Non ti porta a ballare?

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Godric's Hollow, Inghilterra

Era sera a casa Potter e Charlus era seduto sulla sua poltrona, Elektra era semidistesa sul divano mentre leggeva un libro e James stava ascoltando annoiato la radio del padre, annoiandosi a morte per l'assenza di Sirius e la poca collaborazione della sorella. Lo speaker alla radio smise di parlare e partì una canzone degli anni 40. Charlus abbassò improvvisamente il giornale e guardò verso la cucina.
-Dory!- urlò alla moglie.
-Sono 40 anni che ti dico di non chiamarmi Dory- disse la donna dall'altra stanza.
-E dopo tutto questo tempo non hai ancora capito che non la smetterò di chiamarti così?- chiese l'uomo alzandosi e aumentando il volume della radio. Andò in cucina dove la moglie era impegnata a fare il pane per il giorno dopo. Charlus le prese una mano e gliela baciò, facendo un grande inchino. -Posso avere questo ballo, signora Potter?- le chiese facendola ridere.
-Devo finire qui prima- disse appoggiando la bacchetta al bancone.
-No, non devi- disse avvicinandola a sé e mettendole un mano sul fianco, cominciando a ballare con lei. Dorea rise, mentre Charlus aveva un sorriso orgoglioso sul viso e gli occhi gli brillavano attraverso le lenti. Elektra si girò nel divano a guardare i genitori che ballavano nell'ingresso. Sua madre buttava indietro la testa e i suoi capelli scuri ondeggiavano sciolti mentre lei rideva.
-Vorrei si ballasse ancora così- disse Elektra sovrappensiero.
-Come? Remus non ti porta a ballare?- disse Charlus facendo roteare la moglie tenendole la mano in alto e porgendo l'altra mano ad Elektra. -Vieni- disse alla figlia. Elektra sorrise e gli afferrò la mano. Le fece fare una piroetta e poi le mise una mano sul fianco, trascinandola con sé mentre ballava. Dorea si sedette sul divano, ma James scattò in piedi.
-No mamma anche io voglio ballare- insistette James.
-Oh cielo- disse lei sorridendo, ma prese la mano del figlio e si unì agli altri due nell'ingresso.
-James! Fai cambio- disse Charlus mentre fece elegantemente roteare Elektra verso il fratello, James tentò di fare lo stesso con la madre, ma gli riuscì molto meno bene del padre. Dorea appoggiò la testa sul petto di Charlus, mentre continuavano ad ondeggiare a ritmo di musica. I due fratelli erano impegnati a non pesarsi i piedi a vicenda, ma nessuno dei due sembrava aver capito come fare. -Dory, guarda, nessuno dei due ha preso il mio talento per il ballo- disse Charlus divertito, mentre la moglie rideva appena. James si girò a guardare il padre con sguardo offeso.
-Io sono pieno di talenti- disse facendo ridere entrambi i genitori.
-Sì tesoro, ma vostro padre è molto più bravo di te- disse Dorea e Charlus le lasciò un dolce bacio fra i capelli.

Erano le tre del pomeriggio e Willow era atterrata a Londra da sole 2 ore e ora era appena scesa dal treno per Godric's Hollow. Si sentiva stanca e per di più non aveva mangiato niente di decente a pranzo e stava morendo di fame. Non aveva avvertito né Elektra né James, pensavano che sarebbe arrivata la settimana dopo, aveva avvertito solo Dorea e Charlus, e ora in stazione c'era la donna che l'aspettava. Quando scese dal treno venne avvolta dall'aria calda, ma il sole non era cocente come nella Costa Azzurra.
-Willow! Tesoro come sei abbronzata!- disse Dorea non appena la vide, dandole un abbraccio. Le fece volteggiare il baule fino dentro casa, mentre Willow le raccontava della Francia. Quando arrivarono davanti al portone la donna le disse di aspettare fuori, mentre chiamava i figli. –RAGAZZI! Venite giù, SUBITO- urlò, mentre Elektra uscì dalla camera, seppur di mal volentieri, di James non c'era traccia. -JAMES! TI HO DETTO DI SCENDERE- disse amplificando la sua voce con la bacchetta, tanto che Willow, che era nascosta dietro alla porta, dovette tapparsi le orecchie.
-Okay arrivo! Se è per farmi pulire un'altra volta ti avviso che mi materializzo da Felpato- disse James lamentandosi, ma scendendo le scale.
-Ho una sorpresa per voi- disse la donna spalancando la porta e mostrando Willow.
-WAKE!- urlò Elektra correndo ad abbracciarla. –Mi avevi detto che arrivavi la prossima settimana!- disse Elektra sorridente.
-Ho mentito- disse lei alzando le spalle, prima di abbracciare James.
-Oh la nostra francesina preferita è tornata- disse facendola ridere. –Così finalmente possiamo giocare a Quidditch!- disse James entusiasta.
-No basta James! Giochiamo a Quidditch tre volte al giorno!- si lamentò Elektra che non ne poteva più, neanche prima delle partite si allenava così tanto.

Portarono su il baule di Willow e poi scese in giardino con Elektra a fare merenda e a raccontarle della Francia. Dorea aveva portato alle due delle spremute e un po' di torta e Willow stava mangiando anche la porzione di Elektra mentre quella guardava le foto di Parigi.
-Ti ho preso dei top stupendi! E anche un paio dei vestitini- le stava dicendo Willow sistemandosi i capelli molto più ricci del solito.
-A me?- chiese Elektra sgranando gli occhi.
-Certo! Mi dispiace un sacco che tu non sia venuta, avremmo fatto tantissimo shopping... così ho deciso di farlo come se ci fossi anche tu- disse alzando le spalle e Elektra rise.
-Non dovevi Wake, chissà quanti soldi hanno speso i tuoi...- disse la ragazza guardando ancora la polaroid della torre Eiffel.
-Questa estate sono stati particolarmente propensi a comprarmi un sacco di cose, penso si sentano in colpa perché insomma... perché io sia in pericolo costante- disse incerta.
-Li hai convinti a restare in Francia allora?- le chiese e lei annuì pensierosa.
-Sì papà si è già trovato un nuovo ufficio dove lavorare, non sa benissimo il francese ma si occuperà soprattutto dei rapporti con l'estero, non ho ben capito, mentre mamma ha chiesto un posto come insegnante di inglese- disse Willow e Elektra alzò gli occhi confusi.
-Figo! In Francia studiano Inglese?- chiese confusa, non aveva mai capito l'istruzione dei babbani.
-Certo! Come seconda lingua- disse Willow ridendo. Le due rimasero tutto il pomeriggio sedute nel tavolino in giardino a raccontarsi dell'estate, mentre James stette in salotto ad inventarsi nuovi schemi per il Quidditch.

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