Pensavi di annoiarti?

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Aperta campagna, Galles

Remus, da un certo punto di vista, aveva sempre odiato l'estate. Si sentiva isolato dal mondo in quella casa e le giornate passavano lente, ma quell'estate, con Elektra, era diversa. Erano distesi in giardino a guardare le stelle, Elektra aveva in mano il planetario e gli stava indicando tutte le costellazioni nel cielo, entusiasmata dal fatto che lì in campagna il cielo fosse così limpido.
-Sono contento che tu sia qui, anche se mi dispiace tu non sia potuta andare in Francia con Willow- disse Remus sporgendosi verso di lei e circondandola con le braccia, interrompendo il suo discorso.
-Beh è ovvio che mi dispiace non essere andata con Wake, sai la Francia deve essere meravigliosa, però anche perché avrei voluto passare un po' di tempo da sola con lei, sai dopo quello che è successo a fine anno...- rispose sovrappensiero
-Sirius è sempre stato un po' un coglione-
-Anche se non lo dà a vedere lei ci è rimasta male, ma sai com'è Willow, cerca di far vedere che queste cose non la tocchino-
-Mi dispiace per come l'ha trattava, meritava di meglio questo è sicuro, però devo ammettere che non avevo mai visto Sirius così preso, ci speravo davvero, insieme potevano migliorarsi a vicenda, sarebbe stato bello-
-Sì, anche io ci speravo...ci speravamo tutti, l'unica cosa che voglio è che non soffrano troppo, che siano insieme o separati- disse lei sospirando -E spero che Wake si stia divertendo in Francia e da quanto mi ha scritto finora sembrerebbe di sì-
-Bene, così ti sentirai un po' meno in colpa a stare qui con me- disse lui timidamente. Elektra lo guardò come se avesse detto qualcosa di sorprendentemente strano, prima di sorridergli e avvicinandosi appena a lui.
-Anche io sono contenta di essere qui- gli disse accoccolandosi su di lui. -Almeno non c'è James a rompere- disse facendolo ridere.
-Dai ormai si è abituato alla cosa- le disse e Elektra scosse la testa divertita.
-No sono solo le serate con Sirius a distrarlo- gli disse facendolo ridere. -Puoi andare con loro se vuoi, una sera intendo- azzardò Elektra scrutandolo, si sentiva un po' in colpa a trattenere Remus con lei mentre i suoi amici uscivano.
-Ah quindi vuoi che vada ad ubriacarmi e a farmi altre ragazze? Okay- disse fingendosi stupito e Elektra gli diede un piccolo spintone.
-Se ti fai un'altra ragazza ti ammazzo- lo avvertì con tono glaciale.
-La tua minaccia è più spaventosa di quella di James, non c'è dubbio- disse Remus divertito.
-Perché James non è in grado di essere minaccioso, è troppo un bamboccione- gli disse lei e Remus rise appena, annuendo.
-Sai, Lily mi ha scritto che continua a mandarle lettere- le disse e Elektra alzò gli occhi al cielo.
-Vedi? È un bamboccione- disse lei scuotendo la testa.
-Sai, secondo me se Lily lo conoscesse potrebbe anche trovarsi bene con James- disse e Elektra arricciò le labbra per pensarci.
-Ma dovrebbe conoscere la parte di James meno idiota- gli disse e lui annuì.
-E qui sta il problema- disse girandosi a guardarla negli occhi. -A volte mi chiedo come tu possa essere la sorella di James- disse facendola ridere.
-Siamo solo diversi- disse sorridendogli e alzando le spalle.
-Tu sei decisamente meglio- disse sporgendosi verso di lei per baciarla con passione, stringendola a sé.

10 agosto 1977

Costa Azzurra, Francia

Willow non ridette più la felpa ad Ale, anche se cominciarono a vedersi tutte le sere, molte volte anche senza il gruppo, solo per stare da soli. La chimica tra di loro era così forte che Willow aveva quasi dimenticato di avere un'altra vita in Inghilterra, una vita fatta di Hogwarts, Quidditch e tutte le altre cose che qui non poteva nominare. Ale aveva cominciato a fare dei trattamenti di favore alle quattro ragazze, ormai habitué della spiaggia, e spesso portava loro i regali che facevano ai clienti che compravano l'ombrellone vip, come frutta o succhi vari. Lei si sentiva come se fosse la principessa della spiaggia, anche se Ale non era di turno l'altro bagnino preparava i lettini e l'ombrellone per loro, ma capitava raramente che quando Ale non fosse di turno fosse lontano da Willow. Quel giorno erano in spiaggia insieme ed era sera tardi, il sole ormai era basso e molti bagnanti avevano abbandonato la spiaggia, ma secondo Willow quella era l'ora più bella del giorno. La luce dorata si posava perfettamente nella schiena muscolosa e abbronzata di Ale, creando dei riflessi biondi sui suoi capelli, che si erano schiariti rispetto a due settimane prima, quando Willow l'aveva conosciuto.
-Mi stai guardando?- le chiese lui senza muoversi e Willow sorrise appena.
-Sì- disse tranquilla e anche Ale sorrise, alzandosi dal lettino e guardandola.
-Okaay piccioncini, io vado- disse Thalie alzandosi.
-Anche io- disse Colette imitandola.
-Di già?- chiese Willow guardandole mentre piegavano l'asciugamano.
-Beh sono le sette passate- si giustificò Colette.
-Okay allora me ne vado anche io- disse Amelìe alzandosi anche lei.
-Ci vediamo alle 9.30 in piazza?- chiese Colette mettendosi la borsa in spalla.
-Ci vediamo alle 9.30- confermò Willow e si salutarono, lasciandoli soli.
Ale si alzò dal lettino e si distese su quello di Willow, prendendo a baciarla con passione.
-Stasera dormi da me?- le chiese e lei fece una smorfia poco convinta.
-I miei non mi lasceranno mai- ammise e lui sbuffò.
-Digli che stai fuori fino a tardi per vedere l'alba- le disse e lei sospirò.
-Okay, ma dovrò essere a casa presto- gli disse e lui annuì.
-È bastato poco per convincerti, avevo anche l'asso della manica- disse alzando il mento.
-E sarebbe?- chiese lei divertita.
-L'auto- disse e lei si tirò su di colpo dal lettino, l'ultima volta Ale le aveva fatto guidare la sua macchina ed era ansiosa di riprovare.
-No ti prego! Devo imparare- disse con voce da bambina, facendolo ridere.
-L'ultima volta mi hai quasi ucciso- disse lui scuotendo la testa.
-Si ma adesso ho imparato che quando c'è un fosso è meglio stare a centro strada- gli disse ridendo con lui.
-Va bene- disse scoccandole un altro bacio.

Erano le 6.15 del mattino e Willow e Ale non avevano dormito, dopo essere usciti con gli altri erano andati a casa di lui e si erano lasciati andare ad una notte di passione, fino a quando non erano usciti sulla spiaggia per vedere l'alba sul mare. Era seduti sulla sabbia, l'uno accanto all'altra, entrambi con addosso le felpe di Ale. Lui tirò fuori un pacchetto di sigarette e ne porse una a Willow, che se l'accese prima di passargli l'accendino, emettendo una nuvola di fumo.
-Non pensavo che mi sarebbe dispiaciuto andarmene- gli disse e Ale sorrise appena.
-Pensavi di annoiarti?- le chiese e lei prese un'altra boccata dalla sigaretta.
-A dire la verità sì, inizialmente sarebbe dovuta venire giù anche la mia migliore amica ma poi i suoi non l'hanno lasciata e le mie prospettive di divertirmi sono svanite- disse e lui rise appena, emettendo fumo dalle labbra.
-Io invece pensavo di farmene almeno 10 entro luglio, ma tu hai rovinato tutto- disse facendola ridere e lei gli tirò una spallata contro, ma Ale la prese e l'avvolse con un braccio. -Era sul serio il mio piano, non faccio il bagnino solo per i soldi- disse divertito e Willow scosse la testa.
-Secondo me sei un bravo ragazzo invece- gli disse aspirando ancora dalla sigaretta, mentre il cielo si faceva sempre più rosa.
-In inverno sì, ma in estate volevo divertirmi- le spiegò e lei annuì.
-Comprensibile- disse appoggiandosi a lui. -Anche se dovrei offendermi per il fatto che pensi di non divertirti con me- gli disse e lui rise appena.
-Sta notte mi sono divertito- disse con un sorriso malizioso e lei rise appena.
-Che stronzo- gli disse, ma Ale le prese il viso con una mano e la baciò con dolcezza.
-Sono contento di aver trovato te invece- disse con sguardo serio e lei sorrise.
-Anche io... ma purtroppo tra due giorni devo tornare a casa- gli disse e lui annuì
-In realtà è già domani- le disse in tono malinconico e lei annuì.
-Già- confermò tornando a guardare il cielo colorato in lontananza.
-Tornerai la prossima estate?- le chiese e lei annuì.
-Penso di sì, c'è anche una possibilità che torni a Natale o a Pasqua, ma non ti posso garantire nulla- gli disse e lui annuì, tirando dalla sigaretta.
-Se torni chiamami, magari sono ancora disponibile- le disse facendola ridere.
-E se non fossi io quella disponibile?- azzardò e lui alzò le spalle.
-Non sono geloso- disse facendola ridere. -Penso che un po' mi mancherai- disse stringendola.
-Penso che un po' mi mancherai anche tu- ammise Willow guardando l'alba, prima che lui la baciasse intensamente.

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