Repello babbanum

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Quando scesero a King's Cross i ragazzi si salutarono, lasciando andare Remus da suo padre e Peter con la madre. Willow aveva assicurato ad entrambi che potevano venire quando gli pareva, anche senza avvisare, e aveva la sensazione che Remus sarebbe passato a casa Anderson prima del previsto. Appena fuori dal binario 9 ¾ c'era Will, che guardava con fare annoiato il via vai di gente. Willow lo abbracciò e lui salutò gli altri tre ragazzi. Caricarono i bauli in auto e si avviarono per le strade babbane, che Sirius osservava con interesse dal finestrino.
-Le sapete le regole di casa?- chiese Will dopo pochi minuti.
-Le regole di casa?- chiese Elektra perplessa.
-Sì beh, è un quartiere babbano, quindi prima di prendere la bacchetta dovete pensarci più e più volte- disse Willow dal sedile anteriore, lanciando un'occhiata a James e Sirius.
-Ma in casa la possiamo usare la magia?- chiese confuso il primo.
-Poco e solo se necessario- spiegò lei.
-È meglio se non fate niente che spaventi mia madre- aggiunse Will. -E le cose in camera mia non si toccano!- aggiunse poi alzando l'indice con fare autoritario.
-Non si toccano neanche i soprammobili della mamma, soprattutto i vasi! Se rompete uno di quei vasi vi conviene fare un Reparo prima che lo sappia- disse Willow allarmata.
-Non entrate con le scarpe sporche- continuò il fratello.
-Non mangiate sul divano-
-Non lasciate le luci accese e soprattutto non contraddite mio padre, per nessun motivo- concluse Will.
-E non interrompetelo, mai- aggiunse Willow. -Per il resto fate come se foste a casa vostra- disse e Will rise appena.
-Ci ripeti i nomi dei tuoi?- chiese Sirius curioso e Will aggrottò la fronte.
-William e Isabelle- disse lei tranquilla.
-Cioè... vostro padre si chiama William e voi due Will e Willow?-  chiese confuso.
-Sì ha un ego paragonabile a quello di Jam- disse Willow divertita.
-Andremo d'accordo sicuramente- disse James contento.
-Ma tu non li hai mai conosciuti?- chiese Elektra al fratello.
-Una volta sola, ad una cena, basta- gli rispose lui.
-Ah e loro non sanno che io e Sirius siamo stati insieme quindi alla prima battutina o commentino vi ammazzo, chiaro?- chiese Willow in tono autoritario.
-Trasparente- disse James con un sorriso e Sirius tornò a guardare fuori dal finestrino, com'era possibile che lei non avesse mai detto ai suoi genitori che stavano insieme? Erano stati insieme per sei mesi, gli sembrava un periodo sufficiente per doverlo dire ai genitori.
-A proposito...- disse Will con un sorriso divertito. -Ti saluta il tuo caro amico Ale- disse guardando la sorella che alzò gli occhi al cielo con fare teatrale, facendolo ridere.

Arrivarono nella grande casa degli Anderson, parcheggiando l'auto nel marciapiede davanti a casa, accanto al giardinetto verde smerando. La casa era tutta intonacata di bianco, con una muretta coperta di siepe che la divideva dalla strada e dalle altre case.
-Dovremmo fare degli incantesimi di protezione- disse James guardandosi intorno. Willow si guardò intorno, quella era a casa sua e non aveva mai sentito il bisogno di altra protezione oltre a quelle quattro mura, faceva paura.
-Magari stasera, quando sarà buio e i babbani non ci vedranno- disse Sirius in tono rassicurante, che aveva notato lo sguardo preoccupante di Willow. James e Sirius fecero volteggiare i quattro bauli fino al portone bianco sotto al porticato, che Will aprì con la chiave.
-Siamo a casa- disse entrando, la casa si apriva su un grande salotto con i divani bianchi e una vetrata sul fondo della stanza che dava sul giardino. Sul lato sinistro c'erano varie mensole con libri e vasi dall'aspetto fragile, una televisione e un caminetto che scoppiettava placido. Sul lato sinistro si aprivano la cucina e la sala da pranzo, mentre vicino all'ingresso c'erano delle scale in marmo che portavano al piano di sopra.
-Oh ragazzi- disse una donna bionda perfettamente vestita con un completo azzurro confetto, andandogli incontro facendo ticchettare i tacchi sul pavimento in marmo e abbracciando la figlia. -Elektra- disse dando due baci alla ragazza che sorrise. -James! Sei cresciuto?- gli chiese dando due baci sulla guance anche a lui. -E tu devi essere Sirius- disse rivolgendosi al ragazzo coi capelli neri.
-Sì, è un piacere conoscerla signora Anderson- disse lui stringendole la mano e rimanendo stupito quando lei gli diede due baci sulle guance come a tutti gli altri.
-William sono arrivati i ragazzi!- disse la donna verso l'altra stanza. Dalla cucina apparì un uomo in giacca e cravatta e con dei documenti in mano.
-William Anderson- disse stringendo sbrigativamente la mano ai due ragazzi. -Willow, Elektra, fatto buon viaggio?- chiese cordialmente.
-Sì, grazie papà- disse Willow con un debole sorriso.
-Bene, io ho del lavoro da sbrigare, starò in studio, fate come foste a casa vostra- disse sbrigativamente, prendendo un corridoio accanto alle scale.
-È sempre bello tornare a casa- disse Willow in tono ironico.
-Tuo padre ha molto da lavorare e ha fatto fatica a prendersi ferie per venire qui quindi cerca di essere riconoscente- disse la donna in francese, prima di rivolgere un sorriso cordiale ai ragazzi che la guardavano confusa. -Ragazzi venite pure di sopra, vi abbiamo fatto preparare le camere, Will prendi i bauli- disse la donna in tono gentile.
-Oh no, facciamo noi- disse Sirius sfoderando istintivamente la bacchetta, ma si fermò a guardare Willow, come per chiederle il permesso.
-Sì, fate pure- disse lei con non curanza e Sirius fece muovere i bauli con il solito incantesimo non verbale.
-Oh- disse la donna stupita.
-Mamma non ha mai visto la magia in questo genere di sfaccettature- spiegò Willow mentre cominciava a salire le scale.
-Sì ragazzi dovrete scusarmi se mi stupisco di cose per voi normali- disse la donna in tono gentile.
-Non si preoccupi, per me è la prima volta che entro in una casa babbana quindi sarò altrettanto stupito di molte cose- disse Sirius in tono educato e la donna gli sorrise.
-Per i ragazzi c'è la vecchia camera di Will- disse la donna indicando la camera in fondo al corridoio. -Elektra tu stai nella stanza dove sei sempre stata e Willow tu sai dov'è camera tua- disse guardando la figlia. -Ed Elektra è l'unica che ha il bagno in camera, per l'altro gestitevelo voi insomma-
-Si mamma, ci penso io a mostrargli le camere, poi ci faremo una doccia e verremo a cena- disse Willow in tono pratico e la madre le lanciò un'occhiata di avvertimento per il tono usato, prima di scendere dalle scale.
-Sono tutti nervosi, datti una calmata- le disse Will in francese, prima di seguire la madre giù dalle scale.
-Che ha detto...?- chiese confusa Elektra.
-Di darmi una calmata- disse lei alzando gli occhi al cielo e aprendo la prima porta a destra. -Eve- disse per poi proseguire vero la seconda porta, quasi sull'angolo del corridoio. -James e Sirius- disse aprendogli anche quella porta e poi aprì camera sua, di fronte ai ragazzi, appoggiando il baule sullo stipite, prima di seguire i ragazzi nella camera del fratello. C'era un letto addossato al muro accanto alla porta e uno contro le finestre, una lunga scrivania in legno chiaro e un armadio bianco.
-Io le finestre- disse Sirius in fretta, facendo volare il suo baule fino a quel letto.
-Che palle- disse James sedendosi sull'altro letto.
-L'armadio penso abbia ancora cose di Will- disse lei aprendo le ante e rivelando alcuni maglioni, felpe e camice appese. Willow tirò giù una felpa dall'appendino e chiuse le ante.
-L'armadio è l'ultimo dei nostri problemi- disse James che scrutava interessato delle foto sulle credenze, dov'erano anche appoggiate alcune coppe e medaglie. -Che... cosa stanno facendo con quella strana palla?- chiese James indicandole una foto dove c'era Will.
-Giocano a basket, uno sport babbano, dove hai una palla e devi fare canestro- disse lei divertita e anche Sirius si avvicinò a guardare quelle strane foto che stavano immobili.
-E tu ci sai giocare a questo... come si chiama?- chiese Sirius perplesso.
-Basket e no, sono abbastanza un disastro in realtà- ammise lei e Elektra spuntò dallo stipite della porta.
-Io volevo farmi una doccia, come ci dividiamo i bagni? Wake io e te usiamo il mio?- chiese lei.
-No io non rinuncio al mio bagno- disse Willow con fermezza e lei guardò confusa i ragazzi.
-E lo condividerai con quei due? Sicura?- chiese Elektra perplessa indicando i ragazzi che scoppiarono a ridere.
-Per il momento sì- disse Willow. -Ci tengo al mio bagno- ripeté convinta.
-Come vuoi, mi faccio la doccia allora- disse la ragazza sparendo di nuovo. Willow uscì dalla camera dei ragazzi e portò il baule dentro alla sua camera.
-Vediamo camera tua- disse James entrando senza troppe cerimonie e buttandosi sul letto matrimoniale di Willow.
-Fai tranquillo- disse lei appoggiando il baule accanto all'armadio e aprendo le ante del grande armadio bianco, che occupava tutta la parete. C'era poi una scrivania in legno bianco con delle mensole sempre bianche sul muro sopra e il letto in ferro battuto bianco era appoggiato ad una finestra.
-Camera di tuo fratello è più grande- notò James, mentre Willow scorreva gli abiti appesi dentro l'armadio.
-Lo so, ho scelto io la più piccola, meno superficie c'è meno disordine posso creare- disse lei guardando Sirius che aspettava sulla porta. -Perché non entri?- gli chiese.
-Perché io sono educato e aspetto il tuo permesso- disse con fare di superiorità.
-Puoi entrare- disse Willow sbrigativa, cominciando ad appendere i vestiti. Sirius varcò la soglia e si soffermò sulle svariate coppe sulle credenze, molte più di quelle in camera del fratello, c'erano anche molte foto di lei da bambina su vari podi.
-Wake ma cosa sono tutte quelle coppe?- chiese James che stava guardando le stesse cose di Sirius.
-Ero molto brava nel pattinaggio- disse lei sbrigativa. -Ma diciamo che la magia involontaria mi dava un piccolo aiuto, saltavo molto più del normale- disse lei guardando le coppe nelle sue credenze.
-Quindi hai barato in tutte queste gare?- le chiese Sirius divertito e Willow fece una smorfia.
-Già- ammise pensierosa. -Andate a farvi la doccia, quando avrò finito di disfare il baule voglio che abbiate finito- disse lei in tono autoritario.
-Ramoso, gli incantesimi- disse invece Sirius al ragazzo steso a letto, facendogli cenno alla finestra, che mostrava il cielo buio.
-Subito- disse quello scattando in piedi e uscendo dalla stanza. Sirius lanciò un'occhiata a Willow, che stava tirando su un vestito bianco dalla valigia.
-Wake?- la chiamò.
-Mh?- disse lei guardandolo.
-Io e James siamo bravi con gli incantesimi, non ti preoccupare- la rassicurò e lei sorrise.
-Lo so, non mi preoccupo- disse con un sorriso. -Ma evitate il repello babbanum- gli ricordò e lui accennò una risata.
-Direi di sì- disse uscendo dalla stanza, lasciandola a sistemare la valigia.

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