Star della partita

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Willow Anderson era appena scesa in Sala Grande, era evidentemente una delle ultime, perché tutti i tavoli erano già pieni.
-Ti sei svegliata ora?- chiese Elektra divertita, vedendola arrivare con addosso una maglia a maniche lunghe di Grifondoro e dei jeans.
-Magari. Fratelli Potter, venite alla partita?- chiese versandosi dell'acqua nel bicchiere, senza sedersi.
-Perchè?- chiese James curioso
-No Wake ho il tema di Barlow da fare...- disse debolmente Elektra.
-Ma è per giovedì! Giovedì!- ribatté Willow afferrando un pezzo di pane e mettendoselo in bocca, sempre senza sedersi.
-Wake ti siedi? Mi metti ansia- disse James guardandola confuso.
-No, non ho tempo- disse bevendo un altro sorso d'acqua. -Devo andare per forza alla partita, come solidarietà per gli altri capitani, vado a convincere Olive a venire con me- disse prendendo il bicchiere e camminando a passo svelto verso il fondo del tavolo dei Grifondoro. Willow tornò verso i ragazzi circa quindici minuti dopo, quando ormai stavano servendo i dolci. Si sedette al solito posto, accanto a James, e si mise un po' di torta nel piatto.
-Wake perché non mangi? Non vorrai fare mica come Eve a giugno- disse James prendendo un'espressione terrorizzata e Elektra alzò gli occhi al cielo.
-Smetterai mai di rinfacciarmelo?- chiese lei con un sorriso divertito.
-Mai, mia piccola sorellina- disse James sporgendosi verso la ragazza, pizzicandole la guancia. Elektra si spostò verso la spalla di Remus, mentre il ragazzo rideva. -Wake vuoi che venga con te alla partita?- le chiese poi dolcemente James, ma lei scosse la testa.
-No ci vado con Olive, così ne approfitto per farle vedere un po' come volano gli altri, nel caso tu decidessi di farti ammazzare di nuovo- disse lei rivolgendogli un sorriso innocente e James le passò un braccio attorno alle spalle, con fare divertito.
-Non ho nessuna intenzione di perdermi anche la prossima partita, capitano- disse divertito e Willow sorrise appena.
-Ti conviene- disse mangiando un altro pezzo di torta.
-Per chi tiferete?- chiese Remus curioso.
-Oh di certo non per Sanguinella- disse James con fare protettivo.
-Nessuno dei due, poi non ce l'ho con Colin in realtà- disse rilassata e Sirius le lanciò un'occhiataccia.
-Beh io sì, nessuno tratta così le mie cacciatrici, lo ripeto da anni- disse attirando Willow ancora più vicino a sé, mentre quella sorrideva.
-Non per essere puntigliosa, ma tecnicamente Wake non è più la tua cacciatrice e nemmeno io, sei tu il suo cercatore- gli fece notare Elektra e James le sorrise dolcemente.
-Sarete sempre le mie protette- disse lui con fare smielato.
-Ramoso cos'è questa sdolcinatezza? La Evans te l'ha data?- intervenne Sirius con fare tagliente e James gli lanciò uno sguardo misto tra l'offeso e il divertito.
-Comunque, rispondendo a Remus, tiferò per entrambe le squadre equamente, sia Alex e soprattutto Dominic Turner sono stati molto carini a cederci gli allenamenti quindi il minimo che io possa fare e dare loro un po' di sostegno, ma sarò neutrale- disse addentando dell'altra torta.
-Ti rendi conto di non essere molto neutrale con quella maglia, sì Anderson?- le disse Sirius in tono saccente. Willow lasciò cadere la forchetta e si alzò dal tavolo, andandosene al tavolo dei Tassorosso senza dire nulla.
-Ma...- chiese James perplesso.
-Penso sia arrabbiata con me- disse Sirius con semplicità.
-Sei perspicace eh- disse Remus in tono falsamente stupito.
-Ma perché?- chiese Elektra che non le tornava il motivo per cui lei dovesse essere arrabbiata con Sirius, ma lui alzò semplicemente le spalle e James fece una faccia strana.

Willow andò dritta verso il capitano di Tassorosso, che stava ripassando la tattica con la sua squadra.
-Dominic, scusa- disse e Colin le lanciò uno sguardo strano, un misto di sorpresa e confusione. Dominic si girò verso di lei e Willow sorrise. -Non volevo interrompervi, volevo solo augurarvi buona fortuna e ringraziarvi ancora per la concessione della scorsa settimana- disse gentile e Dominic le sorrise.
-Grazie mille, Willow, mi fa molto piacere avere l' appoggio dei Grifondoro- disse e lei si allontanò di un passo, facendogli un sorriso furbo.
-Oh ma non avrò comunque pietà alla prossima partita- disse facendogli l'occhiolino e la squadra scoppiò a ridere. Willow intercettò il suo sguardo con Colin, che le sorrise, lei ricambiò il sorriso, anche troppo ampiamente, ma la verità era che non era arrabbiata con lui, anzi, gli era quasi grata per avergli dato un pretesto per chiudere la loro relazione, che sapeva bene non avrebbe potuto durare più di tanto. Willow si allontanò dal tavolo giallo e nero per avvicinarsi alla squadra vestita di blu cobalto e bronzo.
-Bla bla bla Alex sai benissimo che ripassare all'ultimo minuto non serve a nulla- disse accostandosi al ragazzo e chinandosi verso di lui, appoggiandosi sulla sua spalla, attirando tutti gli sguardi della squadra.
-Capitano Willow Anderson, non puoi usare i miei stessi consigli contro di me, lo sai?- le fece notare Alex e lei sorrise.
-Qualcuno doveva pur interromperti- disse divertita e lui scosse la testa.
-Che ci fai qui?- le chiese divertita e lei inclinò la testa di lato.
-Ero venuta ad augurarvi buona fortuna, ma vedo che siete tutti piuttosto tranquilli- disse osservando la squadra.
-L'ansia sarebbe controproducente- intervenne Austin Writingham e Willow fece un sorriso tirato.
-Mi aspetto che tu faccia il tifo per noi, dopo che ti ho ceduto un allenamento- le disse Alex divertito e Willow sorrise furbescamente.
-Anche Dominic Turner me l'ha ceduto e poi ve l'ho restituito- fece notare lei rubando un chicco d'uva dal piatto del capitano dei Corvonero. -Ma farò comunque il tifo per voi... e per i Tassi- disse allontanandosi facendo l'occhiolino ad Alex.

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