- gli disse il fratello rivolgendole uno sguardo di superiorità, ma Anthea non sembrava affatto convinta.
-Quindi sei un campione di Quidditch?- chiese Melody in tono cantilenante da sotto il gomito di Regulus.
-No, non direi- disse lui con un sorriso divertito. Il pranzo durò molto, con Melody che, ad intervalli regolari, rivolgeva domande più o meno imbarazzanti a Regulus. 

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