Perché? Esistono altre droghe?

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C'erano le prime luci dell'alba quando Sirius e James entrarono nella tenda di Remus ed Elektra, che dormivano mezzi nudi sullo stesso letto. Entrarono ridendo e facendo cadere le pentole impilate accanto alla piccola cucina, facendo un gran chiasso, a cui si unirono le loro forti risate.
-Smettetela!- urlò Remus affondando il viso nel cuscino.
-James Potter non si sente molto bene- disse Sirius prima di scoppiare di nuovo a ridere sonoramente. Elektra sbuffò e guardò esasperata Remus, il cui viso era illuminato dalle deboli e rosee luci dell'alba.
-Ricordami perché non li posso uccidere?- chiese e Remus sorrise appena.
-Mi faccio la stessa domanda da quasi sette anni- disse aprendo piano gli occhi e scendendo dal letto. Si infilò in fretta una maglietta e dei pantaloncini e andò in cucina seguito da una riluttante Elektra con una maglietta del suo ragazzo che le faceva da pigiama. Nella cucina i due erano seduti accanto al tavolo, piegati in due dalle risate.
-James ti conviene stare davvero male, sennò ti farò stare male io- disse la sorella incrociando le braccia al petto.
-Ma io STO male! Ho fame ma mi viene anche da vomitare- disse con voce scomposta James, tornando a ridere.
-Sarà perché hai mangiato il cioccolato col ketchup- disse Sirius ridendo ancora di più con l'amico, sotto lo sguardo disgustato di Remus ed Elektra.
-Quanto avete bevuto per finire in queste condizioni?- chiese Remus incrociando le braccia.
-Ma non abbiamo bevuto tanto, sono state più che altro quelle strane sigarette- disse Sirius cercando di non ridere. -Abbiamo dei biscotti?- chiese poi e Elektra sbuffò, prendendo un pacco di biscotti dalla credenza e lanciandoglielo.
-Cosa vuol dire "strane sigarette"? Le sigarette non fanno così!- disse e Remus fece una smorfia sofferente.
-Non avrete mica fumato cose strane?- chiese Remus e entrambi i ragazzi scoppiarono a ridere, mentre Elektra aggrottò la fronte.
-Ci hanno detto che era erba! Abbiamo pure dovuto pagare per avere dell'erba! Perché non l'abbiamo semplicemente raccolta da per terra?- chiese James confuso.
-Perché per terra c'era solo fango!- disse Sirius con ovvietà, sbattendo la mano sul tavolo e James annuì concorde, mangiando un altro biscotto.
-Erba? Cioè avete fumato delle sigarette fatte di erba? Perché dubito che l'erba possa ridurre qualcuno a finire un pacco di biscotti in dieci secondi- disse Elektra perplessa.
-No, Eve non penso abbiano fumato l'erba del prato- disse Remus passandosi una mano sulla faccia con fare preoccupato. I due ragazzi risero ancora e Elektra guardò perplessa Remus, che le rivolse uno sguardo esasperato. -È una droga babbana- disse prima di guardare i due e sbattere con forza la mano sul tavolo, facendoli tacere e facendo sobbalzare anche Elektra, era strano per lei vedere Remus arrabbiato. -Possibile che voi due dovete sempre cacciarvi nei guai?!- sbraitò alzando la voce.
-Lunastorta, calmati, siamo solo ubriachi- disse Sirius con tono spavaldo.
-Io credo che dovrò vomitare- disse James tenendosi lo stomaco.
-No, Felpato, non siete ubriachi, siete drogati! E io non ne so niente di tutta questa roba, CAZZO!- disse sbattendo un'altra volta la mano sul tavolo e guardando Elektra. -Cosa facciamo?- le chiese, ma lei alzò le spalle.
-Non ne ho idea- disse e Sirius si alzò in piedi, ricevendo uno sguardo fulminante da Remus, così tornò a sedersi.
-Credo che dopo una bella dormita torneremo apposto...- disse debolmente.
-Sarà meglio- disse Remus prendendo Elektra per il braccio e riportandola nella loro camera.
-Non credi che forse non dovremmo lasciarli da soli?- chiese lei incerta, non aveva mai sentito parlare di droghe babbane e non era certa di cosa sarebbe potuto succedere ai due.
-No, ma sono abbastanza grandi per prendersi le loro responsabilità- sentenziò ributtandosi a letto, ma Elektra rimase in piedi perplessa.
-Non c'è un incantesimo, una pozione o qualcosa? Non so se devo preoccuparmi- disse lei incerta e Remus la guardò dal letto.
-Le uniche persone che conosco che potrebbero intendersi di queste cose sono o Willow o Lily... forse solo Willow- disse poi riflettendoci. Elektra guardò l'ora, segnava le 6 del mattino.
-Magari domani mattina chiamiamo Wake, ora è un po' presto- disse e Remus annuì, porgendo il braccio verso di lei per riportarla a letto.

Costa Azzurra, Francia

Erano appena le 8.30 quando suonò il telefono in casa Anderson.
-Allô?- rispose Will in francese.
-Ehm... sono Elektra- rispose la voce incerta della ragazza all'altro capo del telefono.
-Oh ciao Elektra! Tutto okay?- gli chiese il ragazzo allegro.
-Sì tutto bene, tu?- gli chiese educatamente, ma era nervosa, aveva trovato un telefono a pagamento al festival ed era lì con Remus, mentre James e Sirius erano ancora che ridevano dalla sera prima.
-Tutto bene grazie, Willow dorme ancora comunque, se vuoi le dico di chiamarti appena si sveglia- disse lui tranquillo.
-In realtà sarebbe piuttosto urgente... potresti svegliarla?- gli chiese incerta.
-Certo, aspetta in linea- disse Will appoggiando il telefono sul tavolino e salendo le scale in legno. Aprì la porta della sorella senza troppe cerimonie e vide quella rigirarsi nelle lenzuola. -Telefonata dall'Inghilterra, Elektra, urgente- disse lui e Willow si tirò su di colpo.
-Urgente?! Che succede?!- disse preoccupata stropicciandosi gli occhi col cuore che palpitava e la mente che pensava già al peggio, ma il fratello si limitò ad alzare le spalle. Willow scese in soggiorno con solo la maglia del pigiama e prese il telefono dal tavolino, sedendosi sul divano accanto.
-Eve?! Che succede?!- chiese preoccupata, con la voce ancora roca per il sonno.
-Oh Wake! Scusa se ti ho svegliato ma... non so cosa fare- disse incerta.
-No, niente, dimmi. È successo qualcosa? Siete stati attaccati?- chiese preoccupata.
-No, no, niente di che, solo James e Sirius e le loro bravate qui alla festa- disse e Willow tirò un sospiro di sollievo, distendendosi sul divano e chiudendo gli occhi.
-Che hanno fatto?- chiese più tranquilla.
-Remus dice che hanno fumato dell'erba babbana- disse attorcigliandosi il filo del telefono sul dito.
-Intendi della marijuana?- chiese Willow e Elektra aggrottò istintivamente le sopracciglia.
-Cioè?- le chiese.
-Cioè... della droga?- chiese ancora.
-Sì, Remus dice di sì. James ha vomitato un paio di volte e continuano a ridere e a mangiare dalle sei del mattino, non cosa fare, sono preoccupata- disse e Willow si tirò su, cercando il fratello oltre il divano.
-Aspetta un secondo, WILL!- urlò e quello apparve dalla cucina con in mano una tazza di caffè.
-Che vuoi?- chiese scortesemente.
-È normale vomitare dopo che si ha fumato dell'erba?- gli chiese e Will strabuzzò gli occhi.
-Willow ma che cazzo!- sbraitò e lei alzò gli occhi al cielo.
-Dai non fare il puritano, lo so cosa succede al college- disse il ragazzo sbuffò, avvicinandosele.
-Chi?-
-James-
-Ha anche bevuto?- chiese sedendosi accanto a lei.
-Eve, hai sentito?- chiese al telefono e la ragazza dall'altro capo annuì.
-Cioè sì, sì hanno bevuto- disse rendendosi conto che non poteva vederla. Willow guardò il fratello in attesa.
-Mettilo a dormire e fagli mangiare pane e bere tanta acqua, se non sta bene entro oggi pomeriggio portalo all'ospedale... non è mica svenuto?- chiese al telefono.
-Svenuto? No, no- disse lei.
-Eve sei sicura che abbiamo solo fumato erba? Che non abbiano preso altre droghe?- le chiese Willow.
-Perché esistono altre droghe?- chiese lei stupita e Willow sospirò.
-Sì, se ha preso altre cose e hanno allucinazioni o altre cose del genere dovrete portarlo in ospedale, se è solo erba non serve- intervenne Will al telefono.
-Okay, okay, non penso abbiano preso altro...- disse Elektra cercando di tranquillizzarsi.
-Tranquilla Eve, staranno bene presto- disse Willow rassicurandola.
-Sì, vi farò sapere, grazie- disse prima di mettere giù il telefono di fretta. Willow si lasciò cadere sul divano rannicchiandosi.
-Perché parlavate al plurale se era solo James a drogarsi?- chiese e Willow mugolò, così Will le punzecchiò un fianco, e lei fu costretta a rispondergli.
-James e Sirius- disse e Will fece una faccia stupita.
-Quindi il tuo ragazzo si droga.- disse con falsa ammirazione.
-Ex ragazzo, poi è solo un po' di erba, tutti fumano l'erba ormai, non fare il moralista- disse nascondendo la testa sotto il cuscino.
-Ex ragazzo?- chiese perplesso.
-Sì, ci siamo lasciati- disse lei con la voce ovattata dal cuscino.
-Non me l'avevi detto... mi dispiace- disse Will sentendosi di colpo in imbarazzo.
-Non è che abbiamo mai parlato di ste cose- disse lei spuntando da fuori il cuscino. -Comunque non è stato cattivo con me, puoi risparmiarti gli insulti che stavi per fargli- disse con un mezzo sorriso e Will annuì pensieroso.
-Allora forse dovresti sapere che Julian ha una cotta per te- disse e lei sbuffò
-Julien è appiccicoso come pochi- si lamentò lei girandosi sul divano.
-Sì, forse sì- concordò il fratello.
-E comunque ho altro a cui pensare che Julien- disse alzandosi dal divano
-Intendi un altro ragazzo?- le chiese il fratello ridacchiando.
-Fatti gli affari tuoi- le rispose lei salendo le scale, chiudendo la conversazione.

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