Acqua di colonia

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Alle due meno qualche minuto Remus era riuscito a far indossare a James la divisa e l'aveva mandato nel corridoio assieme ad un rilassato Travis Lister e ad una furiosa Lily Evans. Era palese che James fosse ancora ubriaco e Lily era profondamente irritata dal suo comportamento, James Potter era già difficile da sopportare da sobrio, figuriamoci da ubriaco.
-Temevo non sareste venuti- disse la professoressa McGranitt non appena li vide e James le rivolse un ampio sorriso.
-Professoressa, questa mancanza di fiducia mi ferisce- disse facendole un profondo inchino.
-Via, signor Potter, si tiri su, per l'amor del cielo- disse lei con il solito sguardo severo e un gesto non curante della mano.
-Ogni suo desiderio è un ordine, per la mia professoressa preferita- disse James in tono lusinghiero e Lily si batté una mano sulla fronte, mentre Travis Lister cercava di trattenere le risate e Eleonoire Collins lo guardava confusa.
-Allora il mio primo desiderio è che facciate la vostra ronda come da dovere- disse seria e James le fece l'occhiolino.
-Lo consideri fatto- disse mentre Lily guardò verso il soffitto, avrebbe voluto sotterrarsi in quel momento, poteva andare peggio?
-Ah e Potter, farò finta di non aver sentito l'odore di Whisky che ha addosso- disse la donna arricciando le labbra con fare severo.
-Oh professoressa, è solo la mia acqua di colonia, la Evans la adora- disse James con non calanche e Lily ebbe la forte tentazione di tirargli un pugno.
-Non le tolgo punti solo per la sua fantasia- disse la donna andandosene.
-Professoressa, lo sa che lei è la migliore?- le gridò dietro James, Lily lo afferrò per una manica e lo fece girare bruscamente verso le scale. -Evans non serve essere gelosi, il mio amore per Minny è solo platonico.- disse lui guardandola con dolcezza, ma prima che Lily potesse ribattere Travis Lister parlò.
-Prima che litighiate, va bene se io e Ele andiamo nei piani fino al terzo e voi quelli sopra?- chiese in tono neutrale. Lily stava per rispondere che non potevano dividersi, le regole lo impedivano, ma James rispose prima di lei.
-Assolutamente sì, ci vediamo- disse prendendo Lily per la manica e trascinandola su per le scale.
-Ma mi molli?- disse lei strattonando il braccio.
-Lily, luce dei miei occhi...-
-Potter tra la tua puzza di alcol e le tue frasi sto per vomitarti addosso- disse Lily seria.
-Non era esattamente quello il genere di fluidi corporei che volevo condividere con te- disse James accigliato e Lily prese un sospiro.
-Ti prego, la puoi smettere? Sono stanca e non sono dell'umore per affrontare tutto questo per altre quattro ore- disse esausta.
-Okay bastava chiedere- disse James con semplicità, illuminando la bacchetta e salendo nella rampa di scale successiva.

Regulus Black, Aaron Avery, Evan Rosier e Ferguson Mulciber erano tutti e quattro seduti sui divani della Sala Comune dei Serpeverde, in silenzio, ad aspettare un possibile segno. Orami erano ore che stavano lì, aspettando che il marchio bruciasse o si muovesse, ma non era successo nulla. Qualche minuto dopo le due la porta della Sala Comune dei Serpeverde si aprì e tutti si rizzarono seduti, ma tornarono ad afflosciarsi sui divani quando videro che era solo Severus Piton.
-Novità?- chiese quello entrando, ma tutti scossero la testa.
-Neanche un segno- disse Aaron innervosito.
-Tu? Qualcosa di strano?- chiese Regulus mentre Severus si sedeva.
-Sì in realtà, tutti e tre i Grifondoro non c'erano, li hanno sostituiti i due di Tassorosso- disse e Regulus aggrottò lo sguardo.
-Strano- commentò.
-Che abbiamo fatto tipo una specie di resistenza ai Mangiamorte?- ipotizzò Aaron.
-È... è possibile- disse Regulus riflettendoci, se ci fosse stata una resistenza era sicuro che Potter e suo fratello sarebbero stati in prima linea.
-No, i Grifondoro facevano una festa questa sera, la Anderson e la Potter ne parlavano ieri a lezione- disse Evan con fare tranquillo e tutti annuirono.
-Certo, i Grifondoro non sanno fare altro che fare festa- disse Ferguson con disprezzo. Ci furono diversi minuti di silenzio, in cui Regulus stava per addormentarsi, quando vide con la coda dell'occhio delle fiammelle verdi nel camino che poco fa era spento. Credeva di esserlo immaginato, ma quando vide che anche gli altri fissavano il cammina capì che era reale. Il cammino zampillò ancora e poi tra le fiamme apparve il volto di sua cugina: Bellatrix Lestrange. Si alzarono tutti di scatto e si avvicinarono al camino, inginocchiandosi lì davanti.
-Oh bene ci siete tutti- disse con un che di orgoglio. -Avete silenziato la stanza?- chiese guardandosi attorno.
-Sì, certo, che succede Bella? Cosa vuoi che facciamo?- chiese Regulus impaziente di fare e lei sgranò gli occhi con fare da pazza.
-Niente, non potete fare niente! Il piano è andato in fumo, Silente e la McGranitt erano ad Hogsmeade con degli auror, sapevano che saremmo arrivati. Io gliel'avevo detto a Rodolphus che ci controllavano la posta! Dovevano darmi ascolto, io so come funzionano queste cose e ora il Signore Oscuro è furioso, anche coi voi!- disse indicandoli e tutti fecero un piccolo balzo indietro per il tono aggressivo di Bellatrix.
-Noi? Perché noi?- chiese Regulus preoccupato.
-Perché vi siete messi in mostra! Prima con le maledizioni Imperius e poi con quello scherzetto di Piton- disse indicando il ragazzo, che abbassò lo sguardo. -Non mi fido di te, il sangue di quello schifoso babbano di tuo padre scorre nelle tue vene- disse aggressiva e Piton non ribattè.
-Okay Bella, lascia stare, se il Signore Oscuro si fida di lui...- tentò di dire Regulus.
-Ancora per poco, non ti concederà un'altra possibilità- disse lei verso Piton, che annuì appena.
-Okay, lo sappiamo, lo sto tenendo d'occhio- sostenne Regulus e Bellatrix gli rivolse un sorriso orgoglioso.
-Bravo il mio cuginetto, tieni alto il nostro nome, Toujour pur- disse lei con orgoglio.
-Toujour pur- rispose Regulus automaticamente, quasi senza rendersene conto, prima di rivolgerle un sorriso imbarazzato.
-Bene, d'ora in poi vi arriveranno solo dei messaggi con un orario, sapete che a quell'ora dovrete farvi trovare qui in sala comune da soli, comunicheremo così, e non scriveteci niente- disse in tono severo e tutti annuirono. -Ciao- disse scomparendo nelle fiamme. I cinque si alzarono sospirando, una visita di Bellatrix Lestrange a quell'ora era pesante da sostenere.
-Ora... possiamo andare a letto?- chiese incerto Evan e Regulus annuì.
-Sì, andiamo a letto- confermò pensieroso, se Silente aveva intercettato le sue lettere significava che aveva più di qualche sospetto su di lui, probabilmente già sapeva che era un Mangiamorte. Sapeva che d'ora in poi sarebbe stato osservato, non avrebbe dovuto fare neanche un passò falso. Era sull'orlo del baratro, doveva guardarsi le spalle.

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