Sono Regulus Black e vengo da Londra

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La sera di Halloween Regulus stava aspettando Anthea in sala comune, era piuttosto nervoso all'idea di dover andare alla festa di Lumacorno con lei, tutti li avrebbero visti insieme, compreso suo fratello. Per la verità era più preoccupato di quello che avrebbero potuto dire gli altri di lui rispetto di cosa avrebbe pensato lei, tutti si sarebbero chiesti come avesse fatto ad invitare una ragazza come lei, cosa che si chiedeva anche lui. Era seduto sul divano assieme a Justin e a Ryan, ma mentre loro due erano in felpa lui era in giacca e cravatta, con una camicia nera e lo stemma di Black ricamato in filo argentato vicino all'occhiello della giacca.
-Reg rilassati cazzo, è solo una ragazza- disse Justin facendo la sua mossa nella scacchiera, con cui stava giocando con Ryan. Regulus fece un'espressione poco convinta e si sistemò ancora la giacca.
-E poi non ti può mica piantare no? Siete fidanzati ormai- disse Ryan muovendo perplesso un pedone, che venne subito mangiato dal cavallo di Justin.
-Usciamo da amici, ma preferirei comunque non fare la figura dell'idiota... secondo voi è da idiota andare in giro con lo stemma della casata della propria famiglia?- disse mostrandogli la giacca.
-Perché? Hai anche dei vestiti che non abbiano scritto "Black" dappertutto?- lo punzecchiò Justin e Regulus fece uno sguardo di disapprovazione, lasciandosi cadere sullo schienale del divano e guardando in silenzio la partita.
-Per Salazar!- disse Justin dopo una manciata di minuti e Regulus si girò, vedendo Anthea che usciva dal dormitorio. Si alzò in piedi all'istante sistemandosi la giacca, ma non appena Anthea gli fu davanti rimase impietrito: aveva un vestito a placchette nere che riflettevano la luce facendo sembrare l'abito verde. Le arrivava una spanna sopra le ginocchia e aveva le spalline sottili e una scollatura molto, molto profonda.
-Come sto?- chiese lei con semplicità. Regulus sentì la bocca asciutta, come ipnotizzato da come le aderiva il vestito sul seno e suoi fianchi. -Allora? È un po' troppo?- lo incalzò lei.
-Cosa? No, no, assolutamente no, stai... benissimo- disse lui impacciato e lei sorrise.
-Andiamo allora- disse facendo cenno all'uscita della sala comune.
-Sì- disse lui affrettandosi a camminarle accanto. Non appena si girò vide che le spalline finivano circa a metà schiena, lasciandole parecchia pelle nuda. Scese con lo sguardo fino a notare che il vestito le stava attillato anche sul fondo schiena. Non appena misero piede fuori dalla sala comune il ticchettio dei sandali neri col tacco di Anthea si amplificò nel corridoio, scandendo un ritmo regolare.
-Allora ti piace il mio vestito? Non pensi sia esagerato? Non so bene come si vestono le ragazze qui in Inghilterra per le feste- disse lievemente preoccupata.
-Sarai la più bella di tutte, su questo non c'è dubbio- disse lui pentendosi subito dopo di quello che aveva detto, ma lei sorrise.
-Sei falso- disse scuotendo i capelli.
-No...- disse prendendo un po' di coraggio. ­-Credo che poche persone possano essere così belle- disse imbarazzato e lei rise.
-Okay allora ne deduco che ti piaccio vestita così- disse lei allegra.
-Decisamente sì- disse lui annuendo divertito.

Quando arrivarono da Lumacorno la sala era già quasi piena e il professore stava parlottando con quello che doveva essere un giocatore professionista di Quidditch, Anthea non lo sapeva, ma Regulus continuava ad avvicinarsi sempre di più a lui, guardandolo con ammirazione.
-Vuoi che andiamo da lui?- gli chiese lei.
-Cosa? Chi?- chiese Regulus con l'espressione di chi era stato colto sul fatto.
-Il tipo lì, è un giocatore di Quidditch?- gli chiese e Regulus annuì pensieroso.
-Sì, il cercatore dei Montrose Magpies- disse lui guardandolo nervosamente.
-E tu per che squadra tifi?- gli chiese lei curiosa.
-Per i Montrose Magpies- disse lui con un sorriso divertito. -Ma non posso andargli a parlare così, cosa gli dico? "Ciao sei il mio idolo"? Sarei patetico- disse imbarazzato e Anthea guardò il giocatore di Quidditch.
-Magari dopo un bicchiere o due ci sciogliamo- disse prendendolo per mano e portandolo verso i tavoli del buffet, dove c'era anche gli alcolici. Anthea afferrò una bottiglia di Acquaviola e ne versò due bicchierini fino all'orlo, porgendone uno a Regulus. -Non possiamo bere alcolici, siamo minorenni- disse lui guardandosi intorno furtivo.
-Non vorrai mica ubriacarti con la burrobirra! Su! - disse porgendoglielo. Regulus lo prese incerto, guardando il liquido violetto al suo interno. -Dai non dirmi che non hai mai bevuto?- disse lei in tono di sfida.
-A dire la verità no...- disse guardandola in imbarazzo, notando che lei si stava già riempiendo il secondo bicchiere. -L'hai già bevuto?- chiese lui stupito.
-Certo, non devi mica farlo invecchiare, quello e l'Ogden- disse prendendolo in giro e Regulus sorrise appena. -Al tuo primo drink- disse lei facendo tintinnare il bicchiere con quello di lui, prima di buttarne giù il contenuto in un sorso. Regulus la imitò, sentendo il sapore dolce-amaro che gli scendeva in gola.
-Sembra vagamente la pozione per la tosse- disse lui facendo rigirare le ultime gocce nel bicchiere e Anthea scoppiò a ridere.
-Sei strano, Regulus Arcturus Black- disse prendendo due bicchieri più grandi e una bottiglia di liquido color ambra scuro. -Questo è Whisky Incendiario, goditelo- disse porgendogli il bicchiere. Anthea prese un grande sorso dal suo prima ancora che Regulus ci appoggiasse le labbra.
-Da cosa sa?- le chiese perplesso e lei scoppiò a ridere.
-Di fuoco- disse divertita e lui le lanciò un'occhiata confusa, facendola ridere ancora. -Dai bevilo!- insistette lei. Regulus prese un sorso di Whisky e si sentì subito l'esofago bruciare. Fece una faccia strana quando staccò il bicchiere dalle labbra e Anthea rise ancora.
-Hai ragione che brucia- disse lui divertito mentre lei beveva un altro sorso.
-Lo so che ho ragione- disse alzando il mento e girandosi verso il centro della stanza. -Oh no, c'è già Alex Taylor che parla con quel tipo- disse tristemente. Regulus si girò e vide il capitano di Corvonero immerso in una fitta conversazione con il cercatore dei Montrose.
-Mi stupisce che non gli si siano accollati anche Potter e la Anderson- disse guardandosi intorno, per cercare i due giocatori di Grifondoro tra la sala.
-Ah non hai sentito? I Potter sono a casa, i loro genitori stanno molto male, penso che i loro amici siano andati a trovarli- disse lei distrattamente mentre beveva il suo drink. Regulus si affrettò a ispezionare tutta la stanza con lo sguardo e sorrise quando non trovò suo fratello né nessuno dei suoi amici.
-Sarà una bella serata- disse con un sorriso mentre beveva dell'altro Whisky. Dopo circa una quindicina di minuti Alex Taylor si allontanò dal cercatore dei Montrose e Anthea spinse di forza Regulus davanti a lui, allontanandosi da loro, sicura di non voler ascoltare una conversazione sul Quidditch. Stava passando il tempo bevendo su una poltrona e chiacchierando con Violet d'Albert, la prefetta di Serpeverde del quinto anno. Era ormai brilla quando Violet andò dal suo ragazzo e Regulus le si sedette accanto con un sorriso da bambino. -È stato fantastico- disse facendola scoppiare a ridere, anche Regulus sorrise e si passò una mano tra i capelli. -Sono patetico lo so- disse facendo ridere ancora di più Anthea. -Ma cos'hai?- le chiese lui, senza poter non essere contagiato dalla sua risata.
-Niente- disse lei tirando la schiena dritta e imitando l'accento inglese di Regulus, che fece una faccia perplessa.
-Oh il signor Black e la signorina Fawley!- disse Lumacorno sedendosi nella poltrona accanto a Anthea.
-Professore! Devo dirle che questa festa è davvero stupenda- disse lei con sguardo ammiratore verso la sala.
-Oh grazie cara, mi fa molto piacere sentirlo, l'anno scorso ero solito organizzare molte più di queste festicciole intime, ma purtroppo quest'anno sono stato parecchio impegnato, sa com'è- disse appoggiandole una mano sulla spalla.
-Oh professore, la capisco perfettamente. Già non so come ha fatto ad organizzare una festa come questa- disse lei prendendo un altro sorso di Whisky e facendo ridere il professore.
-Oh cara Anthea, mi lusinghi così, perché non vieni ad una delle nostre prossime cene, che ne dici Regulus?- chiese poggiandosi una mano sulla pancia. Regulus si sedette più dritto e si affrettò ad annuire.
-Certo- confermò in tono indifferente e Lumacorno batté tra di loro le sue grosse e corte mani, emettendo un suono ovattato.
-È deciso allora, le farò avere il mio invito per la prossima cena- disse contento e Anthea sorrise cortese.
-Ne sarei onorata, professore- disse con un cenno del capo.
-Ohh bene bene- disse poggiandole una mano sulla spalla. -Sono contenta che abbia tirato il signor Black fuori coperta, è la prima volta che lo vedo con una ragazza, sa?- le disse e Regulus chiuse gli occhi per cercare di trattenersi dal non rispondere male al professore, mentre Anthea stava trattenendo a fatica le risate.
-Davvero, professore?- chiese cordialmente.
-Sìì!- disse lui strascicando le parole. -Cosa che non mi spiego! Cominciavamo a pensare che fosse, sa come si dice, dell'altra sponda- disse facendole l'occhiolino e Anthea si coprì la bocca con la mano per non scoppiare a ridere. -Oh non che ci sia nulla di male no, assolutamente, eravamo solo tutti curiosi- disse lui in tono gioviale e guardandosi intorno. -Oh Lily cara! Mi aspetti per un secondo!- disse rivolgendosi alla ragazza dai capelli rossi che era appena passata davanti a loro. -Buon proseguimento di serata ragazzi e lunga vita al vostro giovane amore!- disse entusiasta. Anthea stette in silenzio fino a quando il professore non fu abbastanza lontano, per poter scoppiare a ridere.
-Dai- le disse implorante Regulus ma lei continuò a ridere ancora più forte, tenendosi la pancia. -Anthea- disse lui implorante e lei cercò di calmarsi, asciugandosi le lacrime che aveva per le troppe risate.
-Ti prego, posso dire a tutti che Lumacorno pensava fossi gay?- chiese passandosi con delicatezza un fazzoletto sotto gli occhi per non rovinarsi il trucco.
-Assolutamente no- sbottò lui. -È stato imbarazzante, perché un professore si dovrebbe interrogare sulla vita amorosa di un suo studente?- ma prima ancora che finisse la frase Anthea era già scoppiata a ridere. Regulus le lanciò un altro sguardo misto tra l'esasperato e il divertito, facendola smettere.
-Scusa- disse cercando di calmarsi, con gli occhi che lacrimavano ancora.
-È così divertente?- chiese lui e lei scoppiò di nuovo a ridere, facendogli alzare gli occhi al cielo. -Mi sa che hai bevuto un po' troppo- disse perplesso e lei scosse la testa.
-No, non è l'alcol, è per come parli tu- disse con forte accento americano.
-Io parlo come sempre!- si difese lui e lei scoppiò a ridere di nuovo.
-Infatti, pensa quante volte mi sono dovuta trattenere dal riderti in faccia- disse tra le risate, era da quando era arrivato Lumacorno che stava parlando con un accento americano molto più forte del solito.
-Sei tu che stai parlando strano oggi- disse lui sorridendo divertito.
-Ti prego, prova a dire "Sono Regulus Black e vengo da Londra"?- gli chiese divertita.
-Sono Regulus Black e vengo da Londra...- disse lui e lei scoppiò di nuovo a ridere sonoramente.
-Hai l'accento più britannico che io abbia mai sentito, te l'hanno mai detto?- gli chiese divertita e lui scosse la testa.
-No, direi di no- disse perplesso e lei si alzò in piedi, sistemandosi il vestito.
-Andiamo a ballare, londinese- gli disse porgendogli una mano. Lui l'afferrò e si avviò con lei verso la pista.
-Per la verità io non ballo molto- disse lui pendendosi di essersi alzato dal divano, ma Anthea era già che scuoteva i capelli a ritmo di musica.

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